NOW HERE NOWHERE DI ALEX INFASCELLI

“Now here Nowhere. Ora, qui, da nessuna parte” (già presente nella nostra playlist sui 10 migliori libri da leggere per l’estate 2022), primo romanzo autobiografico di Alex Infascelli, in cui l’autore si racconta mettendosi in gioco con una forza emotivamente devastante.

Un concentrato di vita che comprende tutti gli alti e bassi attraversati da un giovane ragazzo degli anni ’70, animato dal sogno di vivere di musica e che invece maneggerà un destino in cui l’arte è sì, protagonista, ma seguendo strade diverse da quelle che aveva immaginato. 

SCHEDA LIBRO

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NOW HERE NOWHERE. ORA, QUI, DA NESSUNA PARTE

  • Autore: Alex Infascelli
  • Editore: Harper Collins Italia
  • Data di uscita: 1 Luglio 2022
  • Pagine: 224 p.
  • Prezzo: 18,00 €
  • Genere: Narrativa italiana
  • EAN: 9791259850706

TRAMA

Alex ha diciotto anni, i capelli biondo platino, suona in una band e vive per la musica. Sono gli Anni ’80, Roma ricorda la Terra di Mezzo del Signore degli Anelli, divisa da guerre tra paninari, fascisti, comunisti, metallari, punk e skinheads. Alex non fa parte di nessuna di queste tribù e la vita non è facile per chi ha deciso di “non appartenere” a nessuna specifica fazione. In più l’eroina ha raggiunto l’apice della sua forza distruttiva, e ragazzi e ragazze si accasciano per strada, con la siringa nel braccio. Così, quando la sua fidanzata perde la madre e deve trasferirsi a Los Angeles dal padre, Alex dice immediatamente “Vengo con te”. Non può immaginare che il volo intercontinentale sarà solo il primo passo della sua odissea. Perché la West Coast si appresta a diventare il centro del mondo, con l’esplosione del grunge e l’inferno tossico che ne consegue.

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Alex farà mille mestieri, dal venditore per telefono al tecnico del suono, cambierà mille case, suonerà in diversi gruppi musicali, si sposerà a Las Vegas, verrà arrestato un paio di volte, scoprirà, grazie a un’indovina, che, se anche la musica era stata il suo primo amore, il suo destino è nel cinema. In questo frullatore, Alex incontrerà tutti i miti di quegli anni, da Prince a Matt Groening, da Courtney Love al suo fidanzato, il messia che un’intera generazione stava aspettando: Kurt Cobain. Alex Infascelli, regista di film e documentari pluripremiati, rivela un altro dei suoi poliedrici talenti: la scrittura. E lo fa con un romanzo autobiografico che ha la forza di Open e Shantaram, che rimanda a On the road e Trainspotting, e che ogni tanto ricorda anche i grandi capolavori inglesi del ‘700 e dell’800, da Tom Jones a Barry Lyndon o addirittura al Pinocchio di Collodi (solo con un po’ di sesso, droga e rock ‘n roll in più). Now, here, nowhere – Ora, qui, da nessuna parte è un incredibile romanzo di formazione, ironico, appassionante, divertente, brutale, indimenticabile, che sembra sospeso tra verità e leggenda riuscendo ad abbracciarle entrambe.

RECENSIONE

Quella solitudine che sento è verticale, è come una linea di luce nera che mi attraversa dalla testa fino al buco del culo, una linea che va nello spazio infinito verso l’alto e al centro della terra verso il basso, e mi fissa in quel momento, mi definisce in quel momento, solo in quel momento, nella prigione del qui e ora, senza passato e senza futuro, di fatto in nessun posto.

La vita non ha una trama. È molto più interessante di tutto quello che si può raccontare, perché il linguaggio, per sua stessa natura, dà un ordine alle cose, mentre la vita vera non sempre. Perfino quegli scrittori che rispettano la meravigliosa anarchia della vita e cercano di infilarla nei loro libri finiscono inevitabilmente col renderla molto più ordinata di quanto non sia mai stata e col non dire la verità.

Perché nessuno scrittore può dire la verità sulla vita, né ha il coraggio di affermare che la vita è molto più interessante di qualunque libro. E nessuno scrittore può dire la verità sulla gente…che di solito è molto più interessante di qualunque “personaggio”.

Ma quando il “personaggio” di cui scrivi e tu, siete la stessa persona, la verità può sembrare un concetto scontato e in questa autobiografia, il regista romano Alex Infascelli, alla sua prima esperienza editoriale con “Now here nowhere. Ora, qui, da nessuna parte”, parentesi sulla sua vita ne apre tante, Avendo il coraggio di portarci nei chiaroscuri di cosa l’ha inconsciamente (e fortemente) segnato.

La musica che ascolto è un bombardamento al napalm che esce dagli strumenti e va a incenerire un passato che non ha a che fare solo con la musica, ma con la storia dell’umanità. Questo è il suono di un inizio, ma anche di una fine annunciata.

