LA MIA CASA di Raf con Cosimo Damiano Damato

Un’autobiografia, un tour, un nuovo disco: fanno tutti pare del progetto “La mia casa”, e sono il frutto della creatività esplosiva di Raf, che per la prima volta racconta in un libro, scritto con Cosimo Damiano Damato, lati inediti della sua vita e della sua fortunata e lunga carriera musicale.

SCHEDA LIBRO

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LA MIA CASA

  • Autore : Raf, con Cosimo Damiano Damato
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Vivavoce
  • Data di uscita: 9 maggio 2023
  • Pagine: 168 p.
  • Prezzo: 18,50 €
  • Genere: Biografia
  • EAN: 9788804764915

TRAMA

La casa che abito è fatta di viaggi, poesie, musica, amore e strada. È una favola nella realtà. È un luogo dai confini variabili ma solidi, robusti, resistenti ai mutamenti del tempo che passa. La mia casa è una macchina del tempo che mi riporta a Sud sulla strada di quel ragazzo che aveva grandi sogni da inseguire. Sogni che venivano dal mare. Con la voce sempre contro, ho guardato il mondo negli occhi affrontandolo con quella gioia delle piccole cose. Sono sempre stato timido, distratto, svagato, a volte strampalato. Ho conquistato la serenità dopo l’inquietudine. Imbracciando l’ironia. Ascoltando il cuore e le sue ragioni. Combattendo le piccole meschinità quotidiane con sentimenti profondi. Ho pianto, riso, amato, vissuto e cantato. Dio, se ho cantato! Quanta vita nella mia casa.” Raf ci conduce in un viaggio on the road nel suo vissuto artistico e umano, con la sua poetica beat rivoluzionaria, attraverso quarant’anni di musica con uno sguardo di matrice internazionale. 

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Il cantautore si racconta in una sorta di diario intimo, grazie alla complicità drammaturgica di Cosimo Damiano Damato, affidando i suoi pensieri, gli aneddoti e le visioni a una storia di formazione che si fa prosa. Dalla sua casa in Florida, Raffaele osserva la vita, gli eventi politici, culturali e sociali che offrono l’incipit al suo linguaggio musicale e alla sua sensibilità civile. Un incontro generazionale, un viaggio che non si è mai fermato, sempre teso alla ricerca di nuovi slanci, intuizioni e visioni. Una sorta di macchina del tempo in cui ritrovarsi, rivelarsi e riconoscere quel ragazzo con i sogni da inseguire, stringere la mano all’uomo che quei sogni oggi li ha realizzati.

RECENSIONE

Ci sono talenti che vengono fuori col tempo, forse perché non approfonditi, assecondati, sfidati, coltivati o quel che è peggio, creduti. Che non incontrano l’urgenza di esprimerli con il momento o il carattere giusto. Rimangono sopiti, inascoltati, temuti. E quando di talento vero si parla, chissà per quanti, si convive consapevoli di averlo sprecato.

E poi ci sono quei talenti che non conoscono stazioni di attese, vibrano dentro creature ancora giovanissime, spesso bambine, che hanno la tempestività, o semplicemente un destino più gentile, di intravedere dentro ad una “semplice” passione ciò che potrebbe costituire il nervo su cui basare la propria esistenza.

E’ il caso di un cantautore italiano, Raffaele Riefoli, in arte Raf, appena 11enne alle sue prime esperienze, amatissimo da più generazioni e che dagli anni ’80 ad oggi, ha collezionato molteplici successi (chi non ricorda la storica “Self Control”?) e che ha il pregio di rinnovare le sue frequenze di ascolto, riuscendo a tradurle in nuovi sound da proporre ad un pubblico che si rinnova nell’età, ma che, come nei fedeli, ne riconosce il linguaggio autentico e senza tempo, con cui si è sempre approcciato alla scrittura e alla forza della sua comunicabilità.

Qualcuno mi chiede se scriverò una canzone o se ne ho già scritta una per mia madre. Lei, la mia famiglia, sono già in tutto quello che sono, canto, vivo. Sono nella mia voce. Sono la mia casa.

