Ultimo appuntamento del 2022 con l’Angolo del Giallo che, in prossimità delle feste, è dedicato ad un titolo a tema e nemmeno uno qualunque, visto che parliamo de “Il Natale di Poirot”, romanzo N. 24 di Agatha Christie, autrice di cui avevo già parlato in occasione dell’ultimo adattamento televisivo diPerchè non l’hanno chiesto a Evans?“.

Adesso  è arrivato il momento di  parlare dei suoi libri in maniera più approfondita, partendo da uno dei titoli da me più amati e, se ne avrete voglia, anche attraverso la mia speciale classifica dei 10 migliori libri scritti dall’indiscussa regina del Giallo.

SCHEDA LIBRO

il-natale-di-poirot-agatha-christie-copertina-libro

IL NATALE DI POIROT (HERCULE POIROT’S CHRISTMAS)

  • Autore: Ahatha Christie
  • Traduttore: Oriella Bobba
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Oscar Gialli
  • Prima pubblicazione: 1939
  • Ristampa italiana: 4 Ottobre 2017
  • Pagine: 209 p. rilegato
  • Prezzo: 12,00 €
  • Genere: Giallo
  • EAN: 9788804683186

«Chi lo avrebbe detto, che il vecchio avesse tanto sangue»

– Citazione di Lady MacBeth

TRAMA

Gorston Hall, Longdale, campagna inglese. Anni trenta. Natale. Le famiglie accantonano i contrasti e si riuniscono per festeggiare, a volte solo con lo scopo di mascherare odi e rivalità feroci. E infatti la riunione familiare voluta dal vecchio e tirannico Simeon Lee, che ha chiamato attorno a sé figli e nipoti, si trasforma in dramma. Il vecchio patriarca viene misteriosamente ucciso in una stanza chiusa dall’interno. L’assassino è un membro della famiglia? Tutti sono sospettabili, tutti hanno un motivo per volere la sua morte. 

RECENSIONE

Vi siete già abbandonati senza riserve al morbido abbraccio del panettone? Se avete concluso con il dovuto anticipo i vostri acquisti natalizi, che ne direste di prendervi una meritatissima pausa, in compagnia di una scatola di cioccolatini e (ovviamente) un buon libro giallo? E questa volta non parliamo di un autore qualsiasi, stavolta ci lasceremo ammaliare dalla penna straordinaria dell’indiscussa regina del giallo: Agatha Christie.

Cosa si potrebbe dire di lei? Di Agatha Christie in pratica è nota ogni cosa, il suo talento incredibile, la sua ascesa al gotha della letteratura gialla, della quale è diventata icona, il suo eclatante successo; la sua fama è internazionale, i suoi romanzi e i suoi racconti, tradotti in più di cinquanta lingue, vengono costantemente riproposti (a volte con esiti così raccapriccianti che non so dire se sia o meno un bene).

È quasi scontato dirlo, ma quando ero una frugoletta, un genio del male in fieri, sono state le sue opere a farmi conoscere e, successivamente, amare questo genere narrativo, del quale ancora oggi Dame Christie detiene stabilmente lo scettro.

Il libro che ho scelto di mettere sotto il vostro albero è “Il Natale di Poirot“. Due motivi hanno condizionato la mia scelta; dal titolo penso si possa facilmente intuire quale sia il primo. Il secondo motivo è più prosaico: sono particolarmente affezionata al Natale di Poirot perchè è il solo libro della Christie del quale ho dedotto, abbastanza facilmente in verità, chi fosse l’assassino. Ritengo improbabile che non lo conosciate, ma anche in caso contrario, volete tuffarvi con me nel mondo ormai passato che questa autrice sa così magistralmente evocare?

