Ieri giovedì 30 marzo, durante la conferenza stampa (in diretta streaming) presso la Camera di Commercio di Roma nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, sono stati annunciati i 12 libri che giovedì 6 luglio, si contenderanno la vittoria del Premio Strega 2023. Nella prima parte dell’incontro annunciati anche i 5 finalisti del X Premio Strega Europeo.
L’edizione 2023 del Premio Strega
Con l’annuncio dei 12 libri semifinalisti che, mercoledì 7 giugno, si contenderanno al Teatro Romano di Benevento un posto nella cinquina (o sestina/settina) dei finalisti, inizia ufficialmente la seconda fase del Premio Strega 2023, che dopo l’edizione dello scorso anno vinta da Marco Desiati, decreterà il vincitore (o la vincitrice) n. 77 della storia del Premio durante la serata finale del concorso (giovedì 6 luglio) che verrà trasmessa anche da Rai 1.
Per capire meglio come si approderà all’annuncio del vincitore, vi rimando al nostro speciale sulla storia e maccanismo regolamentare del Premio.
Le 80 proposte
L’edizione n. 77 del concorso può già essere definita quella dei record, visto che prima di approdare alla dozzina, sono stati ben 80 i libri proposti (di cui ben 45 scritti da donne), il più alto dall’edizione 2018, anno in cui il Comitato direttivo ha modificato il regolamento, facendo sì che per essere proposti bastasse anche una sola candidatura. Nelle edizioni precedenti erano giunte 74 proposte (2022), 62 proposte (2021), 54 (2020), 57 (2019) 41 (2018), contro le 27 del 2017 in cui, per essere proposti, servivano invece almeno 2 candidature.
Clicca qui per vedere un elenco completo degli 80 libri proposti al Premio Strega 2023
COSA CAMBIA QUEST’ANNO
Se non ci sono grandi cambiamenti per quanto riguarda il premio ufficiale (che mantiene lo stesso direttivo presieduto da Melania G. Mazzucco dell’edizione precedente), la novità più importante riguarda l’introduzione del Premio Strega Poesia che in questa sua prima edizione vedrà concorrere ben 135 libri, tutti pubblicati tra gennaio 2022 e febbraio 2023. I cinque libri finalisti saranno annunciati il 19 maggio al Salone del libro di Torino.
L’IMMAGINE DI QUEST’ANNO
“è una strega ispirata alla figura di Ecate, signora della magia e degli incantesimi. Divinità psicopompa, in grado di viaggiare liberamente tra mondo reale, degli dei e regno dei morti, come una musa letteraria che ispira scrittrici e scrittori, come la Madonna del parto di Piero della Francesca, dalla cui chioma escono i dodici libri finalisti del Premio Strega 2023”.
I 12 LIBRI CANDIDATI AL PREMIO STREGA 2023
L’ordine dei titoli che segue non è quello di preferenza, nè quello alfabetico, ma solo quello con cui compaiono anche sul sito del premio.
01. LA SIBILLA. VITA DI JOYCE LUSSU di Silvia Ballestra
Editore: Laterza | Data di uscita: 4 ottobre 2022
Grazie a Silvia Ballestra, la straordinaria vita di Joyce Lussu rivive nelle pagine di un libro affascinante e imprevedibile com’era lei. Una sorta di valigia a doppio fondo, come quelle con cui superava i posti di blocco nazifascisti. C’è il romanzo di una vita e dentro una vita romanzesca; c’è la grande storia e dentro una grande storia d’amore: quella tra la sibilla Joyce ed Emilio Lussu; c’è la lingua agile del racconto e dentro le tante lingue parlate da una cittadina del mondo. Romanzo «di fame e di vita» e di fame di vita, vicenda di viaggi e di fughe (in questo senso, romanzo d’evasione), emozionante inno alla resistenza, all’indipendenza, alla libertà. Tutto questo è La Sibilla di Silvia Ballestra. E per questo, come amico della domenica, ho deciso di candidare il libro al Premio Strega
02. DOVE NON MI HAI PORTATA di Maria Grazia Calandrone
Editore: Einaudi | Data di uscita: 18 ottobre 2022
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Con questa nuova prova narrativa l’autrice, ben nota da decenni come indiscutibile voce poetica, non solo conferma le qualità di narratrice di razza allora poste in luce, ma le corrobora con una magistrale ricostruzione storica dell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta: riuscendo a ricostruire ambienti e situazioni (il Molise rurale, la periferia milanese in pieno boom economico, Roma magica di altera e sconsolata bellezza) in modo altamente poetico pur se finemente realistico, e dando dei propri genitori biologici tesi verso una tragica fine un ritratto nitido, al contempo profondamente partecipe, ferocemente oggettivo e emblematico nella sua attualità.
