Dopo gli amori a distanza del suo primo libro, Raffaella Silvestri torna con “La fragilità delle certezze”, una storia che raffigura in modo implacabile e senza fare sconti, il quadro di ben 2 generazioni, grazie ad una scrittura ancora più lucida e incisiva.

Raffaella Silvestri, una delle voci più raffinate del panorama letterario italiano, con profondità di sguardo chiede ai suoi personaggi se sono pronti ad affrontare un futuro a cui nessuno li ha preparati. Lo chiede anche a noi, che viviamo questi tempi incerti, ricordando un passato che ci appare attraente e splendido, timorosi di vivere fino in fondo la libertà di un presente non ancora tracciato. Una storia crepuscolare che riesce a tratteggiare con estrema sensibilità due generazioni dell’Italia contemporanea attraverso una vicenda individuale ma collettiva, fino alla rinascita di un nuovo giorno.

SCHEDA LIBRO

La-fragilità-delle-certezze-Copertina

LA FRAGILITÀ DELLE CERTEZZE

  • Autore: Raffaella Silvestri
  • Editore: Garzanti
  • Collana: Narratori moderni
  • Data di uscita: 23 febbraio 2017
  • Pagine: 286
  • Prezzo: 16,90
  • Genere: Narrativa italiana
  • EAN: 9788811671893

TRAMA:

Milano. Anna ha trent’anni e da sempre si sente fuori posto. Fuori posto al liceo e all’università che ha frequentato. Fuori posto nella sua famiglia, dove l’hanno sempre fatta sentire ingrata e inadeguata. Fuori posto nella sua reazione con un uomo più vecchio di lei, Valerio, iI suo professore di teatro e attore famoso che si fa vivo solo quando vuole lui. Fuori posto a Milano, la città dei vincenti. Fuori posto anche con sé stessa, come se niente potesse cancellare un evento che ha segnato la sua adolescenza. Eppure, nonostante le sue insicurezze e le sue paure, Anna è tenace nell’andare avanti ed è riuscita ad avviare una startup di successo.

Teo è il socio di Anna, un trentenne che sembra aver avuto tutto dalla vita e che, dopo la laurea in Bocconi e una carriera rampante, ha deciso di scommettere sul suo futuro. Tra loro nasce qualcosa di impalpabile, che serpeggia nell’elettricità che pervade ogni loro conversazione. Sono divisi da quella che sembra una differenza inconciliabile, eppure devono affrontare insieme le difficoltà quando la loro startup viene travolta da un tracollo finanziario. E la loro personale battaglia si intreccia indissolubilmente alla storia italiana che, dopo aver promesso una crescita culturale, sociale ed economica che non ci sarebbe mai stata, ha dato tantissimo a una generazione, ma ha tolto tutto a un’altra. Il passato e il futuro sono le due forze che spingono Anna e Teo ora verso la rassegnazione, ora verso quella pericolosa parola che è «speranza». La speranza di due anime tradite che nonostante tutto combattono.

Recensione

Arriva sempre quel momento in cui lasci la vela mossa dal vento, la barca in preda alle onde del mare, e ti abbandoni. Niente come una grossa delusione, o una serie mirata di persistenti fallimenti, ha il potere di liberare quello che sei e non credevi di poter essere. Non credevi ti fosse concesso essere.

Quando vogliamo farci custodi del tempo che viviamo, dei posti che visitiamo, delle situazioni che ci regalano sorrisi, o lacrime di commozione, che segnano la vita, nel bene, più che nel male – perché di quello si sa, si ha più pudore – scattiamo delle fotografie. Insostituibile invenzione, perché teatro cartaceo di ciò che sono le varie rappresentazioni della nostra realtà.

Metaforicamente, c’è chi riesce a far lo stesso con la realtà emotiva, spirituale di ognuno di noi, attraverso i personaggi dei propri libri, scrivendone. Insostituibile invenzione anche questa, per trovare attraverso le storie altrui, le nostre. Un potere immenso, quello innescato dalla sensazione del rispecchiarsi, pari solo a quello che grazie alla musica, sa trasportarci oltre la dimensione fisica in cui ci troviamo, mettendo in moto battiti del cuore e cervello.

Raffaella Silvestri è la meravigliosa autrice di questa metafora in cui si incontrano innumerevoli diapositive di quel che, grazie ad Anna e Teo, i protagonisti del romanzo, è uno spaccato realistico ambientato nella Milano di qualche anno fa ma che non trova cambiamenti di tempo sostanziali in quello che è, ancora oggi, il modo di affrontare il presente e immaginare il futuro, di una generazione di trentenni alle prese con la precarietà del lavoro, la chiusura degli affetti, la perdita della speranza. Un’analisi psicologica lucida dei personaggi talora impietosa, mai banale.

Quando avevamo sedici anni, tutto era importante. Lento, perché pensavamo che la nostra vita dovesse ancora iniziare. Non capivamo che la vita era già iniziata e la stavamo già allora instradando, amalgamando, mettendo insieme, ed eravamo già responsabili delle nostre azioni nei confronti di un futuro che ci avrebbe visto adulti. Ogni singolo momento contava. Ma ogni singolo momento, allora, durava in eterno, per questo non ci accorgevamo che passava. Lento.

E che di pagina in pagina, ci fa pensare che il titolo contenga già una tacita domanda: quale deve essere la combinazione giusta tra certezze ed esplorazione? Il fatto stesso di averne raggiunte, a qualsiasi ambito esse si riferiscano, potrebbe essere considerata una fortuna di per sé, ma non è un segreto che spesso, queste “certezze” abitino su un terreno abusivo, di cui a volte non possiamo dirci i veri detentori, ma le acquisiamo in situazioni momentanee, di comodo, perché crediamo di averne bisogno o peggio, perché crediamo sia quello che si aspettano gli altri da noi, col risultato di diventare ancora più fragili, scoprendo che di certo non c’è mai nulla se non le piccole conquiste di ogni giorno.

Solo così si potrebbe schivare il rischio di perdere il tessuto con cui dovremmo ricostruirci ad ogni smentita della vita sulle nostre convinzioni, trovando strade e voci nuove con cui riaffermarci nel mondo, quando questo non dimostra di averci compreso e accettato.

NOTE SULL’AUTRICE RAFFAELLA SILVESTRI

Raffaella Silvestri

Raffaella Silvestri è nata a Milano nel 1984, ma ha vissuto anche a Londra e Helsinki. Laureata in Lettere a Milano e in Economia a Cambridge, ha lavorato nella comunicazione, oggi collabora con l’Istituto Europeo di Design. È stata finalista al talent show letterario Masterpiece. Ha scritto La Distanza da Helsinki (Bompiani, 2014). Il suo secondo romanzo, La Fragilità delle Certezze, è uscito con Garzanti a Febbraio 2017.