Mario Desiati è il vincitore del Premio Strega 2022
Nella seconda serata di ieri giovedì 7 luglio (trasmessa in diretta da Rai3 sotto la conduzione di Geppy Cucciari), Spatriati (Einaudi) di Mario Desiati è risultato il libro vincitore dell’edizione N. 76 del Premio Strega. Il giorno prima annunciata anche la vincitrice del Premio Strega Off.
UNA FINALE SENZA GRANDI SORPRESE
Ultimo e decisivo atto del Premio Strega 2022, che il nostro sito ha seguito in ogni sua fase, dal nostro speciale sulla storia e maccanismo regolamentare del Premio, proseguendo con l’annuncio dei 12 candidati tra i quali, per la prima volta nella storia del Premio, sono stati poi selezionati ben 7 finalisti. A vincere, proprio il libro che, già dall’annuncio dei 74 proposti, tutti dicevano che avrebbe vinto. Rimane quindi da vedere solo come e con quali risultati.
I RISULTATI
Dopo il primo scrutinio avvenuto in semifinale, in cui i 630 aventi diritto erano chiamati ad esprimere fino ad un massimo di 3 voti, questa volta l’opzione di voto prevedeva una sola scelta.
Il totale dei voti espressi, 537 (pari a circa l’81,4% degli aventi diritto) ha quindi portato ai seguenti risultati:
- Mario Desiati, Spatriati (Einaudi) con 166 voti
- Claudio Piersanti, Quel maledetto Vronskij (Rizzoli) con 90 voti
- Alessandra Carati, E poi saremo salvi (Mondadori) con 83 voti
- Veronica Raimo, Niente di vero (Einaudi) con 62 voti
- Marco Amerighi, Randagi (Bollati Boringhieri) con 61 voti
- Fabio Bacà, Nova (Adelphi) con 51 voti
- Veronica Galletta, Nina sull’argine (minimum fax) con 24 voti
Per approfondire la trama di Spatriati, vi rimandiamo alla nostra recensione del libro e all’intervista realizzata poco prima della candidatura con l’autore vincitore Mario Desiati.
LA SERATA
Tra la pioggia scrosciante e diversi problemi di audio che hanno creato non poca agitazione alla conduttrice Geppi Cucciari, riuscita a sopravvivere alla serata grazie all’ironia e all’intelligenza di chi riesce a tramutare un imprevisto in un’occasione, la settantaseiesima edizione del Premio Strega è finita, come da pronostico, con la vittoria di Mario Desiati e del suo Spatriati, pubblicato da Einaudi.
Il romanzo, ambientato a Martina Franca e dedicato all’amicizia tra un ragazzo e una ragazza che si inseguono, si lasciano e si ritrovano, ha stravinto con 166 voti e uno stacco dal secondo classificato Claudio Piersanti (Quel maledetto Vronskij, Rizzoli) di ben 76 preferenze, riuscendo quindi ad aumentare il distacco già registrati in semifinale, quando i 2 libri e autori erano separati da 64 voti.
IL VINCITORE
Una vittoria seria, robusta e largamente condivisa. Seria perchè auspicata, in qualche modo persino rivendicata, da chi in questi mesi si è innamorato della poesia urbana, dei personaggi e della limpida scrittura di Spatriati. Robusta perchè non di quelle vittorie che espongono libri e autori ai rischi delle «comparse», ma rispondono direttamente al gradimento del mercato e degli addetti ai lavori. Ma soprattutto condivisa perché, a partire dalla proposta di candidatura arrivata da Alessandro Piperno (Strega 2012), è tenuta in grande considerazione anche da altre personalità di primo piano della letteratura contemporanea (come Sandro Veronesi e Roberto Saviano, entrambi molto amici di Desiati) e poi naturalmente perchè in grado di sintetizzare le esigenze e le necessità del gruppo Mondadori-Einaudi che, dopo l’egemonia dei primi anni 2000, non vinceva un premio dal 2017 (Paolo Cognetti, Le otto montagne).
Dedico questo riconoscimento a Mariateresa Di Lascia, che vinse qui nel 1995, pugliese come me, e a tutti i lavoratori dell’editoria italiana. Non basta la passione ci vuole un contratto vero
Questa la dedica di Desiati al momento della vittoria, rinunciando eccezionalmente alla classica foto di rito con la bottiglia del liquore Strega vicino alla bocca per poterla stappare lontano dalle telecamere, «vicino a dov’è ora Alessando Leogrande», l’amico scrittore morto nel 2017 a soli quarant’anni.
Una Puglia dunque che, malgrado la lunga trasferta in terra di Berlino (raccontata anche nel romanzo), rimane sempre centrale nei ricordi e riferimenti dell’autore di Martina Franca. È la terza volta che un pugliese si aggiudica il premio letterario più importante d’Italia, addirittura la seconda negli ultimi 7 anni: prima la già omaggiata Mariateresa Di Lascia (che se lo vinse con uno struggente romanzo pubblicato postumo da Feltrinelli, Passaggio in ombra), poi Nicola Lagioia (La ferocia, Einaudi) e infine lo stesso Mario Desiati.
