Francesco Sarcina, il tormentato leader de “Le Vibrazioni” vuota il sacco e lo fa con un’autobiografia. Nel Mezzo, l’uomo.
Nuovo appuntamento con “Note di carta“, la sezione del sito dedicata alle recensioni dei libri dal sapore musicale. Dopo Nek e Nina Zilli è la volta di Francesco Sarcina, frontman de Le Vibrazioni e potentissima voce del pop-rock italiano. In Nel mezzo, l’infanzia nella periferia milanese, l’amore per le donne, il rock dei Mötley Crüe, gli eccessi e la fama. Una grandiosa storia di polvere e successo che lascia il segno, parola dopo parola.
SCHEDA LIBRO
NEL MEZZO
- Autore: Francesco Sarcina
- Editore: Sperling & Kupfer
- Data di uscita: 16 frebbraio 2021
- Pagine: 224
- Prezzo: 17,90 €
- Genere: Autobiografico
- EAN: 9788820070960
TRAMA:
Nella mia vita non ho mai voluto né ordine, né disciplina. L’unico ordine che ho conosciuto è quello dei miei pezzi durante i concerti, e l’unica cosa che mi può imporre disciplina è la mia chitarra. Quando mi parla e mi dice che devo stringerla più forte, che devo suonarla finché non sento le ossa delle dita che si piegano, che devo insistere e insistere, che la devo accompagnare con le parole giuste e venerarla, perché lei è lì per me, e io sono lì per lei. Questa è la mia unica disciplina, la mia sola religione. E quando suoni con me, devi seguire la stessa fede. E basta, non ti chiedo altro. Per il resto per me puoi fare quello che vuoi. Scopa chi vuoi, fatti di quello che vuoi. E non perderti niente di quello che sta nel mezzo.
Visita il mio sito di fotografia per dare un’occhiata alla gallery dedicata a Francesco Sarcina e Le Vibrazioni, ripresi durante un concerto del loro Summer Tour 2019 per il ventennale del gruppo.
Recensione
Non sono mai stato uno di quelli che vogliono guadagnarsi il paradiso per quando saranno sotto terra. Io penso che il paradiso sia qui, in mezzo a noi, e che per trovarlo devi solo andare a cercarlo nel posto giusto.
I motivi per cui reprimiamo uno fra gli istinti più comuni che proviamo ogni giorno, possono dipendere da tante cose: un limite di pazienza superato, non trovare le giuste parole per esprimere rabbia o gioia, il dolore fisico, per non parlare di quello mentale, invisibile e pericolosissimo. Questo istinto si chiama urlo. E il più delle volte lo reprimiamo perché temiamo di essere giudicati strani, irascibili, fuori controllo.
Ma non esiste solo il modo verbale per comunicare, volendolo, l’impellenza di ciò che vogliamo riversare al di fuori di noi per liberarci da demoni o ripercorrere i fasti delle nostre vicissitudini. Lo si può fare anche imbrattando una tela, dando calci ad un sacco, scolpendo, suonando, scrivendo. Ed è a quest’ultima scelta che si è affidato colui che noi conosciamo come chi cavalca le corde della sua chitarra come le onde un surfsita, per mostrarci un lato inedito di sé: Francesco Sarcina, che con la sua autobiografia “Nel mezzo”, si spinge a raccontare ben oltre di ciò che testi e arrangiamenti delle sue canzoni, ci hanno suggerito in anni di ottima musica, per chi è fan del genere.
Per sognare di fare il musicista devi essere un po’ mitomane, non è una cosa in cui puoi decidere di imbarcarti con un piano. Non puoi dire: adesso mi iscrivo a questo corso, poi mando un curriculum di qua, poi uno di là, poi troverò qualcosa. No, devi pensare e convincerti del fatto che, su quei mille che ci provano, quello che ci riuscirà sarai tu e tu soltanto.
