Tra passato e presente, tra bianco e nero, tra rock e popular: questo e molto altro nell’autobiografia “Let love rule” di una delle rock star più influenti, Lenny Kravitz.
Per la nostra rubrica Note di carta, ci spostiamo in America, tra le pagine dell’autobiografia del musicista Lenny Kravitz, che dai sound ricercati delle sue canzoni, in “Let Love Rule”, si lascia andare al racconto dei suoi primi incredibili 25 anni di vita, in cui ripercorre gli alti e bassi di una carriera di successi che ha inseguito, senza mai perdere di vista l’amore per le creature più importanti della sua vita e il suo attaccamento alla fede, che gli ha impedito di soccombere ai falsi lumi dello star system.
SCHEDA LIBRO
LET LOVE RULE
- Autore: Lenny Kravitz con David Ritz
- Editore: Mondadori
- Traduttore: Michele Piumini
- Collana: Vivavoce
- Data di uscita: 24 Maggio 2022
- Pagine: 240 p.
- Prezzo: 21,00 €
- Genere: Autobiografia
- EAN: 9788804734345
TRAMA:
In Let Love Rule la leggenda del rock Lenny Kravitz racconta i primi 25 anni della sua vita durante i quali è passato dall’essere un ragazzo timido a un artista di fama internazionale. Il racconto arriva al 1989 e termina con l’uscita del suo album di debutto. Il suo è uno sguardo affettuoso, divertente e commovente rivolto a quegli anni formativi che descrive in maniera molto sincera e onesta: la complessa relazione con i genitori, il loro divorzio; senza dimenticare ovviamente la musica, il suo rapporto, per esempio, con i produttori discografici, che inizialmente non sapevano cosa farsene di uno come lui e gli artisti che hanno ispirato il suo caratteristico ibrido musicale di soul e rock classico. Per anni, infatti, quando il rap e la musica elettronica sembravano destinati a invadere il mercato musicale, Lenny ha difeso strenuamente il rock ‘n’ roll e gli ideali hippie di pace, amore e non violenza. Ed è così, andando controcorrente, che è riuscito a vendere più di 40 milioni di dischi vincendo quattro Grammy consecutivi.
Recensione
Scrivere questo libro di memorie è stata un’esperienza meravigliosa, che mi ha guidato di nuovo attraverso i primi 25 anni della mia vita, dalla nascita all’uscita del mio primo album. In questo viaggio, ricco di avventure, ho ritrovato me stesso e la mia voce: l’amore apre le strade, l’amore è il mio messaggio.
Suona strano, ma questi stati d’animo tutt’altro che leggeri, vivono spesso anche nei sogni, ad occhi aperti e nei sonni, di molti artisti che non sono ancora diventati tali notoriamente, ma che sentono di essere destinati su una precisa strada che, seppur irta di ostacoli, non abbandonano mai di perseguire se convinti che ad aspettarli, ci sia l’unica meta possibile e degna, per abitare questo mondo.
Di ossessione, è nutrito il sogno di uno dei cantanti e polistrumentisti americani più apprezzati in circolazione per carisma, doti interpretative e per il timbro di voce inconfondibile, Lenny Kravitz, che in “Let love rule”, racconta il suo primo quarto di secolo, che comprende una ricca sacca di ricordi legati alla sua infanzia, adolescenza e di giovane uomo che non ricorda un giorno senza che la musica lo abbia guidato in ogni momento della sua crescita e che si avvale della collaborazione di David Ritz, storico coautore di numerose autobiografie celebri.
Attraverso una scrittura semplice ma generosamente meticolosa, Kravitz mette nero su bianco le ombre, più che le luci, di chi riconosce che una passione può essere salvezza ma anche dannazione. Perché non esiste carriera che non inizi scontrandosi con pregiudizi, e lui ben descrive senza vittimismo ma con lucida obiettività, il prezzo di essere cresciuto in determinati quartieri e il razzismo dilagante che oggi, troppi muri erge ancora.
Una passione, la musica, che ha sempre coltivato grazie anche all’amore, il rispetto, la fascinazione che ha sempre esercitato su di lui il mondo femminile, a partire dalle due figure più importanti della sua vita, la madre (l’attrice Roxie Roker) e la nonna Bessie. Un mondo il suo, che è diventato ancora più prezioso dopo l’incontro con quella che poi è diventata moglie e madre della sua unica figlia Zoë, oggi affermata modella e attrice, come in passato lo è stata Lisa Bonet, nei panni di Denise de “I Robinson”, e svelando dettagli inediti di un uomo che per molti rimane sempre un po’ in ombra anche sul palco, ma che irradia luce non appena intona successi quali “American Woman” o “I belong to you”, che non a caso, è grazie ad una donna che trovano ispirazione.
