ANSIA DA FELICITÀ di Malika Ayane

Nel  suo sorprendente esordio letterario con il romanzo “Ansia da felicità”  (il titolo è preso da una canzone che fa parte dell’album “Naif” uscito nel 2015), la cantautrice Malika Ayane, ci regala una raccolta di racconti che ruotano attorno alla felicità. Ogni storia è un piccolo gioiello di poesia e di immagini che descrivono perfettamente un sentimento spesso inafferabile. 

SCHEDA LIBRO

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ANSIA DA FELICITA’

  • Autrice : Malika Ayane
  • Editore: Rizzoli
  • Collana: Varia
  • Data di uscita: 9 maggio 2023
  • Pagine: 192 p.
  • Prezzo: 17 €
  • Genere: Narrativa
  • EAN: 9788817179829

TRAMA

Melina è come i gatti. Quando qualcosa è grave, non si fa trovare o non lo lascia capire. Nina si sente ostaggio del mostro. Allora mette un vestito che da più di dieci anni le sta da dio, ma non è mai uscito da casa. Aspettava, più paziente del mostro, un evento e una Nina degni di lui. Il Raptor arriva quando la principessa sfiora l’abisso. E si posa, paziente. Miranda fa scintille tra le lenzuola. E per un lenzuolo fugge via. Marija, quando la situazione è serissima, tira fuori la tovaglia nera. Ma ora ha deciso di farsene un abito. Madeleine presidia il divano rosa del Distratto, suo locale di fiducia, casa dei momenti così storti da poter essere sfogati in un luogo pubblico, ma nobili a sufficienza per non diventare pettegolezzi.

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Tutti i protagonisti di questa sorprendente raccolta di racconti, prima prova letteraria di Malika Ayane, vivono in uno stato costante di ansia da felicità. La realtà non è mai definita, bianca o nera, ma ci si presenta in un caleidoscopio di sfumature cangianti, per cui bastano un attimo, un imprevisto, un bicchiere in più per cambiare di segno gli stati d’animo che ci guidano nelle nostre giornate. La felicità può sbocciare improvvisa o avvizzirsi perché ci siamo incastrati negli sguardi di qualcuno. Ma quanto conta guardarci dentro e quanto rispecchiarci negli altri?

Visita il mio sito di fotografia per dare un’occhiata alla gallery dedicata a Malika Ayane, ripresa durante un suo concerto del Malika Summer Tour 2022.

RECENSIONE

Tra le innumerevoli contraddizioni umane, c’è un particolare stato d’animo, che spesso inquina anche le nostre migliori emozioni, le conquiste più sudate, i sogni faticosamente realizzati, le speranze avverate, il senso di completezza e vertigine che ci dona provare tutte queste cose insieme, quello che, in una parola, ci fa sentire felici, ma incapaci di goderne appieno.

 

Spesso infatti, trattiamo la felicità come fosse una bomba da disinnescare prima che riesca davvero ad esplodere, con tutta la sua potenza. Poco importa se è solo per sprigionare gioia e non distruzione.

 

Non è così strano in fondo, che proprio nei momenti di maggiore esaltazione per qualcosa che viviamo, ci si senta come sul piano più alto dell’ascensore che compone i sali e scendi della nostra vita, ma che, proprio perché in alto, ci rende difficile non essere sfiorati dall’idea che, una caduta, un risveglio, l’improvviso arresto di quella gioia accecante, non mandi in frantumi e nel modo peggiore, ciò che ci sta rendendo felici. Col talento, tutt’altro che invidiabile, ma più comune di quanto non si pensi, di riuscire a spruzzare di sensi di colpa, anche il buono che ogni tanto guarda dalla nostra parte.

 

Intorno a questo assai condivisibile concetto, ruota la storia del debutto narrativo di una delle voci ed interpreti più incantevoli del nostro scenario musicale italiano: Malika Ayane, che sin dal titolo “Ansia da felicità, fotografa in due semplici parole, ansia e felicità, un mondo di riflessioni, che getta addosso alle menti delle irresistibili Melina, Nina, Miranda, Madeleine e Marija, pianeti donna che gravitano sul filo di un’amicizia indistruttibile, la loro, ma che non è il prevedibile scopo del racconto del libro, semmai un pretesto.

