Recensione di Nuda di Anna Salvaje, diario erotico-pornografico nato in rete e poi diventato un libro grazie ad amazon e al passaparola…

Per circa 2 anni una giovane donna racconta in rete di una storia d’amore nata in rete, senza usare mezzi termini e soprattutto senza paura di mettersi a nudo. L’esperimento piace al pubblico, finendo ben presto per essere studiato da vari editori desiderosi di metterci mano, finchè lei non sceglierà la strada dell’autopubblicazione.

TRAMA

Un itinerario erotico verso la libertà, la coscienza di sé, la felicità. Il diario di una donna che si pone come oggetto e soggetto di ricerca, osservatrice partecipante, con il suo corpo e i suoi sentimenti, per vedere qual è il limite della forza e della fragilità delle persone che si scontrano e si combinano. Sfrontato, con l’andatura leggiadra e impudente della parola, lascivo e intriso di romantica sensualità, “Nuda” ci porta lontano dall’ipocrisia conformista che attanaglia gli occhi del mondo. È narrazione oltre il giudizio. Racconta il sudore, la lussuria, i movimenti impercettibili e insieme travolgenti, gli amplessi vivificanti. La pelle, le altezze — o gli abissi — dell’intreccio, erotico perché autentico, delle menti. Tutte cose che vogliamo, e dobbiamo, chiamare Amore. Un libro sincero e diretto, sessualmente esplicito, vissuto con gioia e coraggio. Un libro da regalare ad ogni persona che si ama, ad ogni persona che immagina sbagliati i propri desideri, a chi crede che il proprio sentire sia un errore. Un libro che dice “Puoi!” E non solo nella sessualità, ma in tutto quello che ci appartiene: desideri, passioni, nostalgie, mancanze, silenzi, traumi. E ci svela il dolore della Libertà.

Nuda

NUDA

  • Autore: Anna Salvaje
  • Editore: Self-published (pubblicazione indipendente)
  • Data di uscita: 23 novembre 2020
  • Pagine: 220
  • Prezzo: 12,90 €
  • Genere: Erotico, autobiografia
  • ISBN: 979-8580622804
Recensione

Coincidenza vuole che le copertine degli ultimi due libri che ho letto, raffigurassero due donne immerse nell’acqua, occhi chiusi e apparente abbandono, come quando si sta in apnea. Due storie completamente diverse, ma con una cosa in comune: l’obiettivo nobile e grande di chiunque decida di saper risalire diverse da una momentanea sospensione dalla realtà che tanto male può averci fatto o che molto poco sa rappresentarci davvero nella vita di tutti i giorni e che così difficilmente incontra lo spazio per esprimersi liberamente.

L’autrice di questo autobiografico racconto, con una scrittura generosissima di particolari che poco spesso troviamo nero su bianco così ben resi quando si scrive (anche) di sesso, ci fa toccare i fondali del suo mare fatto di desiderio, voglia di trasgredire, che spesso altro non è che saper essere all’altezza di quello che si vuole, e che affiancata in coppia all’esigenza – temuta da molte, ma in realtà comunissima – di autenticare le emozioni più viscerali e selvagge, ci sa scuotere con le sue fantasie più audaci, che come si legge qui, complice con l’altro, diventano il codice personale ma naturalissimo a cui chiunque di noi dovrebbe aver diritto di accedere nella propria sessualità.

Ho trovato così bello il rapporto tra questa donna e quest’uomo, da ritenerlo quasi non credibile, nel senso che è così raro trovare chi ci restituisce alla nostra natura – qualcosa che è con noi dalla nascita magari, ma che può anche non rivelarsi mai – che ho goduto nell’avere conferma che quando si trova, è uno di quei momenti in cui possiamo chiamarci fuori da una sorta di apnea sessuale in questo caso, che ci libera non solo nel corpo ma ancora prima, nell’anima, e che quando danza insieme a noi durante il sesso, denuda la vera bellezza che portiamo sulla pelle e sotto di essa, e nel cui ballo siamo i godenti beneficiari e i donatori senza riserve, dando vita al regalo più bello che possiamo farci: provare ad essere liberi, quando riconosciamo chi non aspetta altro che il lusso di poter fare lo stesso.

NOTE SULL’AUTRICE ANNA SALVAJE

Anna Salvaje

Anna Salvaje è uno pseudonimo. Vista la natura autobiografica del libro, l’autrice vuole rimanere anonima. “Nuda” è il suo primo romanzo semi-autobiografico, autopubblicato.