Al di là delle definizioni scientifiche, nel caso di questo artista l’ossessione di vivere di musica girando il mondo, gli avrà fatto perdere sonno e guadagnare ansie, ma credo non ci sia gusto più grande nel potersi guardare indietro e sapere che nutrire il proprio talento e crederci fino in fondo, sia il modo migliore per trasformare sensazioni di disagio, nell’unica via possibile che le tramuti in quello che sa restituirci vita come nient’ altro. Naturalmente “let love rule”, facendosi guidare dall’amore.
NOTE SULL’AUTORE LENNY KRAVITZ
Lenny Kravitz
Cantautore, polistrumentista, produttore discografico e attore
26 Maggio 1964
Leonard Albert Kravitz, detto Lenny (New York, 26 maggio 1964), è un cantautore, polistrumentista, produttore discografico e attore statunitense. Nella sua musica si ispira ad artisti come John Lennon, Jimi Hendrix, Elton John e Prince. Oltre a cantare, suona anche chitarra, basso elettrico, batteria, pianoforte, armonica a bocca e sitar per ognuna delle sue canzoni. Detiene il record per il maggior numero di Grammy Award alla miglior interpretazione vocale rock maschile, quattro consecutivi, con i brani: Fly Away (1999), American Woman (2000), Again (2001), Dig In (2002).
CANZONE SIMBOLO di LENNY KRAVITZ ► FLY AWAY, pubblicato il 29 dicembre 1998 come quarto estratto dal quinto album in studio 5. Il video musicale è stato diretto da Paul Hunter.
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Pur non avendo ancora letto il libro, ho scoperto della sua esistenza grazie al blog 🙂 è un gande artista che forse non è stato molto innovativo dal punto di vista sonoro ed il focus del pubblico è spesso concentrato sulle sue fattezze sovrumane ( buon per lui :)) per me è un abilissimo miscelatore della migliore tradizione pop rock del periodo d’oro 60/70 , e sa svecchiare il genere con estrema intelligenza, aggiungendo qualche elemento sonoro più contemporaneo, in particolare con tastiere , loop e sintetizzatori. Un Maestro artigiano davvero.
Che dire! Hai fatto un quadro di questo artista, che amo molto anche io, in maniera ineccepibile! Ti consiglio di leggere il libro, ti piacerà!
Pur non essendo (come al solito) tra i miei cantautori preferiti, ne apprezzo (come al solito) la professionalità come artista e la voglia di svelare una faccia nascosta ed in ombra, quella della normalità di essere umano, prima che animale da palcoscenico.
Ciao Luca, in effetti è una biografia molto interessante proprio perchè non si limita alla cronostoria della sua vita, ma sa soffermarsi su aspetti che rendono chiaro quanto ha voluto svelare al pubblico: una parte vera e meno patinata di sè. Coraggioso e libero, come solo i veri artisti sanno essere.
Suono da più di 30 anni la chitarra e nella scaletta della mia prima band spesso apparivano canzoni di Lanny Kravitz.
Ci sono artisti che basano tutto sull’estetica.
(La bellezza in fondo spesso basta a catturare attenzione).
Ma Lenny non è soltanto bello.
Sa suonare.
Suona tutti gli strumenti e sa farlo con gusto.
Grazie Manu per questa preziosa dritta, libro già aggiunto a carrello!
Che bello sapere che questo sito serve anche a far scoprire libri che sfuggano alla vostra attenzione e che in questo caso, per una amante della musica come te e che la esercita pure, io abbia scelto proprio un artista a 360 gradi come di fatto è Kravitz, che incanta menti e cuori da molte generazioni. Grazie mille per il tuo commento e facci sapere se ti va, come reputerai questo libro!
Grazie per avermi rivelato l’esistenza di questa autobiografia di un grande artista che amo da sempre. Articolo scritto benissimo che mi fa pregustarne la lettura con una saliente sintesi che ben caratterizza le peculiarità della vita personale ed artistica di un grande protagonista della scena musicale contemporanea.
Grazie mille Giampaolo, sono molto contenta che la mia recensione ti abbia informato sull’uscita di questa biografia di un grandissimo protagonista della scena musicale. Il libro è incentrato più che altro sui suoi primi 25 anni di vita, in cui il percorso raccontato per arrivare all’uomo che è oggi, aiuta tanto a capire l’animo di un professionista del settore, che ha prima di tutto un’anima rara e bella e leggendo il libro, potrai scoprirlo anche tu.
Rockstar iconica con all’attivo dei brani che sono già diventati dei classici.
Di Rock si vive, si gode e, troppo spesso, si muore.
Fascino senza tempo ed estasi estrema.
Più di una religione.
Lenny è un discepolo tra i più devoti e fedeli.
Carismatico e talentuoso.
Leggerò con passione 😉
Ciao Michele, hai le idee piuttosto chiare su questo artista, che condivido in pieno e che sono certa, oltre il talento musicale già ampiamente noto a tutti, saprà sorprenderti e farti godere anche delle sue doti nella scrittura, per cui libro che ti stra consiglio. Grazie del commento e alla prossima…rockstar!