Librangolo ha avuto il piacere d’intervistare lo scrittore Luca Ammirati, protagonista del secondo appuntamento di “5 domande a…”, che a grande richiesta dei lettori, diventa rubrica settimanale!

Luca Ammirati Sanremo

Responsabile interno della sala stampa del Teatro Ariston di Sanremo ed ex assessore alla cultura del comune di Perinaldo, lo scrittore Luca Ammirati ha esordito nella narrativa thriller con I Discendenti di Dante, pubblicato in ebook nel 2012 con Giunti Editore.  A questo è seguito Se i pesci guardassero le stelle (2019), tradotto e pubblicato anche in Germania e Austria, e presentato in giro per l’Italia riscuotendo il consenso dei lettori e dei librai. L’inizio di ogni cosa (Sperling & Kupfer) è il terzo romanzo che ne conferma il talento narrativo, ospitato al Tg5, Tg2, Mattino Cinque e Radio Rai1.

intervista

5 DOMANDE A… LUCA AMMIRATI

LA PASSIONE PER LA SCRITTURA

Quando hai cominciato a scrivere? C’è un’immagine nella tua memoria che ricolleghi al momento in cui hai deciso di voler diventare uno scrittore?

Penso sia stata un’evoluzione della mia passione per la lettura. A forza di leggere storie, poco alla volta è montata dentro di me la voglia di provare a scriverne una che fosse tutta mia. Fino a che questa spinta interiore è cresciuta sempre di più e si è trasformata in un’esigenza vera e propria. C’è stato un momento, e a ripensarci adesso mi sembra di aver fatto un po’ un salto nel buio. Quando mi è stato regalato Il suggeritore di Donato Carrisi, ho sentito scattare qualcosa dentro di me: la voglia di mettermi alla prova per scoprire se ero all’altezza di scrivere anche io un romanzo. In seguito ho maturato esperienze e incontri che mi hanno portato su una strada diversa dal thriller a livello di tematiche, stile e percorsi di scrittura, ma il bello delle storie è proprio che alle volte ti conducono dove non avresti mai immaginato.

LE INFLUENZE

Quali autori ti hanno formato maggiormente? Riconosci nella tua scrittura l’influenza di qualcuno di loro?

Tra gli autori di riferimento, da sanremese, non posso non citare Italo Calvino, del quale ho frequentato lo stesso liceo classico e in qualche maniera vissuto e rivissuto gli stessi luoghi, e al quale ho riservato diversi tributi all’interno dei miei romanzi. Spostandoci al contemporaneo, ammiro molto Marco Missiroli, Sara Rattaro, Silvia Avallone e, tra gli stranieri, Emmanuel Carrère e Jonathan Franzen. Anche se poi quel che più conta per un autore, al di là delle influenze, delle contaminazioni e di eventuali modelli, è trovare il proprio stile, la propria scrittura, la propria voce grazie ai quali essere “riconosciuti” dai lettori.

L’INIZIO DI OGNI COSA

Nel tuo ultimo libro L’inizio di ogni cosa, il protagonista, Tommaso, ha una passione per gli incipit, annota frasi ovunque e sembra quasi che gli facciano da guida per incanalare i suoi stati d’animo e gestirli meglio, c’è un incipit in particolare che gli ruberesti e che rappresenta bene, anche te?

L’INIZIO DI OGNI COSA

  • Autore: Luca Ammirati
  • Editore: Sperling & Kupfer
  • Collana: Pandora
  • Data di uscita: 26 Gennaio 2021
  • Pagine: 256
  • Prezzo: 16,90 €
  • Genere: Narrativa contemporanea
  • EAN: 9788820070892

Dal punto di vista letterario, gli inizi sono rappresentati dagli incipit. Da autore ma ancor prima da lettore, credo che non si possa che esserne tremendamente affascinati. L’incipit è quel qualcosa che può far decidere se acquistare un libro o meno, quel qualcosa che ha il delicatissimo compito di catturare. Ecco perché ho trasferito questa mia mania al protagonista,ed ecco perché ogni capitolo de L’inizio di ogni cosa è introdotto dalle primissime parole di un capolavoro della letteratura o di un romanzo che per me ha avuto un significato. Per quanto riguarda un incipit da rubare a Tommaso, forse potrebbe rappresentarmi quello tratto da Gli ingredienti segreti dell’amore di Nicolas Barreau: “L’anno scorso, a novembre, un libro mi ha salvato la vita”. E questo perché a me i libri la vita l’hanno cambiata.

PROGETTI FUTURI

Quando e su cosa potremo ritrovarti nel tuo prossimo lavoro?

Posso dirti che la testa non si è fermata e che non ho mai smesso di scrivere, perché è ciò che amo fare e che mi salva ogni giorno. Vedremo cosa ci riserveranno i prossimi mesi… I tempi che stiamo attraversando e la pandemia mi hanno insegnato ancor più a non dare nulla per scontato e a godere di quello che arriva al momento giusto.

I CONSIGLI DI LETTURA DI LUCA AMMIRATI

E infine un gioco, se potessi scegliere solo tre libri da consigliare, quali sarebbero?

Non è affatto facile rispondere, ho infarcito “L’inizio di ogni cosa” di incipit di romanzi proprio in virtù del mio amore per le storie! In ogni caso, ecco la selezione che mi viene in mente così su due piedi. Il mio libro preferito in assoluto, quello che più di ogni altro vorrei aver scritto io, è Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald. Collocandoci in epoca più recente, sono affezionato a Io uccido di Giorgio Faletti, mentre durante l’ultima estate ho letto e apprezzato molto Tre di Valérie Perrin.

Un grazie a Luca Ammirati per la cortese disponibilità e, da parte di Librangolo, un sentito in bocca al lupo per i suoi progetti futuri! 

Mentre con voi lettori, l’appuntamento con “5 domande a…” è alla prossima settimana, quando, possiamo già anticiparvi, avremo come ospite un altro nome di assoluto rilievo!…

NOTE SULL’AUTORE LUCA AMMIRATI

luca ammirati

Luca Ammirati (Sanremo, 1983) è responsabile interno della sala stampa del Teatro Ariston, dove ogni anno si svolge il Festival della canzone italiana. È stato assessore alla cultura del Comune di Perinaldo, dove esiste realmente l’Osservatorio astronomico raccontato in Se i pesci guardassero le stelle (DeaPlaneta 2019). Nel gennaio 2021 esce L’inizio di ogni cosa (Sperling & Kupfer).