03. LA TRAVERSATA NOTTURNA di Andrea Canobbio
Editore: La Nave di Teseo | Data di uscita: 20 settembre 2022
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Il presente sono le peregrinazioni nella sua città, Torino, che è allo stesso tempo santuario dei ricordi, palcoscenico di una danza di spettri, e geografia esotica da decifrare come una terra straniera. Il narratore, chiedendo aiuto agli antropologi del passato, si fa etnologo della propria tribù famigliare mentre si muove sulle per lui misteriose tracce della vita del padre, come una sorta di nuovo Telemaco che in cerca di Ulisse si aggira per contrade lontane, qui rappresentate da fragili reliquie: lettere del perduto amore dei genitori, agende di una fitta e difficile quotidianità, reperti medici della depressione paterna che renderà agli occhi del figlio il capofamiglia una figura irraggiungibile e dolorosa.
Forse quasi tutte le famiglie felici si somigliano, certo ogni famiglia infelice lo è a suo modo, un modo che per essere narrativamente convincente deve saperne restituire l’originalità. È la sfida che Canobbio vince, anche in virtù di una prosa perfetta e di una lingua fresca, limpida e insieme colta, il cui tono famigliare non diventa mai banalmente confidenziale mentre mette in scena questa toccante storia italiana e racconta, come in un’intima epopea, ciò che ci lega e ciò che ci allontana dalla nostra origine.
04. COME D’ARIA di Ada D’Adamo
Editore: Elliott | Data di uscita: 30 gennaio 2023
EDIT: 48 ore dopo l’annuncio dei candidati (e quindi ad articolo già pubblicato) anche noi stati sorpresi nell’apprendere che l’autrice Ada D’Adamo è deceduta nella notte tra il 30 marzo e il primo aprile nella sua casa di Roma. Si spiega anche così il motivo per cui non abbia potuto partecipare alla foto di gruppo o perché ci fosse Elena Stancarelli a presentare il suo libro. L’autrice abbrussese aveva 55 anni ed era malata da tempo.
Come da regolamento, il suo romanzo d’esordio Come d’Aria rimarrà in gara al premio Strega 2023. Come ha anche confermato ufficialmente in una nota la Fondazione Goffredo e Maria Bellonci che gestisce il Premio.
Solo due giorni fa festeggiavamo la candidatura allo Strega del suo libro
— Elliot (@Elliotedizioni) April 1, 2023
Oggi piangiamo la sua scomparsa: Ada d’Adamo non c’è più. Se n’è andata stanotte circondata dai suoi affetti più cari. Un pezzetto del nostro cuore se ne va con lei
05. FERROVIE DEL MESSICO di Gian Marco Griffi
Editore: Laurana Editore | Data di uscita: 25 luglio 2022
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Ferrovie del Messico merita di essere candidato al Premio Strega per la novità, e l’ambizione, del concetto e della trama, come per la qualità della scrittura: il romanzo è scritto in una lingua versatile e mutevole, spesso apparentemente orale ma in realtà letteratissima, che attinge a tutte le risorse dell’italiano, delle parlate regionali, dei linguaggi specialistici, e financo a gerghi furfanteschi e fantastici.
