Per la nostra intervista N. 20, ho avuto il il piacere d’intervistare Lorena Spampinato. Abbiamo parlato del suo nuovo libro “Piccole cose connesse al peccato” pubblicato con Feltrinelli, della sua Sicilia, dell’adolescenza, dell’amore per chi scrive e grazie ai libri…si salva.  

NOTE SULL’AUTRICE LORENA SPAMPINATO

LORENA SPAMPINATO (Catania, 1990. ) A diciotto anni ha esordito con il romanzo “La prima volta che ti ho rivisto” (Fanucci editore, 2008) e si è trasferita a Roma dove si è laureata in Scienze Politiche. Adesso si occupa di editoria e comunicazione. Con Fanucci editore ha pubblicato anche “Quell’attimo chiamato felicità” (2009) e “L’altro lato dei sogni” (2011) “Il silenzio dell’acciuga” (Nutrimenti, selezione Premio Strega 2020). “Piccole cose connesse al peccato” (2023) è il suo ultimo romanzo, uscito per Feltrinelli.

INTERVISTA

5 DOMANDE A… LORENA SPAMPINATO

1. LE ORIGINI

Ciao Lorena e grazie per questo incontro. Nata nel ’90 in una delle terre più belle d’Italia, la Sicilia, che in quegli anni viveva tempi complicati e che tutti conosciamo. Come la racconteresti oggi, se dovessi soffermarti solo su quanto di bello sa offrire a chi la vive o a chi vorrebbe scoprirla?

È una terra piena di contraddizioni, in cui il mito e il disincanto convivono. Ho cercato a lungo di sfuggirle, poi però sono tornata. Oggi vivo in un paesino alle pendici dell’Etna, e l’Isola continuo a sentirla dentro. C’è un sentimento di separatezza che accomuna noi siciliani: l’isola è nella testa, e da lì non se ne va mai. Qualcosa di lei si riverbera nei pensieri, nei modi di fare, in una certa irrequietezza del vivere e del sentire. Anche chi attraversa per poco tempo questa terra lo avverte: c’è una magia antica, sfuggente. Somiglia alle cose che se ne vanno, che non tornano più; eppure, lo sappiamo, saranno nostre per sempre.

2. PICCOLE COSE CONNESSE AL PECCATO

Rimanendo in ambito geografico, scegli Taormina per ambientare la storia del tuo nuovo libro “Piccole cose connesse al peccato”, con protagoniste tre adolescenti che ambiscono a più vita possibile, ma che si ritroveranno spesso nei guai, due “mood” quasi obbligati a quell’età. Che ricordi hai della tua?

PICCOLE COSE CONNESSE AL PECCATO
  • Autrice: Lorena Spampinato
  • Editore: Feltrinelli
  • Collana: I Narratori
  • Data di uscita: 14 marzo 2023
  • Pagine: 208 p.
  • Prezzo: 17 €
  • Genere: Narrativa italiana
  • EAN: 9788807035272

L’ho vissuta come l’età dei dubbi, delle domande, delle promesse. Uno spazio confuso, che però era anche lo spazio della possibilità, il luogo in cui tutto poteva ancora accadere. Una sensazione che non ho provato mai più. Parlando dell’adolescenza, in generale, anche i genitori arrivano a temerla perché per la prima volta, con il suo arrivo, le figlie e i figli fanno i conti con l’immagine infranta della sacralità degli adulti e sfuggono al loro controllo. Così in un attimo cambiano i ruoli e le prospettive, si sente il peso del tempo che passa.

3. LA PASSIONE PER LA SCRITTURA

Scrivere è sempre stata la tua più grande passione, definita da te come la rivincita sulla vita, che col suo tasto rewind, è pronto a dilatare tempo ed emozioni. Nel tuo caso, una rivincita da cosa principalmente?

Scrivere è il mio modo di occupare spazio nel mondo, di cancellare i silenzi. Non a caso prima di scrivere “Piccole cose connesse al peccato” venivo da un romanzo in cui il silenzio era protagonista, a partire dal titolo. Era un silenzio di donna, era anche il silenzio di una terra, la Sicilia. Questo romanzo invece si apre con un rumore. È stata una scelta. Mentre all’interno de “Il silenzio dell’acciuga” si viveva la si viveva la pre­va­len­za del si­len­zio sul­lo schia­maz­zo, e c’era come una regola: delle cose non si parla, e non se ne parla non tanto perché non se ne può parlare, ma perché quello è l’unico modo per non farle esistere. Qui accade il contrario: si dà un nome a tutto, anche al peccato.

4. GLI INCONTRI

L’incontro più importante/emozionante da quando fai questo lavoro?

Ce ne sono stati molti: mi emoziona trovare persone appassionate, attente, con un fuoco nello sguardo. Il mondo degli amanti dei libri è bellissimo.

5. UNO SGUARDO SULLE DONNE

Un punto debole e uno di forza nelle donne di oggi, secondo Lorena Spampinato.

Non vorrei generalizzare, ma mi piace il fatto che ci sia un desiderio crescente di decostruzione dei vecchi sistemi. L’esperienza femminile è così larga e vasta da non poter essere appiattita su uno standard universale. Oggi i social fanno quello che ha fatto negli anni la letteratura: ci permettono di conoscere persone e realtà diverse dalla nostra e di confrontarci, ci permettono di raccontare la nostra storia e di ascoltare le altre. (Grazie a Librangolo per queste belle domande)

IL LIBRO DELLA VITA DI LORENA SPAMPINATOMEMORIE D’UNA RAGAZZA PERBENE di Simone De Beauvoir

Un grazie a Lorena Spampinato per la cortese disponibilità e, da parte di Librangolo, un sentito in bocca al lupo per i suoi progetti futuri! 

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2 Commenti
  1. Peppe

    Sicilia, terra negli anni bistrattata ma che offre sempre luoghi e culture di spessore allo scenario italiano.
    In questa intervista scopriamo meglio un’autrice che intreccia il vissuto dell’età adolescenziale di tre giovani in una località come Taormina, con i risvolti che l’età e la sicilianità ne comportano.
    Saper prendere consapevolezza della propria femminilità e della bellezza della propria terra natia è un grande passo verso un’evoluzione culturale, quest’ultima ha contraddistinto il nome di un autore noto come Andrea Camilleri che ha fatto delle sue origini la sua fortuna.
    Grazie Manu, attraverso le tue interviste ci permetti di conoscere meglio non solo i libri, ma anche sfaccettature di vita sugli autori e le autrici che lo hanno scritto.

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    • Manu Luna

      Ciao Peppe, è vero che grazie a poche domande, si riesce ad arrivare un pò meglio al vissuto e al percorso umano o a volte totalmente inventato, di autori e autrici che si avventurano nel difficile ma bellissimo tentativo di raccontare storie e realtà tra le più diverse e spesso quest’ultime, prendono giustamente spunto proprio dal luogo in cui si è nati.

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