[Intervista #21 ] 5 domande a…Filippo Nicosia

NOTE SULL’AUTORE FILIPPO NICOSIA

1. IL CARATTERE

Ciao Filippo e grazie per questo incontro. Da qualche anno vivi a Firenze, ma nasci nella terra più a Sud d’Italia. Qual è la tua caratteristica più siciliana e quella che senti di aver guadagnato sperimentando una nuova realtà?

Sono un siciliano atipico, un po’ ombroso, chi mi conosce bene dice che io sia “pesante”, non credo sia un complimento ma so che è la verità. Quello che sto imparando man mano è la leggerezza. Un giorno, sono certo, spiccherò il volo e sarà bello dimostrare a me stesso che le cose pesanti possono volare.

2. GLI EROI SI BACIANO

Da poche settimane è uscito il tuo nuovo libro “Gli eroi si baciano”, con protagonisti nove personaggi, le cui vite ardenti e inconsolabili, si intrecciano nel corso di un decennio e da te definito come un romanzo autobiografico, non nel senso che riguarda te, ma il meglio di quello che hai creduto di provare. A quale sfera della tua vita ti riferisci in particolare?

Mi riferisco alla sfera dei sentimenti di amicizia e d’amore che ho provato in quel periodo subito successivo ai 18 anni, quando sono arrivato a Roma. Penso che il momento in cui si fa esperienza del mondo senza mediazione di padre e madre sia il più spaventoso ed entusiasmante. Per me è stato così, ho conosciuto la bellezza di incontrare gli altri e il pericolo che l’incontro può rappresentare. Ho imparato ad amare.

3. LA LIBERTÀ

Una costante che si respira nel libro, è la voglia di affermare la propria libertà, in primis quella individuale. Se oggi dovessi pensare ad una persona veramente libera, nel suo modo di vivere, chi ti viene in mente?

Non me ne viene in mente neanche una. Credo che nessuno sia libero e che la vita sia la nostra strada verso la libertà dal giudizio, dal possesso, da ciò che ci fa stare male, da ciò che non vogliamo accettare. Non vi è una libertà assoluta, ma ognuno costruisce la propria.

4. LA LIBRERIA

I libri, oltre a scriverli, fanno parte della tua vita anche in un’altra “veste”, che riguarda un bellissimo spazio, la libreria indipendente Malaparte a Firenze, gestita insieme a tua moglie, la traduttrice e consulente editoriale Chiara Baffa. A qualche mese dalla sua apertura, che esperienza si sta rivelando?

Meravigliosa. Il contatto con i lettori è sempre necessario, ti fa rimanere umile e disponibile all’ascolto. La libreria è uno spazio che può diventare collettivo e speriamo che la nostra sia così.

5. PROGETTI FUTURI

Portare in giro una libreria in barca per tutto il Mediterraneo.

Un grazie a Filippo Nicosia per la cortese disponibilità e, da parte di Librangolo, un sentito in bocca al lupo per i suoi progetti futuri!