Inauguriamo la nostra nuova sezione “Note di carta”, con la storia autobiografica di Nek Filippo Neviani, uno dei cantautori più apprezzati del nostro panorama italiano.

In occasione del suo cinquantesimo compleanno, Filippo Neviani, Nek, partendo dall’incidente che lo ha colpito, si lascia andare a riflessioni aperte, sul dolore, la pazienza, il coraggio, l’amore, la fede. In A mani nude racconta non solo se stesso, ma parla della rinascita fisica ed emotiva seguita ad uno dei momenti più drammatici della sua vita. Lo fa con profondità, senza filtri e senza paura di ammettere debolezze e fragilità.

SCHEDA LIBRO

A-mani-nude-nek-filippo-nevianicopertina

A MANI NUDE

  • Autore: Nek Filippo Neviani
  • Editore: HarperCollins Italia
  • Data di uscita: 13 gennaio 2022
  • Pagine: 192
  • Prezzo: 18,00
  • Genere: Autobiografico
  • EAN: 9791259850386

TRAMA:

A volte, un solo momento può cambiare tutto. Basta una giornata di sole, la campagna che brilla, la voglia di dedicarsi a lavori di bricolage, lavorare al legno, a un vecchio carro che un tempo lontano era stato un calesse. L’incidente è improvviso. Il sangue, poi il dolore, la paura, lo shock. La corsa verso l’ospedale. La mano squarciata. La possibilità di non recuperarne l’uso. Ma che vuol dire perdere la funzionalità di una mano per un musicista? La stessa mano che ha sempre usato per suonare, comporre, creare? In occasione del suo cinquantesimo compleanno, Filippo Neviani, Nek, partendo dall’incidente che lo ha colpito, si lascia andare a riflessioni aperte, sul dolore, la pazienza, il coraggio, l’amore, la fede. In A mani nude si racconta come mai ha fatto, con profondità, senza filtri e senza paura di ammettere debolezze e fragilità. Ricorda i suoi inizi, i primi successi e le prime avversità, ripensando a suo padre che non c’è più ora che è lui, a essere padre. E parla al lettore, con assoluta onestà e aprendo il suo cuore, del rapporto con la fede, delle crisi che colpiscono gli uomini e fanno dubitare delle proprie scelte, del proprio talento. Ma parla anche delle risorse che puoi trovare in te stesso nei momenti di difficoltà e dolore, risorse che di solito non sai nemmeno di avere.

E, ovviamente, A mani nude è anche un libro sulla musica. Partendo dai terribili pensieri sul letto dell’ospedale, Nek ritorna con la mente a quello che ha significato la musica nella sua vita e si chiede come sarà la sua vita se non potrà mai più suonare. E, ancora di più, si chiede come sarebbe stata la sua vita senza la musica. Impreziosito da una prefazione di Gianni Morandi, A mani nude è un libro emozionante e incredibilmente intenso, scritto da uno dei cantautori italiani più amati.

Recensione

Ho combattuto contro la paura, il dolore, lo sconforto, la rabbia. Ho combattuto ogni giorno contro tutti i miei demoni. Pazienza compresa. Sono sceso a patti con le mie debolezze, i miei limiti, le mie insicurezze e adesso mi sento un uomo nuovo. Un uomo più completo. Un uomo felice.

Chi come me, non segue solo i percorsi artistici dei musicisti che ama, ma punta anche a carpirne gli aspetti più umani, ascoltando interviste o spiando i social, difficilmente si lascia sfuggire l’occasione di scoprirne altri, se ti viene offerta da un vero e proprio libro, per di più scritto non su di loro, ma da loro.

Come nel caso di Filippo Neviani – alias Nek – uno dei più versatili cantautori italiani, che partendo dalla sua Sassuolo, ha intonato le sue canzoni dai palchi di tutto il mondo in quasi 30 anni di carriera e che in questo volume, arricchito dalla prefazione di Gianni Morandi, ripercorre i suoi inizi, i primi successi, le porte in faccia, i picchi altissimi e le inevitabili battute d’arresto che ogni artista conosce durante il suo cammino e che con grande umiltà mette nero su bianco, anche il rischio di portare una vita basata sui valori più profondi, sui binari dell’egoismo e dell’ambizione più accecante.

