[Recensione] Siamo solo noi (Angelo Longoni) | Ed. Mondadori

TRAMA:

Lui è un giornalista di un settimanale scandalistico, lei un’ impiegata dell’ufficio stampa. Potrebbero essere due persone realizzate, con un buon lavoro, ma non è così. I tarli che li rodono sono diversi ma voraci, e solo i farmaci riescono a tenerli a bada. Lavorano nella stessa grande casa editrice ma non si conoscono, finché una sera di un venerdì d’estate entrambi fanno tardi in ufficio e prendono lo stesso ascensore. E l’ascensore si blocca…

Il Desiderio muove il mondo. Anche il Dovere, ma lo fa in modo diverso. Gli esseri umani compiono quotidianamente centinaia di azioni e sono convinta che se tutti fossimo monitorati durante le nostre giornate, una percentuale, la più alta, sarebbe occupata dalla seconda delle due “D”, il dovere, ed è incredibile come qualsiasi cosa cambi in noi a seconda se la facciamo per spontaneo bisogno o il suo contrario, per un “obbligo”, una routine, un compito che ci siamo dati o che ci hanno assegnato.

Questa bella storia di Angelo Longoni, è incentrata più sulla parte delle cose alle quali ci avviciniamo per desiderio, curiosità, svago, puro piacere insomma, che in una società come quella di oggi, improntata su risultati e aspettativesempre più ampie e tempestive, è una nuova forma di lusso di questa generazione e non solo, perché ogni epoca vorrebbe ambire alla possibilità di poter coltivare giardini in cui veder crescere i frutti dei propri desideri più intimi e identitari, farli germogliare alla luce del sole e non essere invece costretti a dare per scontato che se qualcuno li ha chiamati sogni, è perché la realtà poi, sta sempre da un’altra parte.

È un racconto che offre numerosi spunti di riflessione attraverso la storia di questi due protagonisti, un lui e una lei, circa questo e su quanto saremmo tutte persone più autentiche se non fossimo nascosti troppo spesso da una vita densa di impegni che ci rende indaffarati si, ma come alla guida di una bicicletta che vorrebbe il tempo per farci godere dei panorami che incontrano occhi disabituati a goderne e che vorrebbe premiare le nostre infinite salite, con il vento nei capelli che proviamo quando la vita ci regala pezzi di strada in cui poter correre liberi, anche di realizzare i desideri e riuscendo a spostare, sulla scacchiera delle nostre volontà, la vera energia che ci muove verso le cose e le persone.