Pubblicato da un piccolissimo editore, cosa che ulteriormente giustifica la sua candidatura, ha raggiunto un vasto pubblico soprattutto grazie al passaparola dei lettori e all’entusiasmo dei librai. In un panorama letterario come quello italiano, che sembra oggi dividersi tra il racconto quasi giornalistico di «storie vere», possibilmente tragiche, e il rimuginamento sull’eterna crisi della famiglia borghese, Ferrovie del Messico si staglia con un’originalità che merita di essere segnalata.
06. LE PERFEZIONI di Vincenzo Latronico
Editore: Bompiani | Data di uscita: 16 marzo 2022
Si sono trasferiti perché volevano di meglio: volevano stare bene. E stanno bene. Un bene placido e stabile, che contiene e dà forma al loro amore, e che a un certo punto comincia a impensierirli. Si stanno accontentando? Perché tutto li lambisce e niente li segna? La libertà è la scomparsa della tensione? Dalla casa ai ruoli alle relazioni, tutto quello che hanno costruito li rispecchia: non hanno obbedito che a loro stessi. Eppure, anche quella loro realtà si rivela insoddisfacente, estranea, forse persino inautentica, come se, nel crearla, avessero usato le mani e i sogni di qualcun’altro. Qui risiede la ragione profonda per cui siamo migranti e nomadi: non aderiamo mai fino in fondo, mai per sempre, alla vita che facciamo, e non c’è modo di confezionarne una che prima o poi non ci si rivolti contro, che non ci risulti artefatta, e allora dobbiamo poterci spostare. Finiamo sempre con il prosciugare i territori, le case, gli affetti, le soddisfazioni.
Latronico è questo che indaga, e lo fa attraverso una storia d’amore perché indaga anche l’amore, e cosa in questo tempo lo alimenta e lo struttura.
Lo propongo perché non conosco altri romanzi che raccontino la migrazione come spinta, inquietudine, e natura dell’uomo, arcaica e futura. Non conosco altri romanzi interessati, in questo modo, al presente. Non conosco altri scrittori capaci di farmi dire che Sally Rooney si è sbagliata, sul conto della sua generazione, che poi è la stessa di Latronico, e anche la mia: la nostra ambizione non è essere persone normali. L’ambizione di Anna e Tom è potersi definire nel cambiamento, riconoscersi senza doversi identificare e avere «un cuore che batte più rapido e più lento, insieme». Lo propongo per la scrittura, così precisa da mettere in comunicazione e a nudo i protagonisti senza mai farli dialogare: non una parola tra virgolette. Lo propongo perché dà un contorno solido e luminoso alla dimensione morale della mia generazione. E perché è un romanzo senza intenzioni: a Latronico interessa lo sguardo, e basta.
07. RUBARE LA NOTTE di Romana Petri
Editore: Mondadori | Data di uscita: 14 febbraio 2023
TRAMA: Tutti lo sanno: Antoine de Saint-Exupéry ha scritto Il piccolo principe , uno dei romanzi più popolari del mondo. Quello che tutti non sanno è che Antoine, famigliarmente Tonio, è un personaggio che vale da solo una grande storia. Ed è la storia che Romana Petri ha scritto con la febbre e la furia di chi si lascia catturare da un carattere e lo fa suo, anzi lo ruba, tanto che il documento prende più che spesso la forma dell’immaginazione. Orfano di padre, Tonio vive un’infanzia felice nel castello di Saint-Maurice-de-Rémens, amato, celebrato, avviluppato al mostruoso quasi ossessivo amore per la madre; un’infanzia che gli resta incollata all’anima per tutta la vita, fin da quando, straziato, vede morire il fratello più giovane. L’infanzia lo tallona come un destino quando, esaltato, comincia a volare, pilota civile e pilota militare, quando si innamora tanto e tante volte, quando si trasferisce in America, quando scrive, persino quando si schiera e sceglie di combattere per un’idea di Francia che forse è sua e solo sua.