Partita da un soggetto per un docu film, “La mia casa” è una biografia essenziale, in cui è bello che per la prima volta, uno degli artisti più timidi e riservati del nostro panorama musicale, si cimenti nel racconto non solo dei suoi inizi, ma anche di tutto ciò che è stato concime per i testi delle sue canzoni, non facendo mistero della moltitudine di influenze artistiche dei suoi anni e che in questo tracciato della sua vita per iscritto, si avvale della collaborazione del regista e sceneggiatore Cosimo Damiano Damato.

Volevamo sentirci liberi come quei giovani nell’agosto del 1969 a Woodstock. Era un mondo intellettuale dalla profonda seduzione, un po’ come lo furono i poeti maledetti. Il fascino di quel mondo, quel modo di pensare, agire, essere, vestirsi o non vestirsi, non una moda ma una seconda pelle da indossare, da cucire addosso per permettere al sangue di correre più veloce e pulsare adrenalina al cervello. Accendere la fantasia, immaginare di camminare sulla stessa strada raccontata da Kerouac.

Non meno importanti, le influenze del cuore che, come è ben noto, vedono nella figura di una donna in particolare, tutte le gioiose, poetiche e sincere dediche d’amore in musica per colei che ha contribuito tantissimo a tutto ciò che è diventato l’uomo Raffaele prima ancora che Raf, l’artista: sua moglie, la ballerina Gabriella Labate, partendo spiritosamente dai primi approcci.

Ridiamo. Si scioglie nuovamente i capelli. Anche la matita e il rimmel si sciolgono al sorriso dei suoi occhi. Questa volta non mi inganna, continuo a guardarla anche quando scompare al di là della porta. È una scultura di Canova.
È entrata nella mia immaginazione. Ma esiste sul serio. È vera.

Un racconto che mette davanti a tutto la voglia di far capire da cosa è fondamentale che sia contaminata l’arte, che non esiste ispirazione senza bellezza, curiosità senza chi ha già creato qualcosa prima di noi, voglia di ribellione senza un mondo pensato da rifare, urgenza di comunicare senza qualcuno che ascolti e che la musica, per chi la ascolta, ma soprattutto per chi la fa, può curare, può salvare, merito che riconosce anche ai libri.

Ho cambiato città, case, chitarre, pelle, ma quei libri sono ancora qui con me, non finirò mai di ringraziarli per avermi tenuto compagnia nei miei anni vagabondi. I libri non mi hanno mai deluso. Hanno abbassato la febbre, dato un senso all’insonnia, all’abbandono, alla solitudine. Quanta riconoscenza per ogni storia letta, fantasticata, amata. Sì, perché i libri sono capaci anche di cantare, suggerire parole, melodie. Riescono a curare, ricucire, sanare, fortificare. La migliore cura ricostituente per chi ha l’animo fragile. I libri sono vivi.

E non ultimi, anche agli autori che lo hanno formato, come Carmelo Bene di cui cita un bellissimo pensiero: “Per capire un poeta, un artista, ci vuole un altro poeta e ci vuole un altro artista. La critica vive due ore la sera. Non puoi due ore la sera capire quello che invece io continuo a vivere ora per ora”. E le amicizie vere, con Franco Califano, Pino Daniele e Umberto Tozzi, l’ultimo dei quali gira l’Italia insieme a lui, nel tour a due voci che li vede impegnati da qualche anno e che continuano a registrare sold out.

Una bella testimonianza per ricordare che la musica muove più di quel che pensiamo, la ascoltiamo in viaggio o mentre facciamo l’amore, cuciniamo, piangiamo, gioiamo, siamo in dormiveglia, fuggiamo, ritorniamo, celebriamo una nascita, un matrimonio o un funerale. La musica fa sempre parte della nostra vita e nulla è più pop della vita stessa. Quella vita di cui comprendi e scopri il senso, a volte, proprio grazie a una canzone.