Con la sua vittoria, la Puglia e il Sud in generale si elevano quindi su uno dei gradini più alti del podio editoriale nazionale e internazionale. Negli ultimi 22 anni di Strega, solo l’egemonia degli autori romani (Mazzucco 2003, Ammaniti 2007, Piperno 2012, Albinati 2016 e Trevi 2021) erano riusciti a fare meglio, con Prato (Veronesi 2006/20, Nesi 2011), Napoli (Starnone 2001, Scurati 2019) e Torino (Ferrero 2000, Giordano 2008), ferme invece a 2, a conferma del fatto che il contributo offerto dalla terra di Puglia alla letteratura contemporanea resta solido e di qualità elevatissima.
Al di là del tema del romanzo e del valore campanilistico, è però come se con Mario Desiati al Premio Strega abbia vinto un’intera generazione fluida, inquieta e libera che l’autore ha voluto tributare attraverso un collare nero, una coccarda arcobaleno all’interno del taschino della giacca e un ventaglio rosa che ha attirato l’attenzione dei presenti.
LA VINCITRICE DEL PREMIO STREGA OFF 2022
Il giorno prima della premiazione del Premio Strega ufficiale, si è svolta al giardino di Monk a Roma, anche la sesta edizione del Premio Strega OFF, il Premio nato con l’idea di rappresentare una versione alternativa e “meno istituzionale” del Premio tradizionale, da cui si discosta soprattutto per quanto riguarda la scelta dei nomi premiati.
Come già accaduto in occasione del Premio Strega Giovani, il vincitore morale dello Strega OFF è infatti risultato “Niente di vero” (sempre Einaudi) di Veronica Raimo.
Le autrici e gli autori finalisti del Premio Strega si sono riuniti con gli organizzatori di Strega OFF per una chiacchierata divertente e informale, moderati dalla scrittrice Giulia Caminito, che lo scorso anno è stata finalista del Premio Strega e vincitrice dello Strega OFF.
APPUNTAMENTO AL PROSSIMO ANNO!
Si chiude qui il nostro viaggio all’interno del Premio Strega 2022, che spero abbia appassionato voi nel seguirlo quanto noi nel raccontarlo. Fateci pure sapere nei commenti cosa ne pensate della serata e del verdetto, in attesa dell’edizione del prossimo anno!
Grazie Manu per questo riassunto molto interessante. Francamente non ho fatto in tempo a seguire il premio Strega benché fossi curiosa di conoscere il risultato finale . Mi dispiace che non abbia vinto la Raimo perché il suo libro mi è piaciuto tanto a dispetto di altri premi Strega che ho trovato noiosissimi. Leggerò Desiati con grande curiosità. Tu lo hai letto?
Ciao Diane, sono contenta che l’articolo ti sia piaciuto. Il libro di Desiati l’ho letto e trovi la recensione sul sito, oltre che l’intervista che ci ha gentilmente concesso qualche settimana prima di sapere della sua candidatura al premio Strega. Stessa cosa per la Raimo, se ti va puoi leggere recensione ed intervista, riguardante “Niente di vero”, che ho apprezzato molto anche io. Trovo entrambi talentuosi, originali, veri e meritevoli di tutto il successo che li sta accompagnando in questo momento e che spero ci riservi nuove storie scritte da loro.
Premio Strega 2022 assegnato e Librangolo non manca l’appuntamento per aggiornarci dopo che ne ha seguito passo passo le evoluzioni e spiegato i meccanismi…
Vincitore Marco Desiati con il suo “Spatriati”….
Tutto sembrava fosse già scritto, viste le sponsorizzazioni di autori come Veronesi e Saviano che lascerebbero pensare ad un modello di funzionamento del Premio tipo Festival di Sanremo di anni fa quando già era noto a tutti chi avrebbe vinto. Mi piace pertanto, il fatto di mettere in evidenza che si tratta di una vittoria seria e robusta per i motivi spiegati nell’articolo e che quindi rendono merito ad un autore di evidenti capacità visto che alla fine è il mercato a dettare legge, un mercato quello editoriale, che purtroppo vede tanti autori capaci di barcamenarsi per sbarcare il lunario, non proprio come una qualsiasi banalità postata in rete che tuttavia raccoglie milioni di visualizzazioni…
Oggi tutti si cerca di far soldi facili, con poca o nulla fatica a scapito della cultura che viene sempre meno…
Ciao Peppe, concordo con te sul punto di vista che chiude il tuo commento all’articolo della vittoria di Desiati al Premio Strega 2022, lui è davvero in gamba, e il fatto che con così tanto anticipo in questo caso, il suo nome girasse tra i possibili vincitori, credo testimoni solo quando stavolta un talento abbia spiccato in modo palese rispetto ad altri, seppur validi, libri e autori che l’hanno spuntata quest’anno arrivando quanto meno in finale. Lunga vita agli autori che hanno molto da dire e alle vetrine, storiche ed importanti come questa, che danno questo tipo di possibilità in un mondo, come dici tu, dove restare a galla è particolarmente complicato.