[Recensione] Non è al momento raggiungibile (Valentina Farinaccio) | Mondadori, 2022

TRAMA:

Quando qualcuno che incontri di persona per la prima volta ti dice che sei molto fotogenica non è un complimento. Vittoria, poco meno di quarant’anni, una relazione finita alle spalle e una riservatezza che sta per diventare solitudine, se lo sente ripetere spesso. Dopo aver scritto per anni di musica in un blog, sperando diventasse il suo lavoro, si sposta su Facebook e accompagna i post con qualche selfie. Quando nella sua vita entra Instagram, è sufficiente uno scatto rubato ed equivocato perché inizino a pioverle addosso migliaia di follower, insieme a un lavoro nuovo.

Quando si è ragazzini ci si innamora più di come suonano alcune frasi che delle cose o persone per le quali le pensiamo. Non a caso, si riempiono i diari di scuola, le sue pareti, persino i muri delle città, di parole dedicate all’amore per qualcosa o per qualcuno. Si dedicano canzoni, si progetta il futuro con la convinzione di chi, avendolo tutto davanti a sé, pensa di avere tutto il tempo affinchè ciò che vuole, lo potrà anche realizzare: la conquista di chi si trova speciale come nessun altro, un titolo di studio, un lavoro, fare questo e quello e soprattutto non smettere mai di inseguire ciò che grazie a quel futuro lunghissimo, sente di avere solo per aver avuto l’ardire di sognarlo.

Tutto bellissimo e ammantato dal profumo intensissimo della gioventù, che non ci mette molto, una volta chiusi alle spalle i cancelli liceali, a farci dare il primo passaggio ad una delle domande che molto spesso accompagnerà i nostri pensieri e le nostre azioni: “sarò all’altezza dei sogni che ho?”

Questo dubbio segue Vittoria, la protagonista dell’ultimo libro della scrittrice Valentina Farinaccio, che in “Non è al momento raggiungibile” indaga gli stati d’animo di una donna super contemporanea che sin dal titolo, ce la fa immaginare calata in una quotidianità aderente ad una condizione in cui molti di noi vorrebbero spesso trovarsi: lontani dal dover essere presenti, o meglio raggiungibili, per chiunque dia per scontato di trovarci sempre e troppo spesso non per godere di noi e del nostro tempo, ma per rubarcelo.

Con una scrittura profonda e con metafore mai banali, ho trovato molto interessanti i cambi di stagione che l’autrice ha fatto indossare alla vita di questa donna, resa fragile dalle vicissitudini subite in giovane età e che dapprima ne minano certezze fondamentali, facendola dubitare del senso stesso dei suoi sogni. Donandole per contro, la pericolosa rassegnazione verso un mondo che sembra fare l’inchino solo a chi si piega alla logica dell’apparire, e che temporaneamente Vittoria sposa, diventando schiava di un social network che la illude di valere non per quel che è, ma per quel che mostra.

Saprà, grazie ad un percorso interiore travagliato, ma che non ci risparmia l’autoironia di chi barcolla ma non molla, ritrovare ben più di una folla di like senza volto, ma il posto alle cose che un volto ce l’hanno e che le ricordano chi è e chi è sempre stata, e che è doveroso e liberatorio, guardare dritto negli occhi i sogni, che non sono mai lontani abbastanza quando siamo noi a considerarli possibili.