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Così Tonio, che tutti conosciamo come autore de Il piccolo principe, animo delicato, capace nei libri di ragionare di fiori e spine, nella vita è stato anche spregevole. Viziato, capriccioso, dispotico già da bambino.
Rubare la notte racchiude l’intera esistenza di Antoine Saint-Exupéry – voli, traversate, guerra, amori –, e al contempo la vita intima, ciò che gli passa per la testa che è poi quel sopra le nuvole, quel tutto bianco su cui proietta ciò che desidera.
Il bambino e l’aviatore sono parti di sé, generate, al pari di fiori e spine, da una mente sognatrice e insieme prepotente. Che sia questa l’infanzia? Che sia questa la letteratura? Gettare ombre dove si pretende, per tranquillità dello spirito, solo luce.
E anche: invertire le proporzioni, rovesciare i luoghi comuni. Ecco allora che il rapporto madre-figlio, quel rapporto morboso, non è la madre a crearlo ma il figlio.
Il ribaltamento – chi protegge, chi veglia – è la più grande vertigine del libro, l’altezza non controllata, la sola altezza che spaventa (in volo Tonio non ha vertigini).
Romana Petri inventa un nuovo genere di biografia letteraria, tra la ricostruzione esatta alla Emmanuel Carrere (Io sono vivo, voi siete morti) e quella tutta d’immaginazione alla Joyce Carol Oates (Blonde). Anziché partire dai dati biografici, Petri parte dall’immaginario per ricostruire la vita dello scrittore – vita a sua volta travisata, romanzata al fine di rendere l’essenziale: l’urto tra quel che si crede che sia, e quel che è, tra origine e fine.
Cuore puro, cuore malato, il Tonio di Romana Petri guarda da più in alto possibile la sorte degli umani e pone le condizioni di una trasformazione rivoluzionaria, più forte del surrealismo, più forte di ogni paura che incatena alla terra, più forte della morte perché i bambini non hanno paura della morte.
Scrittrice raffinata, in trentatré anni di carriera e venticinque libri, non ha mai ceduto alle mode, portando avanti una letteratura personalissima e consapevole.
08. MI LIMITAVO AD AMARE TE di Rosella Postorino
Editore: Feltrinelli | Data di uscita: 31 gennaio 2023
TRAMA: Omar ha dieci anni e passa le giornate alla finestra sperando che sua madre torni: da troppi giorni non viene, e lui non sa più nemmeno se è viva. Suo fratello gli strofina il naso sulla guancia per fargli il solletico, ma non riesce a consolarlo. Senza la madre il mondo svapora. Solo Nada lo calma, tenendolo per mano: soltanto lei, con i suoi occhi celesti, è per Omar un desiderio. Ha undici anni, sulla fronte una vena che pulsa se qualcuno la fa arrabbiare, e un fratello, Ivo, grande abbastanza da essere arruolato. Nada e Omar sono bambini nella primavera del 1992, a Sarajevo. Per allontanarli dalla guerra, una mattina di luglio un pullman li porta via contro la loro volontà. Se la madre di Omar è ancora viva, come farà a ritrovarlo? E se Ivo morisse combattendo? In viaggio per l’Italia, lungo strade ridotte in macerie, Nada conosce Danilo, che ha mani calde e una famiglia, al contrario di lei, e che un giorno le fa una promessa.
