Nella serata di giovedì 6 luglio (trasmessa in diretta da Rai3 sotto la conduzione di Geppi Cucciari), “Come d’aria” (Elliot Edizioni) di Ada D’Adamo è risultato il libro vincitore dell’edizione N. 77  del Premio Strega. Il libro aveva già vinto anche il Premio Strega Giovani e Premio Strega Off.

UNA FINALE ALL’ULTIMO VOTO

Ultimo e decisivo atto del Premio Strega 2023, che il nostro sito ha seguito anche quest’anno (per saperne di più vi rimandiamo al  nostro speciale sulla storia e maccanismo regolamentare del Premio) proseguendo con l’annuncio dei 12 candidati tra i quali, sono stati poi selezionati i 5 finalisti. A vincere, un titolo che in questa edizione, ha guadagnato una incredibile tripletta. Rimane quindi da vedere solo come e con quali risultati.

I RISULTATI

Il premio è stato assegnato da una giuria composta da 400 Amici della domenica, ai quali si sono aggiunti 220 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da oltre 30 Istituti Italiani di Cultura all’estero, 20 lettori forti e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma, per un totale di 660 aventi diritto.

Il totale dei voti espressi, 561 (pari all’85% degli aventi diritto), ha quindi portato ai seguenti risultati:

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  • Ada D’Adamo, Come d’aria (Elliot Edizioni) con 185 voti
  • Rosella Postorino, Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli) con 170 voti
  • Andrea Canobbio, La traversata notturna (La Nave di Teseo) con 75 voti
  • Maria Grazia Calandrone, Dove non mi hai portata (Einaudi) con 72 voti
  • Romana Petri, Rubare la notte (Mondadori) con 59 voti

LA SERATA

In un clima in cui si è respirato un vero ritorno alla normalità e la ormai rodata conduzione, condita della proverbiale sintesi ed ironia, della conduttrice Geppi Cucciari, si è svolta la finale della settantasettesima edizione del Premio Strega, una delle più intense e combattute di sempre, con la vittoria della compianta Ada D’Adamo, con “Come d’aria”, pubblicato da Elliot Edizioni.

Nel romanzo, un inno alla vita e un omaggio alla danza, come arte che permette di librarsi nell’aria, racconta in modo lucido e struggente il rapporto fra una madre malata e sua figlia disabile,  una storia d’amore dal senso anche politico, che parla di dolore ma nello stesso tempo del valore che si deve dare ad ogni momento dell’esitenza.

La D’Adamo ha vinto con 185 voti, con 15 di differenza sull’altra favorita dell’edizione, Rosella Postorino (Mi limitavo ad amare te, Feltrinelli)  che con 170 voti ha uno stacco di quasi 100 voti dal terzo classificato (unico uomo della cinquina finalista) Andrea Canobbio (La traversata notturna, La Nave di Teseo), enunciati da un emozionatissimo presidente di giuria Mario Desiati, vincitore della passata edizione.

LA VINCITRICE

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Una vittoria postuma per la scrittrice scomparsa a 55 anni a Roma, il primo aprile di quest’anno, solo pochi giorni dopo aver saputo di essere entrata nella dozzina per il prestigioso riconoscimento letterario.

“Come d’aria”, svela l’identità del libro sin dal suo titolo e dalla copertina, il primo nato da un gioco di parole sul nome della figlia della D’Adamo, Daria, per la seconda c’è un richiamo alla danza, fortemente voluto dall’autrice, che era anche un’amante e un’ esecutrice di quest’arte.

Come Daria, come d’aria, come l’aria che manca leggendo questo romanzo-testamento che colpisce duramente quanto la forza impetuosa di un destino che non si può scegliere, ma solo accettare, affrontare e combattere. La disabilità della figlia e la malattia di Ada: niente sarà più come prima. Ma questa è la vita che va vissuta, così terribile da togliere il fiato, eppure talmente bella da essere condivisa con i lettori.

Come è noto, tutto ciò che è successo dopo la triste notizia, ha fatto pensare a molti che l’ondata di commozione e le sensibiità, attirate intorno a questa vicenda, potessero far perdere di vista i temi centrali della storia, in cui tante persone possono riconoscersi o creare l’effetto opposto, concentrarsi sulla vicenda umana, a discapito del lavoro presentato.

E pensare che inizialmente, come ricorda in una nota l’amica e scrittrice Elena Stancanelli (colei che l’ha poi proposto per la candidatura) a pubblicare il libro, ne era più che mai convinta solo Loretta Santini, direttrice editoriale di Elliot e la stessa Ada che, in realtà sembrava serena in merito a tutto ciò che sarebbe potuto accadere o non accadere, nonostante la consapevolezza del rischio di raccogliere delusioni o del non essere capiti, portando coraggiosamente a galla realtà di questo tipo e gareggiando con colossi editoriali di altro “peso” e non nuovi alla rassegna.

Inaspettato e meritato. Ringrazio un’infinità di amici che hanno sostenuto questo libro

Queste, le parole pronunciate subito dopo la proclamazione da Alfredo Favi, marito di Ada, intervenuto già nelle serate precedenti che hanno condotto a quella finale, insieme a Elena Stancanelli e Lorena Santini  (editrice Elliot). A Villa Giulia, i supporter di Ada, avevano un fiore: il lisianthus, che lei amava.