Il lettore viene così addentrato in quello che è stato il suo percorso da semplice musicista che intravedeva a malapena un futuro per sé stesso e i suoi sogni, fino a quella realtà che oggi lo identifica come uno dei registi italiani più originali ed eclettici di cinema e tv in Italia e non solo.

Con una scrittura diretta, ma mai priva di ironica lucidità, questo libro è un viaggio, crudo come può esserlo la vita che ad alcuni la crudezza la risparmia, ad altri la regala sperando che ne sappiano fare del cemento per le loro fondamenta.

Adesso mentre viaggio per Los Angeles, i manifesti che mi vengono incontro sono arte, musica, film. Illuminati alla perfezione, imponenti, celebrano l’impresa di chi ha realizzato quello che riproducono, non servono per mandare le pecore al cinema, ma sono opere a sé, pensate con cura.

Ma è anche un viaggio vero e proprio, compiuto da un Alex ancora ragazzo, che lo porterà lontano da casa in un’epoca – gli anni ’80 – in cui sperimentare luoghi, compagnie, sesso, musica e lavori diversi era il passaporto per ottenere, nel peggiore dei casi, una scossa su chi sei e chi potresti essere e nel migliore, il tempismo perfetto di chi trovandosi al posto giusto al momento giusto, saprà sfruttare (anche se non subito) i semafori verdi che sembra riservarti il futuro, quando curiosità e talento, li metti al servizio di chi vuol darti fiducia e crede in te ancor prima di quanto non riesca a farlo tu.

Una storia che non spiega, non suggerisce, non insegna ma che lascia bene in mente un concetto chiaro e sempre attuale: nessuno può completarci, dobbiamo essere noi a completare noi stessi. Se non ci riusciamo, la ricerca dell’amore diventa autodistruzione e poi cerchiamo di convincerci che questa autodistruzione è amore. E la ferita al cuore, che in un primo momento è sensibile anche allo stimolo più leggero, alla fine diventa di tutti i colori dell’arcobaleno e smette di far male. Ci si dimentica di tutto. Ci si dimentica perfino di avere un cuore, almeno fino alla prossima occasione.

NOTE SULL’AUTORE

Alex Infascelli

Regista, attore e sceneggiatore

alex infascelli
Roma
9 Novembre, 1967

Alex Infascelli è un regista, attore e sceneggiatore cinematografico e televisivo, molto presente anche alla direzione di videoclip musicali in Italia e all’estero. È figlio del produttore e regista Roberto Infascelli. Musicista in varie band romane, si trasferisce a Los Angeles nel 1988. Dopo due anni di militanza in molte band della città, durante i quali si mantiene facendo i mestieri più diversi, gli viene offerto un lavoro come runner per la Propaganda Films (famosa per la produzione de I segreti di Twin Peaks). In pochi mesi si guadagna la simpatia e il rispetto di produttori e registi della compagnia e inizia a lavorare prima nel reparto scenografia e poi come aiuto regista in numerosi videoclip. Esordisce nel cinema nel 1994 con De generazione dirigendone un segmento; stessa operazione ripeterà nel 1996 con Esercizi di stile, che lo renderà ben più famoso. Nel 2000 scrive assieme a Sergio Donati, Luca Infascelli e Carlo Lucarelli, il thriller Almost Blue. Questo film, di cui firma anche la regia, tra le varie nomination e premiaizoni gli varrà personalmente 2 vittorie: il David di Donatello e il Nastro D’Argento, entrambi come Miglior Regista Esordiente (2001). Ha realizzato fra l’altro S for Stanley (2015) e Mi chiamo Francesco Totti (2020). Dal 2001 è impegnato a portare un messaggio di recupero dalle dipendenze. Now here nowhere. Ora, qui, da nessuna parte è il suo primo romanzo.

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2 Commenti
  1. luca

    Generalmente storco un po’ il naso nel vedere titoli di romanzi scritti da “Non scrittori”. E generalmente, spero che leggere questi libri mi facciano ricredere. A volte devo leggerli per arrivare a queste conclusioni. In questo caso, d’istinto, solo leggendo la trama, mi sono sentito catapultato in uno dei visionari, crudi e meravigliosi romanzi di Irvine Welsh. E do’ subito fiducia al ragazzo

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    • Manu Luna

      Ciao Luca! Il “ragazzo” in questione è anche un noto e bravo regista di casa nostra, come si può leggere nella scheda che accompagna le note sull’autore! Hai fatto un gran complimento a lui, citando il mondo dello scrittore Welsh, in cui ti sei sentito catapultato. Io posso confermarti che è una storia che “sveglia” un pò da certi modi di dare per scontato come vanno certe vite, che sprecano il talento aspettando che tutto arrivi dal nulla ed è anche un grazie alla vita che pur mostrandoti spesso il fondo, sa concedere nuove fantastiche opportunità, a patto di adoperarsi un pò per facilitarne gli eventi.

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