Ritornano a grande richiesta le interviste di Librangolo, lo spazio dedicato agli incontri con gli autori e autrici che più ci è piaciuto recensire, e per la prima targata 2022 abbiamo avuto il piacere di incontrare Raffaella Silvestri, autrice de “La Fragilità delle certezze”, da noi appena recensito.

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5 DOMANDE A… RAFFAELLA SILVESTRI

1. CAMBIAMENTI

Ciao Raffaella e grazie per questo nuovo incontro. Visto che il nostro primo risale a diversi anni fa, quando usciva il libro che ha fatto da apripista al tuo lavoro di scrittrice, dandomi l’imput per manifestarti via social quanto mi avesse colpito il tuo modo di intrecciare storie e gestire parole ed emozioni tra loro. Quale esperienza di vita e/o lavorativa, senti che ti abbia portato ad essere come sei oggi, rispetto a chi eri allora?

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Raffaella Silvestri, scrittrice

Ciao Manuela, grazie mille di avermi invitato nel tuo spazio e per questa chiacchierata! In effetti ho aperto Instagram nello stesso anno in cui è uscito La distanza da Helsinki, nel 2014. Quindi ci conosciamo da tantissimo tempo! Quello che è cambiato da allora dipende soprattutto dall’età, più che da un’esperienza in particolare. Sono passati 8 anni. Oggi sono più calma, più tollerante nei confronti dei miei limiti ma anche più costante nei miei sforzi. Una cosa bella che mi è successa è stata cominciare a scrivere per dei giornali, soprattutto Elle, che mi ha dato l’opportunità di scrivere in modo diverso, ho scoperto lì la forma del saggio personale. Poi i rifiuti e le difficoltà sicuramente hanno avuto un ruolo nell’insegnarmi a vedere le sfumature, avere una visione meno estrema e avere meno fretta. Crescendo si torna sempre più al fatto che la scrittura è un’attività abbastanza “ingrata” che fai perché hai una forte esigenza di esprimere qualcosa, e “resiste” come attività solo se l’urgenza è davvero reale.

2. IL ROMANZO D’ESORDIO

Sono diventata maestra nell’arte di rimandare. Arriverà un giorno in cui avrò 30 anni e non saprò come ci sono arrivata, senza aver fatto niente di memorabile”. È una frase di Viola, la protagonista del tuo libro “La distanza da Helsinki”, in cui seppur in età giovane, ci si interroga sulle cose che a volte nella nostra vita si fermano, senza neanche renderci conto quando. La creatività, la fattività, la forza, la speranza. Secondo te, annaspiamo sempre più nel far valere in noi questi stati d’animo o paradossalmente, i tempi in cui ci troviamo, fanno riaffiorare risorse impensabili?

Secondo me tenere vivo in noi quel qualcosa di luminoso, quella parte che di noi che ha ambizioni e voglia di fare progetti, richiede sempre del lavoro interiore, della forza, perché dall’esterno non ci arrivano grandi incoraggiamenti. Parlo sia del generale stato di scoramento e di crisi perpetua in cui viviamo (economica, ecologica, politica) sia del particolare: nelle nostre vite – soprattutto da ragazze – non ci insegnano a credere in noi stesse, non abbiamo un “sistema di supporto” fatto da genitori, insegnanti, mentori e modelli che sostengono la nostra motivazione. Quindi spesso i sogni dell’adolescenza rimangono tali, mentre noi continuiamo a metterci in discussione. Crescere è fra le altre cose misurarsi con i limiti, esterni e interiorizzati.

3. LA FRAGILITÀ DELLE CERTEZZE

Qualche anno dopo il primo romanzo, hai scritto La fragilità delle certezze, da noi appena recensito, in cui indaghi con un punto di vista molto maturo e al contempo disilluso e poetico, su come si affrontano alcuni momenti in cui la vita mina ciò che siamo o che vogliamo diventare, facendo fare ai protagonisti Anna e Teo, un meraviglioso percorso di sfide personali. Quali sono le certezze che Raffaella oggi, non ha paura possano infrangersi?