Un risultato che stupisce, ma non del tutto e ci piace chiudere questo spazio a lei dedicato, con le parole scelte da una delle sue sostenitrici maggiori, Elena Stancarelli, non solo per il cammino del libro, ma per il percorso fatto nella vita dall’autrice: ” “Ada avrebbe accolto la notizia con il distacco di chi sa che è bello vincere, una gran soddisfazione, ma si tratta comuque di un gioco. La letteratura è quello che viene prima, quello che ha fatto  lei, per un anno, la notte. Quando il dolore la teneva sveglia e il cortisone le consentiva di scrivere. In quelle pagine ci ha lasciato le sue ultime parole. Peccato, sarebbe stato bello che ne fossero ancora”.

COME D’ARIA VINCE ANCHE IL PREMIO STREGA OFF

Il giorno prima della premiazione del Premio Strega ufficiale, si è svolta al giardino di Monk a Roma, anche la settima edizione del Premio Strega OFF, una kermesse di di editori, addetti ai mestieri del libro, lettori forti e chi più ne ha più ne metta, per decretare a loro avviso, il premio migliore della cinquina.

Quest’anno, vinto da colei che si è aggiudicata, come abbiamo visto, anche il Premio Strega e il Premio Strega Giovani, conquistati da  Ada D’Adamo con “Come d’aria” (Elliott Edizioni) con la presenza sul palco, anche in questo caso, del marito Alfredo Favi, Loretta Santini (editor) e la scrittrice Elena Stancarelli.

La vigilia della premiazione si è svolta come sempre con le autrici e gli autori finalisti del Premio Strega, con gli organizzatori di Strega OFF, al termine della quale e come vuole lo spirito dell’incontro, si sono riuniti per una chiacchierata “spensierata e underground”, moderati dalla scrittrice Valentina Farinaccio.

 APPUNTAMENTO AL PROSSIMO ANNO!

Si chiude qui il nostro viaggio all’interno del Premio Strega 2023, che spero abbia appassionato voi nel seguirlo quanto noi nel raccontarlo. Fateci pure sapere nei commenti cosa ne pensate della serata e del verdetto, in attesa dell’edizione del prossimo anno!

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10 Commenti

  1. Katia

    Grazie per il tuo articolo. Molto preciso nel racconto ed esaustivo per chi non ha seguito la diretta. Ancora non ho letto “Come d’aria” ma spero di farlo presto, sembra davvero bello…

    Rispondi
    • Manu Luna

      Ciao Katia, è un libro davvero forte per tematiche e coinvolgimento emotivo. Sono contenta ti sia piaciuto l’articolo, continua a seguirci con questo interesse e partecipazione!

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  2. Antonella Valentini

    Non conoscevo questa scrittrice, la sua storia mi ha colpita, sono andata a cercare di lei, ho ammirato il suo coraggio e la forza che traspare anche da questo vostro sunto. Grazie.

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    • Manu Luna

      Ciao Antonella, ti abbiamo dato modo di conoscerla allora e questo è un altro degli aspetti belli del curare questo spazio!

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  3. Armando

    Fantastico lavoro. Completo ed interessante!! Grazie

    Rispondi
    • Manu Luna

      Grazie a te per averlo apprezzato!

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  4. Tommaso Cutrì

    Quadro dettagliato di questo premio molto ambito, hai fatto un lavoro meticoloso nel fornire ogni dettaglio, soprattutto illuminando gli appassionati della lettura.
    Bravissima

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    • Manu Luna

      Grazie mille Tommaso, sono contenta tu abbia trovato l’articolo utile ed interessante

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      • Peppe

        Articolo molto esaustivo, che fa comprendere meglio il meccanismo di funzionamento dell’ultimo Premio Strega, con i suoi selezionati partecipanti e che ha visto vittoriosa la purtroppo defunta Ada D’Adamo, con forse quella che potrebbe essere, secondo me, definita l’opera della sua vita, Come d’aria, pubblicato post mortem che potrebbe far pensare pertanto a dei riconoscimenti dovuti, ma il libro in realtà risulta di un intensità travolgente su temi ai quali l’autrice è stata posta nel suo ciclo vitale… Ho avuto modo di guardare uno spezzone finale del Premio trasmesso in TV condotto dalla bravissima Geppi Cucciari, che ha trovato il connubio giusto per dare rilevanza all’importante Premio, mantenendo i difficili tempi televisivi e inserendo nel contesto battute di velata ironia, il tutto forse un pò accelerato, potendo fare un raffronto sembrava di ascoltare ad 1,5x invece del normale 1x.
        Manu, complimenti ancora per il tuo articolo che ci ha fatto conoscere meglio la vincitrice del Premio e la sua opera.

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        • Manu Luna

          Ciao Peppe! Grazie per il commento sempre articolato che lasci sui nostri articoli. Mi hai fatto ridere con l’esempio che sembrava di ascoltare in velocità un vocale su whatsapp, nell’assistere alle battute finali del Premio Strega in tv, ho avuto la tua stessa impressione!

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