Una scrittura lucida e sincera in “Let them talk. Ogni canzone è una storia”, libro d’esordio di Cesare Cremonini.
Prosegue la nostra voglia di esplorare i libri scritti da cantanti e musicisti, che per Note di carta, riserva un posto d’onore alla meravigliosa storia di Cesare Cremonini che, al debutto come scrittore, ripercorre la sua vita attraverso la creazione dei suoi pezzi più belli, che lo hanno consacrato tra i migliori compositori e performer della nostra scena musicale. Mettetevi comodi, perché c’è molto da ascoltare grazie a “Let them talk. Ogni canzone è una storia”.
SCHEDA LIBRO

LET THEM TALK. OGNI CANZONE È UNA STORIA
- Autore: Cesare Cremonini
- Editore: Mondadori
- Collana: Vivavoce
- Data di uscita: 1 Dicembre 2020
- Pagine: 228 p.
- Prezzo: 18,00 €
- Genere: Narrativa italiana
- EAN: 9788804734697
TRAMA:
Cesare Cremonini è stato, fino a questo libro, uno dei misteri meglio custoditi della musica italiana. Di lui conoscevamo soprattutto le canzoni, l’ironia e la riservatezza. Perciò Let them talk. Ogni canzone è una storia, è un piccolo miracolo, almeno per il suo (enorme) pubblico. In queste pagine finalmente “si espone”, ma lo fa svelandosi con estro inafferrabile, come nel suo stile. Disseminando la scrittura di indizi, di tessere che a poco a poco compongono il mosaico della sua personalità.
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Sì, perché il fascino di Cremonini sta anche nelle sue contraddizioni, un bambino introverso fino alle lacrime ma allo stesso tempo accentratore, esibizionista, già votato allo spettacolo: “Inventavo e collezionavo personalità diverse da offrire all’unico pubblico disponibile durante tutta la mia infanzia: la mia famiglia”. Una famiglia indifferente alla musica e un piccolo pianista che cresceva ossessionato dalle note fino alla ribellione, al travestimento, alla fuga e al successo improvviso, travolgente. Uno che incontra Leopardi sui colli bolognesi. Che canta l’amore ma dall’amore è sempre fuggito. Infine un uomo che a quarant’anni è una star e mentre ti parla sorride, ma nasconde più di un lato oscuro. E in questo libro li rivela, non per soddisfare la nostra morbosità ma perché è da queste ambivalenze, dal buio dove vivono i suoi demoni contrapposto alla solarità del suo continuo omaggio alla vita, che sono nate le sue canzoni. “Ero felice, è vero. Ma a volte non si ha altra scelta.”Le canzoni, filo conduttore (ma solo apparente) di Let them talk, stavolta parlano loro eccome. Ognuna è la chiave di un mondo, uno scrigno che Cremonini ci apre per farci attraversare le porte di quel mondo, il suo. Fatto di un’attrazione totale verso il lato poetico della vita, di curiosità verso l’ignoto, di grandi perdite e di sogni ritrovati, di libri letti e immaginati, di film visti e interiorizzati, per spiegarci che l’arte è una sola e ci ricorda chi siamo. Il tutto sullo sfondo vivido dei famosi colli bolognesi. Ma non solo, anche delle strade segrete di un’Emilia Romagna divertente, sexy, generosa di forme e tollerante nell’animo. Fertile vivaio di grandi talenti e campioni.Che sapesse scrivere, Cremonini, l’avevamo capito già dalle sue canzoni. Ma qui il cantautore si conferma scrittore. Buon divertimento.
Recensione
Io non sono soltanto un cantante.
Questa parola di cui si abusa mi rappresenta solo in parte. Sono un uomo, e se oltre a un uomo sono davvero un artista, questo fa un artista: getta su un foglio quel che percepisce come imminente, senza sapere quando e per chi accadrà.
Dicono che la curva più bella che appartiene ad una persona sia il sorriso, e che in certi occhi, il sorriso parta prima da lì, donando loro una luce così profonda, da rendere le parole leggibili senza il bisogno di pronunciarle. Rari quegli occhi, quei sorrisi e questa capacità di comunicare mondi belli, soltanto osservando un viso e la sua mimica.