LA FRAGILITÀ DELLE CERTEZZE

  • Autore: Raffaella Silvestri
  • Editore: Garzanti
  • Collana: Narratori moderni
  • Data di uscita: 23 febbraio 2017
  • Pagine: 286
  • Prezzo: 16,90
  • Genere: Narrativa italiana
  • EAN: 9788811671893

In quel romanzo raccontavo la storia di tre ragazzi che erano cresciuti con una certa idea di come sarebbe stato il mondo, in un periodo storico di benessere e crescita, e si erano poi ritrovati a essere adulti nel nostro presente, fatto nel bene e nel male di lavoro “flessibile”. Vengono da tre situazioni diverse ma questa nuova realtà li accomuna, le loro certezze crollano e devono costruirne altre. Credo che questo ci sia capitato davvero e che tutte le certezze con cui siamo cresciuti, soprattutto per quanto riguarda il lavoro e la sicurezza, le abbiamo dovute mettere in discussione. Non è tutto negativo, questo ci ha dato più libertà di seguire carriere anche meno tradizionali, ed è sempre più vero per le nuove generazioni. Però mi resta la “certezza” di dover combattere per alcune idee di giustizia sociale: perché tutti si possano permettere per esempio di iniziare una vita adulta con stipendi dignitosi, perché ci siano realmente pari opportunità in tutti i settori (obiettivo ancora molto lontano)… Ho la certezza di dover resistere, in un certo senso, a considerare normale l’ingiustizia.

4. LA NEWSLETTER-PODCAST

“How the garden grows” è il nome della newsletter (che trovate qui) di cui ti occupi con scadenza mensile e che riguarda un articolo lungo che si può leggere o ascoltare in forma di podcast. Come nasce questo nome e, per chi ancora non lo conoscesse, puoi raccontarci meglio di cosa tratta?

Il nome viene da un verso di una canzone degli Oasis, Live Forever, che come i malcapitati che mi seguono su Instagram sanno bene è la mia band del cuore, quella che seguivo in adolescenza e di cui ancora vado ai concerti appena posso (anche se ora sono due solisti). È una canzone che mi ha sempre emozionato, l’ho ascoltata la prima volta da ragazzina e mi sembrava comunicare il mio mix di malessere e impazienza. La canzone dice “I don’t really wanna know / how your garden grows / ‘cos I just wanna fly” che ognuno interpreta un po’ come vuole, ma io ho sempre pensato voler dire qualcosa come non voglio occuparmi delle cose piccole ma voglio volare alto e vivere per sempre.

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Maybe I don’t really wanna know
How your garden grows
‘Cause I just wanna fly
Maybe I just wanna fly
Wanna live, I don’t wanna die
Maybe I just wanna breathe
Maybe I just don’t believe
Maybe you’re the same as me
We see things they’ll never see
You and I are gonna live forever

Ho chiamato così la newsletter perché lì mi occupo proprio dello “stato del giardino”, cioè delle cose attuali, ma cerco di legarle a delle riflessioni più ampie, ai libri che leggo, i film che vedo, di “volare” un po’ più alto rispetto al semplice post social, che mi diverto ancora a fare ma che necessariamente manca di profondità. Secondo me c’è voglia di tornare a leggere cose un po’ più approfondite, articoli lunghi che raccontino la realtà non solo in modo frammentato come i social. Per esempio nel prossimo numero parlo della solitudine nelle città, e della solitudine in generale, del post pandemia come sono cambiati i nostri rapporti.

5. LE ALTRE PASSIONI DI RAFFAELLA SILVESTRI

Altre passioni oltre la scrittura?

Mi appassiono di tantissime cose che durano pochissimo, però alcune restano fisse: yoga e meditazione, nuoto (che in fondo è una forma di meditazione, oltre che uno sport). Mi piace scoprire le piscine nel mondo, anche di questo sanno qualcosa le persone che mi seguono su Instagram. Ho una passione per l’India e il sud est asiatico, quando viaggio vado sempre in quella direzione. E poi il cinema: vedo tutto, vado al cinema più volte a settimana.

IL LIBRO DELLA VITA di RAFFAELLA SILVESTRI ► “Facciamo del decennio”: LA TRILOGIA DI RACHEL CUSK (Resoconto, Transito e Onori)

Un grazie a Raffaella Silvestri per la disponibilità e, da parte di Librangolo, un sentito in bocca al lupo per i suoi progetti futuri! 

NOTE SULL’AUTRICE RAFFAELA SILVESTRI

Raffaella Silvestri

Raffaella Silvestri è nata a Milano nel 1984, ma ha vissuto anche a Londra e Helsinki. Laureata in Lettere a Milano e in Economia a Cambridge, ha lavorato nella comunicazione, oggi collabora con l’Istituto Europeo di Design. È stata finalista al talent show letterario Masterpiece. Ha scritto La Distanza da Helsinki (Bompiani, 2014). Il suo secondo romanzo, La Fragilità delle Certezze, è uscito con Garzanti a Febbraio 2017.

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