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Mi limitavo ad amare te entra nelle fibre del lettore colpendo quel punto come una freccia. Ispirato a una storia vera, è un romanzo di ampio respiro, di formazione, di guerra e d’amore, che si colloca a pieno titolo nella tradizione del grande romanzo europeo. Con la sua scrittura precisa e toccante, Rosella Postorino torna a indagare le nostre questioni private, quelle che finiscono per occupare il centro dei pensieri e delle azioni degli esseri umani anche nel mezzo dei rivolgimenti storici più scioccanti. Così, mentre infuria il conflitto che per primo in Europa ha spezzato una lunga pace, ecco che ci interroghiamo sull’“inconveniente di essere nati”. Come si diventa grandi quando da piccoli si è stati amati malamente? E chi può mai dire di essere stato amato come e quanto avrebbe voluto? Nada, Omar e Danilo scoprono presto nel legame che li unisce, e che li spinge a giurarsi fedeltà eterna oppure a tradirsi, la più grande risorsa per una possibile salvezza.
09. CASSANDRA A MOGADISCIO di Igiaba Scego
Editore: Bompiani | Data di uscita: 15 febbraio 2023
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10. IL CONTINENTE BIANCO di Andrea Tarabbia
Editore: Bollati Boringhieri | Data di uscita: 23 agosto 2022
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La storia di Silvia, la moglie perduta del dottor P. rubata a Goffredo Parise dell’Odore del sangue e reinventata con un’operazione raffinata e – mi viene da dire – pericolosa quanto affascinante, da Andrea Tarabbia, penso meriti l’attenzione del Premio.
È un libro sul Male che fa male non solo per gli ambienti estremi e i personaggi bui e contorti che evoca, anzi, decisamente non per quelli, ma per come una storia scritta tanti anni fa possa rimanere viva, pericolosamente viva, quando a guardarla, a rileggerla, a tornarci dentro, è uno scrittore letterariamente audace come Tarabbia. Ecco, è questo soprattutto che mi ha colpito di questo lavoro originalissimo anche nella struttura: è vivo come un animale pericoloso, come il serpente che segue il narratore all’inizio del libro. Ho scritto molte volte la parola pericolo, me ne rendo conto, ma è la parola che meglio esprime la sensazione che mi ha lasciato questo romanzo e che vorrei condividere coi lettori giurati dello Strega,
11. TORNARE DAL BOSCO di Maddalena Vaglio Tanet
Editore: Marsilio | Data di uscita: 28 febbraio 2023
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Alla fine della vicenda tutto si scioglierà in un finale che, però, non risolverà del tutto i tratti misteriosi di certi inestricabili comportamenti umani.
Ma l’elemento che per me è risultato vincente è stata la doppia sfaccettatura dello stile letterario con cui la Vaglio si rivela. Da un lato un linguaggio sfumato con punte di liricità, da poetessa che è, quando ci descrive una fuga nella magia e nel messaggio segreto del bosco, e dall’altro il piglio crudo e quasi crudele nel momento in cui ci presenta fatti e personaggi del cupo paese fra le montagne.
Un mix davvero interessante.
12. UNA MINIMA INFELICITÀ di Carmen Verde
Editore: Neri Pozza | Data di uscita: 8 novembre 2022
Talmente piccola Anna, che deve per forza guardare tutti dal basso in alto: il che è un’ottima cosa per una macchina narrativa. Anche perché, per meritare lo sguardo della propria madre, Anna deve affinare il suo, concentrandosi proprio su sua madre come unico soggetto. È una scelta, una necessità, un atteggiamento che – senza svelare troppo le carte – ha a che fare con la letteratura: se, come io credo, il romanzo è l’arte di mettersi nei panni degli altri, quello di Carmen è un romanzo perfetto, per l’attenzione, mai giudicante, con cui la figlia posa gli occhi sull’oggetto del suo amore.
La migliore letteratura è quella che, sotto traccia, trova anche il modo di riflettere su sé stessa. Carmen, con il suo stile elegante, ne è un esempio.
Spero per il libro che trovi la sua strada. Carmen di sicuro l’ha già trovata. Mi auguro comunque che questa sua prima prova incontri il vostro interesse.