Con la prefazione dell’amico e collega J-AX e la postfazione dell’attore Paolo Ruffini (quest’ultima in particolare merita davvero un plauso perché ne fa un ritratto lucidissimo e onesto), Sarcina ripercorre quella che per i più, immaginandolo da fuori e spesso anche al centro di situazioni legate al gossip, potrebbe essere una vita ridotta al trittico sesso, droga e rock&roll e non farò mistero del fatto che lui racconta parecchio di tutte e tre le cose. Ma che possa aver più o meno calcato la mano su alcuni di questi aspetti, non è un deterrente perché risulta tutto molto credibile, e grazie ad una scrittura spregiudicata e diretta, com’è lui fuori e sopra il palco, fa venire alla luce le conquiste più importanti cui dà precedenza oggi l’uomo (e il padre) che è diventato, ma che non sarebbe potuto esistere senza aver impersonato tutti gli altri, prima.
E ci ricorda un concetto molto importante, che è proprio nel mezzo delle situazioni che viviamo che può accadere qualunque cosa. E che a volte è quel centimetro di possibilità per cambiare le cose che decidiamo di darci, a fare la differenza. È quello spazio nel quale dici no, ora basta. Smetti di fuggire e guardi il demone negli occhi, poi ti avvicini e inizi ad accarezzarlo. E ti rendi conto che potrà anche essere pauroso, ma è pure docile. E comico, in un certo modo. Come tutti i drammi, come tutte le storie.
NOTE SULL’AUTORE FRANCESCO SARCINA
Francesco Sarcina (Milano, 30 ottobre 1976) è un cantautore e chitarrista italiano, frontman del gruppo musicale pop rock Le Vibrazioni, nato nel 1999, di cui è autore di testi e musica della quasi totalità delle canzoni del gruppo. Oggi è padre di tre figli. Nel mezzo è il suo primo libro, un’autobiografia che non risparmia luci e ombre.
CANZONE SIMBOLO di FRANCESCO SARCINA ► DEDICATO A TE, pubblicata nel 2003 come primo estratto dal primo album in studio Le Vibrazioni. Interrogato spesso sulla strofa “immensamente Giulia”, presente nel brano, lo stesso Sarcina ha spiegato essere una donna che lo ha molto aiutato in un periodo difficile della sua vita. Nel 2020 viene utilizzata una versione orchestrale appositamente creata per la sigla della seconda stagione della serie televisiva Il silenzio dell’acqua.
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A questo proposito, non dimenticare di dare un’occhiata agli altri titoli della sezione Note di carta.
A giudicare da questa recensione, sembra si tratti di un’autobiografia onesta. Devo ammettere che io sono prevenuto non poco quando si parla di autobiografie, perché spesso sono, diciamo così, “edulcorate”…
Ma non in questo caso mi sa, anzi lo spero tanto. Ho avuto modo di conoscere Sarcina e di scambiare quattro chiacchiere con lui in un paio di occasioni e mi sono fatto un’idea della sua personalità… Da queste poche righe che ho letto ho già capito che si è raccontato senza fronzoli e in maniera schietta e sincera.
Ovviamente mi riservo di commentare in maniera più ampia quando avrò letto il libro. Spero di farlo al più presto. Intanto grazie della recensione interessante.
Ciao Sonny, il tuo commento mi fa doppiamente piacere, ammettendo tu stesso di avere qualche pregiudizio circa le biografie. Parere che posso comprendere e in effetti, non sapremo mai se e quanto di vero, chi sceglie di parlare pubblicamente di sè, dirà. Posso confermarti, almeno nel caso di questo libro, che ho trovato il racconto delle sue vicissitudini, molto ben scritto e diretto, e sono certa che, lavorando anche tu nel mondo della musica, potresti ritrovarvi tante esperienze simili e perchè no, riparlarne direttamente con lui un giorno!
Mi è piaciuta molto questa recensione!
Capita, a volte, che le recensioni si soffermino troppo sui cliché e su cose note e stranote.
È bello leggere un’interpretazione differente, che indirizza sull’animo e sulla persona dell’artista.
La recensione deve invogliare, puntando su aspetti meno noti, e tu ci sei riuscita benissimo!
Lo leggerò sicuramente.