Il vecchio e dispotico Simeon Lee, uomo dal carettere e dal passato tutt’altro che irreprensibili, in occasione delle festività natalizie dà alla luce la peggiore (ed anche l’ultima) idea della sua vita: ha deciso di richiamare nell’ antica dimora di Gorston Hall tutti i membri della sua famiglia. Ma le motivazioni alla base di questa decisione non sono da ascriversi ad un rinnovato sentimento di amore nei confronti dei propri familiari: Simeon Lee infatti non ha una concezione molto elevata della propria prole. E la prole di rimando non soltanto è legata al signor Lee più dall’interesse che dall’affezione ma condivide con il vecchio capofamiglia più di un aspetto negativo della propria personalità, l’orgoglio, per esempio, e la capacità di mantenere intatti nel corso degli anni il proprio risentimento e il desiderio di rivalsa.

A completare questa miscela esplosiva mancano soltanto due ingredienti: il personalissimo concetto di divertimento del vecchio, che consiste nell’ esacerbare gli animi di tutti i componenti della famiglia, pizzicando corde sensibilissime, quali l’interesse e il rispetto filiale, e naturalmente l’atmosfera natalizia, che imponendo una convivenza forzata basata sulla repressione delle ostilità in nome della pace e dei buoni sentimenti, arriva a creare uno stress emotivo molto deleterio. Nessuna sorpresa dunque, viste le premesse, vedere il delitto abbattersi su questa famiglia: Simeon Lee viene brutalmente ucciso, in una casa nella quale tutti hanno un motivo valido per eliminarlo e, per di più, in una stanza chiusa a chiave dall’interno. Un mistero molto intricato, che soltanto l’arguzia e le celluline grigie di Poirot, che si occupa della vicenda per un caso fortuito, saranno in grado di dipanare.

Rispetto ad altri suoi romanzi, questo rispetta in pieno il canone strutturale caratteristico della Christie: la presentazione e la descrizione di tutti i personaggi e dei rispettivi moventi, gli avvenimenti introduttivi al crimine, il delitto stesso, le indagini e la soluzione finale, naturalmente ad opera di Hercule Poirot. Molte volte gli autori dei romanzi gialli vengono tacciati di comportarsi slealmente nei confronti del lettore, occultando a bella posta elementi ed indizi cruciali per la soluzione del caso; di certo, la Christie non era immune a questo tipo di accuse ma, pur non potendo proclamare con sicurezza assoluta la sua innocenza in generale, nel caso specifico posso affermare che nulla viene taciuto al lettore. Senza ombra di dubbio, ci troviamo sullo stesso piano di Poirot, veniamo messi a conoscenza di ogni avvenimento ed informazione e abbiamo le sue stesse possibilità di risolvere il delitto, ed una volta svelato il mistero e tutte le implicazioni ad esso correlate, possiamo prenderne atto rileggendo il romanzo, stavolta con occhi nuovi e la mente interamente edotta. Un’indagine intrigante che mi ha appassionata dall’inizio, dall’architettura impeccabile e dal finale sorprendente.

Miss Me

NOTE SULL’AUTRICE AGATHA CHRISTIE

agatha-christie-scrittrice

Pseudonimo di Agatha Mary Clarissa Miller. Scrittrice inglese. Di famiglia agiata, viene educata privatamente. Ancora bambina scrive racconti e poesie; alcune di queste vengono pubblicate nel 1908 in «Poetry Review».

Nel 1914 sposa Archibald Christie dal quale divorzia nel 1928. Il genere letterario con cui raggiunge il successo in campo internazionale è il romanzo poliziesco. I suoi detective, tra i quali primeggiano Hercule Poirot (che compare per la prima volta in Poirot a Styles Court, 1920) e Miss Jane Marple (che compare per la prima volta in una serie di racconti apparsi in rivista e raccolti nel 1932 in l tredici problemi e che diventa per la prima volta protagonista di un romanzo in La morte nel villaggio nel 1930), sono entrambi abilissimi nel risolvere i più intricati enigmi polizieschi. Essi concentrano la loro (e la nostra) attenzione sul comportamento degli indiziati e sulle loro reazioni emotive e verbali.

L’azione ha sempre poca importanza, le prove non sono mai particolarmente signignificative; ciò che conta sono le motivazioni psicologiche che potrebbero aver spinto al delitto. ln un mondo di buone maniere, di modi raffinati, di anziane signore molto amanti della conversazione e di impettiti colonnelli in pensione, depositari di antichi valori e tradizioni, l’autrice può nutrire l’illusione di controllare il delitto e, grazie all’acume dei suoi detective, di riportare tutto alla normalità.