La semplicità del linguaggio con cui esprime gli accadimenti significativi della sua vita, alternati ai capitoli in cui dà sfogo ai flashback nel giorno del drammatico incidente alla mano che lo ha colpito un anno e mezzo fa (i cui segni l’autore sceglie di mostrare in copertina), rende fortissimo e intimo, il racconto di tutto ciò che possiamo aspettarci da qualcuno che ha convissuto con la paura di morire e che vinta, lo renderà più forte non solo nel suo lavoro, ma soprattutto come uomo.

Sento forte il richiamo della terra e della vegetazione, perché lì le cose non hanno una doppia faccia, un risvolto della medaglia, qualcosa che non ti aspetti. Nel mondo naturale le cose sono così come le vedi, senza finzioni né artifici. Un ramo secco da tagliare, il bocciolo tenero di un fiore, una foglia mangiata dagli afidi non mentono, ma descrivono una realtà incontestabile, pulita, netta. E io in quell’universo essenziale e diretto sto bene, sono me stesso: i miei pensieri si fanno leggeri, l’orizzonte si amplia lasciandomi intravedere nuovi scenari e nuove opportunità.

Non nascondo che l’idea di trovare descritto come un incidente del genere, possa rischiare di mettere fine alla carriera di chi grazie all’uso delle mani, ne ha costruita una, è stata la motivazione che mi ha spinto a leggerlo e che mi ha fatto apprezzare come sa suggerirci, senza frasi eclatanti ma in maniera assai incisiva, di individuare la speranza come una reale presenza nel nostro cuore, che quando è condita dalla fede che incrollabile ci tiene lucidi anche quando tutto sembra perso, sono le uniche mani che possono risollevarci davvero nei momenti bui, ma anche accompagnarci in quelli in cui tutto splende.

Quando l’applauso della gente accompagna i miei passi verso il microfono, la tensione svanisce in un soffio e sento di respirare di nuovo come se fino a quel momento fossi stato in apnea.
Le prime note scandiscono questo mio nuovo viaggio e il pubblico ha già capito tutto anche senza che abbia iniziato il mio racconto.

NOTE SULL’AUTORE NEK FILIPPO NEVIANI

Nek-Filippo-Neviani

Nek è lo pseudonimo di Filippo Neviani. Nato a Sassuolo il 6 gennaio 1972, è uno dei cantautori italiani più noti e amati. Ha iniziato a suonare giovanissimo, rivelando sin dagli esordi come solista tutto il suo talento. 17 album pubblicati in lingua italiana e spagnola, oltre 10 milioni di copie vendute, più di 600 concerti in tutto il mondo: sono questi i numeri di una carriera iniziata trent’anni fa al Festival di Castrocaro. Ha partecipato quattro volte al Festival di Sanremo, e nel 2015 ha pubblicato il libro Lettera a mia figlia sull’amore (Rizzoli), cui segue l’autobiografia A mani nude (HarperCollins, 2022).

CANZONE SIMBOLO di NEK FILIPPO NEVIANI ► LAURA NON C’É, brano resentato al Festival di Sanremo 1997, dove si è classificato 7º e poi pubblicato come secondo estratto dal quarto album in studio “Lei, gli amici e tutto il resto”. La canzone ha anche ispirato un film dal titolo omonimo, uscito nel 1998, di cui Nek ha scritto la colonna sonora e in cui appariva nel finale nel ruolo di un disegnatore di fumetti.

Se ti è piaciuta questa recensione, oltre a condividerla sui tuoi canali, tramite gli appositi pulsanti social (presenti all’inizio e alla fine dell’articolo), puoi anche assegnare un TUO voto, grazie al nostro sistema di valutazione con le stelline (da 1 a 5, valgono anche i mezzi voti) posizionato più sotto. In questo modo aiuterai altri lettori ad orientarsi meglio tra i contenuti più apprezzati presenti sul nostro sito e noi a scriverne di nuovi dello stesso tipo.

A questo proposito, non dimenticare di dare un’occhiata alle altre recensioni.