Grazie Alessio, è molto bello sapere che oltre che ad averti dato spunto per una nuova lettura, trovi che il contenuto della mia recensione si differenzi un pò da ciò che leggi altrove. Spero continuerai a seguirmi, potendomi confermare quanto hai sottolineato per questa e se ti va, fammi sapere che ne penserai del libro di Sarcina, che merita davvero.
Manu già dalla tua recensione si capisce il tenore intenso e maledettamente vero di quanto sarà raccontato nel libro. E dice tutto anche il descrivere un’ autobiografia che non risparmia luci e ombre. Le ombre sono quelle legate ad una esistenza senza regole, senza ordine, come lui stesso dice, e legata alle dipendenze, mentre tra le luci ci sono sicuramente i suoi figli, la sua musica e quella chitarra alla quale si aggrappa come un’ancora di salvezza in mezzo alla tempesta, come una fede, come la guida che non ha mai avuto. Da questo si capisce bene che, alla fine, l’enfatizzazione della vita vissuta da poeta maledetto lascia trasparire che, dietro tutto, c’è solo un uomo con i suoi successi e le sue fragilità.
Ciao Lisa, una bella sintesi la tua, che rivedo un pò anche in quelle che sono le mie impressioni su questa autobiografia che, come tale, immagino non sia mai compito semplice in cui cimentarsi, ma che mi ha fatto apprezzare, di questo artista che stimo già musicalmente, anche le doti di narratore, dotando di coraggio e sensibilità la penna con cui ci ha regalato questo libro.
Ciao Manu, ho appena letto la recensione! Classica vita di un musicista 😎 Ma… Famoso. Parlo per esperienza diretta 😂 È sempre un piacere leggerti e ammirare come, in poche righe, cogli l’essenza di ciò che leggi. Riuscendo anche ad incuriosire e invogliare alla lettura. Peccato che non mi piacciano tanto le vibrazioni ☹️
Ciao Mattia, chiaramente i gusti personali sui generi musicali da ascoltare sono quanto di più soggettivo esista. Idem per le letture in realtà, ma sono ancor più contenta di sapere che quanto ho scritto circa il libro di Sarcina, abbia catturato il tuo interesse nonostante non lo segui come artista. Posso confermarti che è una storia ben scritta e che rivela con coraggio tanti aspetti della vita non sempre lineare di un musicista e dell’uomo in generale.
Non ho ancora avuto il piacere di leggerlo, lo farò molto presto, ma dalla bellissima recensione credo che sia un libro da far leggere a molti giovani che hanno voglia di fare musica e sentirsi liberi di esprimere le loro parole, le loro canzoni…non quello che impone la grande lobby delle etichette discografiche…perchè è così purtroppo. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad uno smembramento di idee musicali perchè il tizio di turno osannato da fans e visualizzazioni comprate, diventa il trend da seguire facendo fare ai giovani ragazzi la musica che segue la scia…non quella che sentono dentro. 5 stelle
Ciao Domenico, validissimo il tuo discorso. Oggi, un pò come per il mondo dell’editoria, per rimanere nel contesto in cui ci troviamo su questo blog, le nuove uscite si susseguono ad una velocità talmente spedita, che spesso la qualità rimane un pò indietro e si cura meno un pò tutto il processo di ricerca, composizione, nuovi sound, e l’unicità che porta a distinguersi dal già fatto…è difficile, ma proprio per questo, quando si individua qualcosa di speciale, che sia un libro o una canzone, vale doppio e si apprezza ancora di più. Un caro saluto e grazie per le stelle!
Buongiorno, che dire, di Sarcina ho sempre apprezzato la sua scrittura e la cura dei testi musicali , ora quindi con questo libro avrò modo di scoprirlo come scrittore quindi in un’altra veste. Mi auguro comunque che la musica prevalga nella sua vita artistica.
Buongiorno a te Joseph! Il libro te lo consiglio perchè qui Sarcina, esplora davvero senza farsi sconti le salite e le discese della sua vita artistica, ma soprattutto umana, che è poi ciò che permette all’artista di riversare sui suoi lavori, il bello e il meno bello che lo ha attraversato. Musicalmente, credo ci riserverà ancora tante belle emozioni, in fondo per un uomo che ha sempre vissuto di queste, non dovrebbe essere difficile, no?