Questo effetto, me lo ha sempre fatto colui che per fortuna, ai più non è conosciuto solo come una faccia dalle mille espressioni con cui ci incanta dai suoi palchi, dal suo pianoforte e per mezzo di un corpo alto e possente, che muove libero nel suo spazio vitale per eccellenza.
Ma perché i suoi mondi, ce li mostra attraverso le note della sua musica e le storie delle sue canzoni, che da oltre 20 anni accompagnano uno scampolo importante del tessuto musicale italiano: Cesare Cremonini, classe 1980, natio di una regione, l’Emilia Romagna, che incarna da sempre la genuinità e l’aria buona che lì si respira e che ritroviamo ogni volta che torna con un nuovo lavoro. Artista poliedrico come pochi, dopo i primi anni in cui ha guidato saldamente il timone del gruppo italiano più famoso di inizio millennio, i Lunapop, ha proseguito una carriera da solista, che ne ha confermato sempre più, lo stile e lo spessore di cui è fatto.
Il miracolo compiuto nelle canzoni è lo stesso della fotosintesi clorofilliana: trasformare l’aria cattiva in ossigeno per mezzo della luce, con l’ambizione di fare respirare gli altri. Però al buio. Per come la giri qualsiasi opera poetica, non necessariamente in versi – due parole a uno sconosciuto possono essere poetiche –, è un miracolo di sintesi.
Scritto durante la pandemia che ha colpito il mondo di recente, Cremonini si è preso il suo tempo per regalarci con “Let them talk. Ogni canzone è una storia”, i 21 capitoli che compongono questo suo primo libro, che non è un’autobiografia vera e propria, come lui stesso dice, ma un breve (purtroppo) viaggio in cui non cercherà di raccontare le sue diversità, ciò che lo rende unico per i dolori vissuti o per le fortune e i successi. Al contrario. Questo libro nasce, come tutte le sue canzoni, per far incontrare, e stringersi in un abbraccio, la sua storia con le storie di chi vi entra o ci passa accanto per caso.
Ogni capitolo porta il titolo di alcune delle sue canzoni, da cui prende spunto non solo per svelarci gli istanti preziosi in cui talvolta nascono i suoi piccoli tesori, ma per consentirci di “spiare” il suo punto di vista sull’amore, da lui cantato in tutte le forme, ma da cui spesso nella vita fugge, sul rapporto con la sua famiglia, gli amati colli bolognesi che lo conoscono meglio di chiunque altro, e l’amore per il suono delle parole e per le parole che creano una melodia.
Il linguaggio cambia nel tempo e tra gli uomini. L’arte è una sola. Sapere ascoltare e leggere le vite degli altri è il solo modo per capirla, riconoscerla e condividerla.
E questa cosa di raccontare storie, l’arte e in questo caso Cremonini, lo fa benissimo: usando linguaggi capaci di comunicare in modi molto diversi, davanti ai quali bisogna solo aver voglia di mettersi in gioco, per tenere aperto lo spettro delle intuizioni ed aprirsi all’inaspettato, che è spesso ciò che ci fa paura.
Un significato che si apprende proprio quando ci si scopre fragilissimi e che in queste pagine, fa vedere quanto è gigante chi sa sentirsi vulnerabile, senza bisogno di negarlo mai a sè stesso, ma prendendo proprio da queste vulnerabilità, che siano da artista o no, nuova linfa per rinascere, creando ogni volta una nuova canzone, e lasciando che siano loro a parlare al suo posto.
Uno stadio pieno di gente è una donna incinta che sta per partorire. Tutti si aspettano che dal suo grembo esca qualcosa. Tu esci. Prima il boato dell’ultima doglia. Poi il Silenzio universale. È il silenzio dell’ostetrica. Tutti si aspettano che piangi. Tagliato quel filo appeso alla madre devi dimostrare che respiri per loro. Cerchi la luce. Inizia il tuo canto.