Ci sono musiche composte solo per pochi. E non per un discorso di complessità, ma di frequenze udibili a pochi.
Quello che gli esperti e gli storici sottovalutano è che esiste un livello totalmente svincolato sia dalle spiegazioni scientifiche dell’armonia sia dal gusto popolare: questo livello è percepibile o vivibile da pochissimi e si trova in un minuscolo punto in cui l’umano si avvicina al divino. È lo stesso fenomeno per cui ogni giorno qualcuno piange davanti a Guernica o leggendo una poesia di Neruda.
Questo fenomeno, che viene semplificato chiamandolo “arte” da quelli che lo riconoscono, prende nomi più specifici a seconda del punto in cui spalanca la voragine e del tipo di seme che lascia al suo interno.

La genuinità delle movenze, la voce inconfondibile e la ricerca di metafore sempre cifrate, miste al pregio dell’originalità e di un’ironia più poetica che cinica, caratteristiche di molti testi delle sue canzoni, la Ayane, è riuscita a trasferirle benissimo su quest’altro mondo solo in parte romanzato.

Perché molto, assomiglia alle veridicità più dirette e profonde di cui è capace esprimendo il suo linguaggio umano, oltre che artistico, in questo caso per farci sentire meno soli, nella condizione di chi riconosce l’incapacità di “godere a pieno della festa”. Interrogandosi, ieri come oggi, sulla possibilità che un giorno, quest’ansia da felicità passi per cedere il posto alla voglia di saper perdersi ancora e al ritorno della capacità di abbandonarsi a tutto ciò che di meraviglioso offre il presente senza troppi muri mentali.

Un libro rivolto a coloro che non hanno paura dell’uragano, degli imprevisti, delle disavventure o dell’apocalisse ma che finiscono in uno stato di panico quando le cose potrebbero o sembrerebbero andare bene.

NOTE SULL’AUTRICE

Malika Ayane

Cantautrice

Malika Ayane cantautrice

Milano,
31 Gennaio 1984

Malika Ayane è una delle cantautrici italiane più apprezzate. Nata a Milano nel 1984 da padre marocchino e madre italiana, è entrata a 11 anni nel coro delle voci bianche della Scala e ha studiato violoncello al Conservatorio di Milano. Ha pubblicato sei album, partecipato a cinque Festival di Sanremo e fatto concerti in Italia e all’estero. Ha duettato con i nomi più importanti della musica italiana (Paolo Conte, Francesco De Gregori, Andrea Bocelli) ed è stata conduttrice e ospite in diverse trasmissioni televisive e radiofoniche. Ha composto e cantato brani per il cinema. A teatro è stata protagonista dei musical Evita e Cats, quest’ultimo messo in scena a Roma a dicembre del 2022.

CANZONE SIMBOLO di Malika AyaneCOME FOGLIE, canzone del 2009 di Malika Ayane, scritta da Giuliano Sangiorgi, frontman e cantante dei Negramaro. Presentata al 59º Festival della Canzone Italiana, è stata inserita nella ristampa dell’album Malika Ayane (2009) lavoro d’esordio della cantante.

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A questo proposito, non dimenticare di dare un’occhiata agli altri titoli della sezione Note di Carta

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2 Commenti
  1. Antonella Valentini

    Un libro che mi incuriosisce, tocca un tema a me caro, la felicità. Io la conosco, e l’ho bevuta a grandi sorsi questa emozione, come tanti anch’io ho temuto di perderla ma mai di tuffarmici dentro. Grazie come sempre a librangolo.

    Rispondi
    • Manu Luna

      Che bella testimonianza cara Antonella! Sono contenta tu la conosca e la sappia apprezzare così tanto, brava!

      Rispondi
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