La “signora del crimine” ha scritto più di 50 romanzi e 100 racconti; da molti di questi sono stati tratti film, commedie e telelfilm. Nei suoi due ultimi romanzi, Sipario, l’ultima avventura di Poirot (1975) e Addio, Miss Marple (1976) l’autrice ha scelto di far morire i suoi due, ormai vecchissimi, detective: i romanzi erano stati scritti anni addietro, la scrittrice scelse di mantenerli inediti sino a poco prima della sua morte.

La mia vita (An Autobiography, 1977), è stata pubblicata postuma.

OPERE DI AGATHA CHRISTIE

ROMANZI GIALLI

SERIE DI HERCULE POIROT
  • 1920 – Poirot a Styles Court 
  • 1923 – Aiuto, Poirot! 
  • 1926 – L’assassinio di Roger Ackroyd
  • 1927 – Poirot e i quattro
  • 1928 – Il mistero del treno azzurro
  • 1932 – Il pericolo senza nome
  • 1933 – Se morisse mio marito
  • 1934 – Assassinio sull’Orient Express
  • 1935 – Tragedia in tre atti
  • 1935 – Delitto in cielo
  • 1936 – La serie infernale
  • 1936 – Non c’è più scampo
  • 1936 – Carte in tavola
  • 1937 – Due mesi dopo
  • 1937 – Poirot sul Nilo
  • 1938 – La domatrice
  • 1938 – Il Natale di Poirot
  • 1940 – La parola alla difesa
  • 1940 – Poirot non sbaglia
  • 1941 – Corpi al sole
  • 1942 – Il ritratto di Elsa Greer
  • 1946 – Poirot e la salma
  • 1948 – Alla deriva
  • 1952 – Fermate il boia
  • 1953 – Dopo le esequie
  • 1955 – Poirot si annoia
  • 1956 – La sagra del delitto
  • 1959 – Macabro quiz
  • 1963 – Sfida a Poirot
  • 1966 – Sono un’assassina?
  • 1969 – Poirot e la strage degli innocenti
  • 1972 – Gli elefanti hanno buona memoria
  • 1975 – Sipario Curtain
  • 2014 – Il segreto di Greenshore (postumo)
SERIE DI MISS MARPLE
  • 1930 – La morte nel villaggio
  • 1942 – C’è un cadavere in biblioteca
  • 1942 – Il terrore viene per posta
  • 1950 – Un delitto avrà luogo
  • 1952 – Miss Marple: giochi di prestigio
  • 1953 – Polvere negli occhi
  • 1957 – Istantanea di un delitto
  • 1962 – Assassinio allo specchio
  • 1964 – Miss Marple nei Caraibi
  • 1965 – Miss Marple al Bertram Hotel
  • 1971 – Miss Marple: Nemesi
  • 1976 – Addio Miss Marple
ALTRI ROMANZI
  • 1922 – Avversario segreto
  • 1924 – L’uomo vestito di marrone
  • 1925 – Il segreto di Chimneys
  • 1929 – I sette quadranti
  • 1931 – Un messaggio dagli spiriti
  • 1934 – Perché non l’hanno chiesto a Evans?
  • 1939 – È troppo facile
  • 1939 – Dieci piccoli indiani
  • 1941 – Quinta colonna
  • 1944 – Verso l’ora zero
  • 1944 – C’era una volta
  • 1945 – Giorno dei morti
  • 1949 – È un problema
  • 1951 – Il mondo è in pericolo
  • 1954 – Destinazione ignota
  • 1958 – Le due verità
  • 1967 – Nella mia fine è il mio principio
  • 1968 – Sento i pollici che prudono
  • 1970 – Passeggero per Francoforte
  • 1973 – Le porte di Damasco