NOTE SULL’AUTORE CESARE CREMONINI
Cesare Cremonini
Cantautore, attore e scrittore
![[Recensione] Let them talk. Ogni canzone è una storia (Cesare Cremonini) | Mondadori, 2020 1 cesare cremonini](https://i0.wp.com/librangolo.altervista.org/wp-content/uploads/2022/06/cesare-cremonini.jpg?resize=300%2C300&ssl=1)
Bologna,
27 marzo 1980
Cesare Cremonini, classe 1980, bolognese, figlio di un medico e di un’insegnante di lettere, non ancora maggiorenne scrive l’album d’esordio più venduto di sempre per una band italiana: …Squérez?, inaugurato dal singolo 50 Special. Ma è tre anni dopo la sua pubblicazione, nel 2002, che si tuffa nell’avventura di una carriera da solista, inanellando una serie di straordinari successi, canzoni ormai entrate nell’immaginario collettivo: da Marmellata #25 a Le sei e ventisei, da Logico #1 a La nuova stella di Broadway, da Poetica a Nessuno vuole essere Robin e tante altre. Le sue parole, cantate o scritte, parlano a tre generazioni e rappresentano un caso unico nel panorama musicale italiano del nuovo millennio. Oggi, Cesare è pronto a meravigliarci ancora, portandoci sul palco della sua vita.
CANZONE SIMBOLO di CESARE CREMONINI ► 50 SPECIAL è un singolo del gruppo musicale italiano Lùnapop, pubblicato il 27 maggio 1999 come primo estratto dall’unico album in studio …Squérez?. Il testo e la musica della canzone sono stati scritti da Cesare Cremonini, che dichiara di aver scritto la canzone poco prima dell’esame di maturità, ispirato dal libro Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi e che non è uscito dalle classifiche per un intero anno. In occasione dei 20 anni di carriera di Cesare Cremonini e a distanza di 20 anni dalla sua uscita, è stata distribuita la versione rimasterizzata del brano.
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Spettacolo Manu! Uno dei miei artisti italiani preferiti. Perfection! Come sempre il tuo modo di scrivere e le tue metafore sono azzeccate ed affascinanti. Un bacione.
Grazie Mattia, in questi giorni Cremonini sta facendo sold out in molti stadi d’Italia con la ripresa dei suoi concerti, spero un giorno di riuscire a rendere merito, oltre al suo libro con la mia recensione, che sono contenta tu abbia apprezzato, anche alle sue performance sul palco con i miei scatti!
Come sempre, questa rubrica allarga gli orizzonti visivi su un mondo che si conosce prima con l’udito, poi con la lettura, per chiudere il cerchio con la fusione dei due sensi, leggendo e ascoltando allo stesso tempo.
Non sono un estimatore del repertorio musicale di Cremonini, come non lo sono di tanti altri cantautori dei quali riconosco e ammiro la capacità di mettere nero su bianco e scrivere nell’aria i propri pensieri e le proprie esperienze.
Di lui, però, ho sempre ammirato la sua capacità di non farsi travolgere dal precoce successo, di essere rimasto fedele al proprio percorso di essere umano, di avere abbracciato sempre, con le sue canzoni, il suo personale percorso evolutivo, come artista e come uomo, di avere sempre portato a braccetto questo due entità, come una coppia consolidata di sposi, che passeggiano in silenzio comunicando tra loro solo con il contatto fisico.
Ciao Luca! Interessante anche il punto di vista di chi non segue Cremonini come cantante, ma riconosce in lui doti forse ancor più importanti, come quelle cui fai cenno tu. Mi è piaciuta molto la metafora conclusiva del tuo commento, hai centrato un bel concetto, che condivido e sottoscrivo in pieno. Un artista è tante cose, bello che in qualche modo, un pò del suo mondo, sia arrivato anche a te, grazie anche a questa mia recensione!
Bellissima recensione Manu!😉
Ho sempre stimato questo cantante, e mi incuriosisce leggere questo suo libro!
Conservo bei ricordi delle sue canzoni.
È un artista da non sottovalutare, non solo dai suoi testi, ma anche dagli arrangiamenti musicali che compone.
Ciao Gianluigi, la mia recensione sul libro di Cremonini, credo basti a farti capire quanto io sia concorde con gli apprezzamenti circa un artista che sta facendo davvero una carriera molto interessante. In questi giorni poi, riempie stadi con una facilità incredibile, non può essere frutto del caso. Scoprilo anche come scrittore di questo libro, non te ne pentirai!