NOTE SULL’AUTORE RAF

Raf (Raffaele Riefoli) è nato a Margherita di Savoia nel 1959. Cantautore fra i più amati, fra i padri del pop italiano, fra i suoi successi: Self Control, Cosa resterà, Gente di mare (tra i primi veri successi italiani all’Eurofestival), Il battito animale, Due, Sei la più bella del mondo, Infinito e In tutti i miei giorni. Cherie è la hit dell’estate 2022. È l’autore di Si può dare di più. Ha pubblicato quindici album in studio e tre live. Ha venduto oltre 20 milioni di dischi in tutto il mondo. Ha dato la voce a Francœr, protagonista del film d’animazione Un mostro a Parigi diretto da Bibo Bergeron. Per Mondadori ha pubblicato l’autobiografia Cosa resterà…

CANZONE SIMBOLO di RafSELF CONTROL, Il brano, scritto dallo stesso Raf con Giancarlo Bigazzi (musica) e Steve Piccolo (testo), e arrangiato da Celso Valli, ebbe uno straordinario successo in tutto il mondo diventando uno dei brani italo disco più famosi di sempre. Insieme con la cover di Laura Branigan, il singolo vendette più di 20 milioni di copie in tutto il mondo.Il disco fu prodotto da Giancarlo Bigazzi e pubblicato in 21 paesi e si posizionò in breve tempo alla prima posizione dei singoli più venduti in Italia e Svizzera. Ebbe un notevole riscontro anche in Germania, Spagna e Austria, dove si posizionò rispettivamente alla seconda, sesta e settima posizione.

NOTE SULL’AUTORE COSIMO DAMIANO DAMATO

Cosimo Damiano Damato è nato a Margherita di Savoia nel 1973. Poeta, drammaturgo, sceneggiatore e regista. La Cineteca Nazionale gli ha dedicato la retrospettiva “Visioni, fantasie, sogni, rivoluzioni, poesie e follie”. Ha lavorato, tra gli altri, con Alda Merini, Mariangela Melato, Arnoldo Foà, Piero Pelù, Renzo Arbore, Luis Bacalov, Moni Ovadia e Lucio Dalla. I suoi film hanno partecipato alla Mostra del Cinema di Venezia. Con Erri De Luca ha scritto per Feltrinelli L’ora X. Una storia di Lotta continua (con i disegni di Paolo Castaldi). Con Raf e Gabriella Labate ha portato a teatro lo spettacolo La rivoluzione nell’anima.

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A questo proposito, non dimenticare di dare un’occhiata agli altri titoli della sezione Note di Carta

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6 Commenti
  1. Tommaso Cutrì

    Già i suoi testi erano poesia alcuni, ha scelto una inclinazione naturale.
    Complimenti Manu, per il lavoro fatto come sempre.

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    • Manu Luna

      Grazie Tommaso, i racconti scritti da musicisti, mi conquistano sempre!

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    • Peppe

      Articolo molto esaustivo a recensire il libro autobiografico del cantante Raf, autore di successi memorabili degli anni 80, dalla citata Self Control ad altri pezzi che hanno smosso sentimenti. Quanti si sono innamorati sulle note di Due, Infinito, Dentro ai tuoi occhi, etc. In un epoca dove le relazioni erano ancora vive, non strumentalizzate dai social, un’epoca dove si poteva sognare con leggerezza e non con l’apprensione di riuscire ad ottenere di che vivere. Un tuffo nel passato attraverso un libro autobiografico che dovrebbe essere di monito per chi vuole fare musica che ad oggi anche per fortuna, ha strumenti diversi per farsi conoscere.

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      • Manu Luna

        Analisi sempre molto attuale e spesso amara, ma vera, la tua caro Peppe. E’ innegabile che oggi, i mezzi per emergere nel mondo della musica e non solo, sono molteplici e se questo da un lato è un bene, dall’altro sposa anche la presenza di una quantità di proposte che non sempre fanno rima con qualità. Un mondo che cambia velocemente, anche e soprattutto nelle proposte artistiche o aspiranti tali. Ai tempi degli esordi di Raf c era più autenticità forse, e la sua storia ne è una riuscitissima esperienza, di vita e professionale.

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  2. Antonella Valentini

    Raf, cantante Italiano ed ora anche scrittore. Ho letto volentieri questa recensione che me lo fatto riscoprire.

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    • Manu Luna

      Grazie Antonella, un libro molto piacevole, un pretesto per sentire parlare bene della musica in generale , naturalmente, della sua.

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