ALTRE OPERE

RACCOLTE DI RACCONTI
  • 1924 – Hercule Poirot indaga
  • 1929 – Tommy e Tuppence: in due s’indaga meglio
  • 1930 – Il misterioso signor Quin
  • 1932 – Miss Marple e i tredici problemi
  • 1933 – Il segugio della morte
  • 1934 – Il mistero di lord Listerdale e altre storie
  • 1934 – Parker Pyne indaga
  • 1937 – Quattro casi per Hercule Poirot
  • 1939 – In tre contro il delitto
  • 1947 – Le fatiche di Hercule
  • 1948 – Testimone d’accusa e altre storie
  • 1950 – Tre topolini ciechi e altre storie
  • 1951 – Il mondo di Hercule Poirot
  • 1960 – Il caso del dolce di Natale
  • 1961 – Appuntamento con la paura
  • 1971 – The Golden Ball and Other Stories
  • 1974 – I primi casi di Poirot
  • 1979 – Il caso della domestica perfetta
  • 1984 – Hercule Poirot’s Casebook
  • 1991 – Intrigo alle Baleari e altre storie
  • 1997 – The Harlequin Tea Set
  • 1997 – La casa dei sogni
ROMANZI ROSA CON LO PSEUDONIMO MARY WESTMACOTT
  • 1930 – Il pane del gigante
  • 1934 – Ritratto incompiuto
  • 1944 – Il deserto del cuore
  • 1948 – La rosa e il tasso
  • 1952 – Il destino degli altri
  • 1956 – Ti proteggerò
NON FICTION
  • 1925 – The Road of Dreams (Poesie)
  • 1946 – Viaggiare è il mio peccato (Resoconto di viaggio in cui descrive i giorni in cui ha accompagnato il marito nelle sue spedizioni archeologiche in paesi come la Siria e l’Iraq)
  • 1965 – La Stella di Betlemme (Poesie)
  • 1973 – Poems (Poesie)
  • 1977 – La mia vita (Autobiografia)

Con Il Natale di Poirot si chiude lo spazio riservato alle recensioni del 2022, e non solo per quanto riguarda questa rubrica. Un grazie a tutti voi che mi avete seguita fin qui e a Manu che, anche quest’anno, mi ha permesso di cimentarmi in questo spazio. Mi auguro che l’esperienza sia stata per voi interessante e divertente come lo è stata per me.

Se poi vi è piacuta questa recensione e vi andrebbe di leggerne altre su libri della stessa autrice, date pure un’occhiata alla mia personale classifica dei 10 migliori libri di Agatha Christie. A presto, spero e buon giallo Natale!

Lascia un commento

3 Commenti
  1. luca

    I gialli di Zia Agata li ho divorati da ragazzino, a partire dal primo memorabile “Dieci piccoli indiani” e devo dire che mi hanno sempre lasciato con quella sensazione di delusione dopo la lettura, per il banale motivo di non poterli rileggere più.
    A volte fantasticavo di inventare un dispositivo capace di fare perdere la memoria in maniera selettiva (utile anche per altri aspetti), in modo da poter leggere nuovamente i suoi racconti e restare con il fiato sospeso fino alla penultima pagina.
    Credo che questa proposta sia degna di nota, non credo di averlo letto e ripropone il personaggio del caro saccente, paffuto e baffuto francese (pardon, belga) investigatore, con quelle marce in più rispetto alla demoniaca e tediosa Miss Marple

    Rispondi
  2. Peppe

    Chiusura anno con una recensione di livello, condivido quanto esposto, il titolo del libro a tema del periodo e soprattutto gli apprezzamenti ad una delle autrici più quotate dello scenario letterario ed autentica icona del genere giallo…
    Grazie per il suggerimento e buone feste.

    Rispondi
  3. Fabio

    Grazie Miss Me, sempre consigli apprezzabilissimi.
    Colgo l’occasione per augurarti un sereno Natale.

    Un caro saluto
    Fabio

    Rispondi
Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Gravatar per i suoi commenti. Se vuoi che il tuo commento sia associato ad un avatar o immagine a tua scelta, commetti la tua mail ad un profilo Gravatar. Altrimenti commenta normalmente ed in quel caso verrà usato un avatar standard scelto da Gravatar.