L’ho sempre stimato, sebbene sia lontano dai miei stili e dagli ascolti che preferisco. Ma riconosco il grande talento e l’originalità che contraddistingue la sua scrittura e i pezzi che riesce a creare. Uno dei pochi personaggi degni di nota nel panorama canzonettaro nostrano. E mi piace ricordare, anche con qualche lacrima di commozione, i balli e le giravolte con in braccio la mia figlioletta di qualche mese, con sottofondo struggente di POETICA assortito. Recensione sincera, lucida e perfetta nell’inquadrare la sostanza notevole di un artista degno di nota. 👍👍
Ben trovato Michele, sono contenta tu abbia apprezzato questa recensione. Il libro di Cremonini è davvero bello e per chi lo trova originale ed eclettico nel modo di scrivere e comporre, ti assicuro che vi si trovano anche ottimi input per chi a sua volta canta o suona uno strumento. Molto tenero il ricordo con tua figlia, su un pezzo che amo molto anch’io. Un caro saluto ad entrambi!
Una recensione stupenda.
Amo Cremonini e le parole della Manu mi hanno messo addosso una voglia irrefrenabile di leggere questo libro.
Il tempo di un click ed è già “aggiunto a carrello”
Grazie Manu!
Carrello ben riempito Fabio! Vedrai che ne varrà la pena, se lo apprezzi già come artista, rimarrai coinvolto anche dalla direzione che Cremonini sa far prendere alle parole, nonostante in questo caso non ci sia una musica ad accompagnarle…e gusterai capitolo per capitolo, un colore nuovo che va ad aggiungersi ai suoi talenti.
Una recensione che riapre un mio dissidio interiore… in breve, amo la musica ma non il mondo che ci ruota attorno, Amy Whinehouse ne è stata un esempio, eppure le emozioni ciò che una canzone vuole trasmettere, oltre il sound, fa parte anche del vissuto di un artista… non si deve fare di tutta l’erba un fascio ma è un mio pensiero con tanti pro e tanti contro, molto ampio nei concetti da poter essere affrontato in breve anzi se ne potrebbe discutere in larga scala…
Cremonini è uno di quegli artisti che non si concede tanto ma che tuttavia si è ritagliato uno spazio suo nello scenario italiano, lo lego alla ballata 50 special anche se negli anni è poi maturato tantissimo come cantautore e penso che ciò abbia contribuito molto anche alla realizzazione di questo libro… gli scorci proposti esprimono nella forma e nel modo concetti profondi, su tutti quello della fotosintesi clorofilliana è quello che maggiormente apprezzo, una canzone spesso può rispecchiare lo stato d’animo di una persona e può accompagnarlo o darne la svolta, qualcuno attraverso la musica si è svegliato dallo stato di coma in cui si trovava… LET THEM TALK quindi, non è solo il titolo del libro ma anche un termine ricco di significato e simbolo di una persona che ritengo ami la musica ben oltre il successo che gli ha regalato… la recensione di questo libro, sempre ben fatta, prendendo in prestito una parte del titolo, ogni canzone una storia per Note di Carta…
Ciao Peppe, molto lucido ed esaustivo il commento che qui ci regali e per il quale ti ringrazio. Concordo con te sul potere che la musica ha da sempre sulla vita delle persone, qualcuno definisce “solo canzonette” certi motivetti che accompagnano i nostri ricordi e le nostre esperienze legate ad esse, ma come invece racconta benissimo il buon Cremonini, ogni testo da lui scritto, seppur non con la pretesa di piacere a tutti, nasce con l’intento di condividere e far fare un pezzo di strada con lui, a chi lo ascolta e si rivede in ciò che esprime. A qualcuno viene incredibilmente naturale (come a lui, a mio parere) ad atri meno e magari sono apprezzati e seguiti comunque, ma senza riuscire ad arrivare davvero a tutti. Questo libro contiene molto del bello che credo faccia parte del Cesare persona in primis, e poi, per nostra fortuna, anche del lato artistico straordinario di questo eclettico comunicatore.