I 5 CANDIDATI AL PREMIO STREGA EUROPEO 2023
I cinque libri candidati al #PremioStregaEuropeo2023 pic.twitter.com/hnsvEZInnn
— PremioStrega (@PremioStrega) March 30, 2023
- Emmanuel Carrère, V13 (Adelphi), tradotto da Francesco Bergamasco, Prix Ajourd’hui.
- Esther Kinsky, Rombo (Iperborea), tradotto da Silvia Albesano, Kleist-Preis
- Andrei Kurkov, L’orecchio di Kiev (Marsilio), tradotto da Claudia Zonghetti, Geschwister-Scholl Preis
- Johanne Lykke Holm, Strega (NN Editore), tradotto da Andrea Stringhetti, English PEN Award
- Burhan Sönmez, Pietra e ombra (nottetempo), tradotto da Nicola Verderame, Premio EBRD
PRONOSTICI
Anche quest’anno non ci sono nomi troppo altisonanti tra i 12 candidati, il che rende ancora più difficile lanciarsi in pronostici, soprattutto da quando, nel 2018, è stata introdotta una clausola a salvaguardia dei piccolo-medi editori, che ha reso il Premio molto più aperto, anche grazie alla sempre più crescente nascita di nuovi editori che si affacciano al Premio per la prima volta.
Certo, con ben 8 scrittrici donne tra i 12 candidati, si potrebbe azzardare che questo potrebbe essere l’anno di un Premio Strega al femminile, visto anche l’esiguo numero di scrittrici fin qui vincitrici (solo 11 su 76 edizioni), per un titolo che manca ormai dal 2018, quando a trionfare fu Helena Janeczek, scrittrice tedesca naturalizzata italiana, con La ragazza con la Leica.
Quindi certo non mi dispiacerebbe se a vincere fosse proprio la “nostra” Rosella Postorino, originaria di Reggio Calabria, il cui romanzo Mi limitavo ad amare te viene comunque dato come grande favorito.
Vi terremo comunque aggiornati anche quest’anno, quindi continuate a seguirci per saperne di più!
Tra tutti questi quello che mi ispira di più, forse anche perché ne ho sentito parlare tanto, è Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi. Mi sembra un libro diverso dal solito, una lettura interessante.
Ciao Katia, complimenti per la scelta un pò fuori dal coro tra i tanti commenti che ho letto anche in giro, il libro di Griffi, forse i più lo hanno anche un pò sottovalutato, ma come si dice, il bello della lettura è anche nell’andare dritto a scegliere quello che ad uno e magari non ad un altro, suscita qualche curiosità in più.
Un affaccio doveroso sul Premio Strega per chi, come te Manu, porta avanti con passione e competenza un sito sul quale si recensiscono libri. Noto nella lista dei candidati al premio finale alcuni titoli che già per tempo tu avevi esaminato.
Il titolo che più mi affascina è “Dove mi hai portata” di Maria Grazia Calandrone, ma per lo più ce ne sono almeno altri tre che smuovono riflessioni.
Grazie per farci partecipi e tenerci aggiornati sulle evoluzioni del concorso.
Ciao Peppe, anche secondo me c’è più di un titolo, tra i 12 scelti, molto al passo con le tematiche affrontate oggi in società e non solo. Mi fa piacere che apprezzi anche questi contenuti proposti da Librangolo, che se ne occupa con la consueta attenzione e passione che a vostro dire, ci contraddistingue e che ci rende tanto orgogliosi.
Adoro la magia della notte e le passeggiate infinite. Quindi, opterei per la Traversata notturna 😁😁😁😜 Scherzi a parte, libri riflessivi con viaggi interiori sono quelli che mi stimolano di più. Complimenti, in ogni caso, per le capacità descrittive e suntive. 😘
Bentrovato Mattia! Sempre simpatici e piacevoli i tuoi commenti! Ottima scelta per questo libro candidato che hai scelto, continua a seguirci e grazie sempre per la stima!