[Recensione] Guardaci (T.L. Toma) | Bompiani, 2022

TRAMA:

Martin si occupa di finanza, Lily è un avvocato in uno studio importante di New York. Incontrarsi, sposarsi, fare figli, avere una bella casa, frequentare i ristoranti stellati, fare vacanze stellate: sono le tappe irrinunciabili della loro ascesa, i requisiti per una vita perfetta. Ma quando la tata dei loro due gemelli annuncia di voler cambiare vita il castello crolla. Per fortuna entra in scena Maeve, giovanissima, minuta, volitiva, appena arrivata dall’Irlanda e in cerca di lavoro: mette a disposizione della coppia l’arte di cavarsela esercitata a casa sua con troppi fratelli di cui occuparsi, e subito aggiusta tutto. Diventa indispensabile. E non solo per i gemelli, che la adorano, ma anche per Lily e Martin. Fino a varcare la soglia della loro camera da letto, prima osservatrice, poi partecipe di un gioco di tensione in cui nessuno sa più chi è e tutti hanno bisogno di tutti.La storia di un matrimonio contemporaneo in pericolo, una storia che risulta a tratti comica prima di diventare e restare disturbante: è lo specchio del nostro tempo, in cui la dimensione privata sfuma fino ad annullarsi, e davvero abbiamo tutti sempre bisogno di essere guardati dagli altri per esistere.

Sicura che sarebbe il dubbio, la cosa per cui ci martorieremmo, dobbiamo ricordarci che poche cose saprebbero cambiare il valore e il colore che diamo loro, quanto quello di sapere fin quando potremmo goderne. O al contrario, quand’è che ciò a cui non vorremmo rinunciare, ci sfuggirebbe dalle mani per sempre. E per quanto possa sembrare scontato pensare che la risposta sarebbe un sì, se ci si sofferma a pensare a tutto ciò cui darebbe origine dentro di noi questa consapevolezza, le nostre giornate potrebbero essere di colpo molto strane, esaltanti o perfino inquietanti.

E questo non succede solo nei casi estremi in cui arriviamo al punto della vita in cui salutiamo con lei, tutto ciò di cui l’abbiamo riempita. Ma anche in quelli di ordinaria quotidianità, che vede protagonisti i due coniugi per i quali questa domanda diventa un tarlo, in questo enigmatico romanzo dello scrittore belga T. L. Toma, che in “Guardaci” ci catapulta negli angoli più nascosti di una casa in cui gli ingranaggi tra marito e moglie sono apparentemente così oliati, da risultare pericolosamente scivolosi, più che lisci.

Ci penserà il personaggio chiave della storia, Maeve, a riportare un diverso equilibrio: colei che inizialmente è insostituibile solo agli occhi dei bambini di questa coppia di successo, sicura nel lavoro, ma meno tra le mura domestiche, che ben presto diventeranno dipendenti dai suoi occhi (e non solo) proprio su loro due, valicando un’intimità che non si ferma solo a quella che comprende il loro letto e ciò che vi succede sopra.

Scritto con sapienza, dovizia di particolari mai fuori luogo e con punti di vista illuminanti su quello che oggi la società vuole per noi fuori e pure dentro casa, questo è uno di quei romanzi di cui possono rimanerti impresse anche solo un paio di righe, ma le più importanti, perché accendono lampadine già avvitate dentro la nostra mente, ma a cui solo un filo narrativo potente, come in questo caso, sanno dare la luce.