La non mamma ha un non davanti, che sta acceso come un faro. Ci sarà sempre qualcuno che le dice: «Tu non puoi capire». Ma quante cose vedono i suoi occhi liberi e leggeri mentre attraversa Roma in motorino, coi capelli al vento e il dono raro di trasformare ogni angolo di strada, ogni faccia in poesia. Susanna Tartaro ha scritto un libro spiazzante, irregolare, capace di annotare il mondo per folgorazioni.

TRAMA:

Susanna è una donna, una figlia, una compagna, un’amante. Ha un lavoro che l’appassiona, un’allegria specialissima, il talento di scoprire sorprese in ogni dove. Come ciascuno di noi, “non è” un’infinità di cose, e naturalmente è tutte le altre. Eppure nella sua vita c’è uno spartiacque invalicabile: è una non mamma, appunto. Perché essere o non essere madri, che sia per scelta o per caso, per desiderio o per impossibilità, nel nostro mondo definisce le donne come persone. Questo libro sottile e profondo, malinconico e vitale, racconta – in una parola – la libertà. Che non è certo una cosa semplice. La donna che dice «io» in queste pagine è libera di gestire il proprio tempo, racchiuso in un perimetro del tutto personale. Libera di investire su se stessa, di divertirsi e immalinconirsi, di fare programmi e poi cambiarli. Libera di sentirsi sola, di osservare a fondo, di interrogarsi, di comporre. Allora sale a bordo del suo motorino e si muove per le strade di Roma, catturando epifanie, accensioni improvvise, piccoli momenti luminosi. Come gli scatti fotografici che si fanno d’istinto con il cellulare, quando una cosa ci colpisce così tanto da volerla avere sempre in tasca. Ed è proprio questa libertà che in punta di penna si fa poesia, permettendo alle parole di adagiarsi lievi ma mai spensierate sulle cose. Susanna Tartaro ci mostra la bellezza e la meraviglia di accogliere la vita, scrivendo prima di tutto con gli occhi. Perché, in fondo, si può essere genitori in tanti modi: a volte basta solo guardarsi intorno.

La non mamma - Susanna Tartaro (Copertina)

LA NON MAMMA

  • Autrice: Susanna Tartaro
  • Editore: Einaudi
  • Collana: I Coralli
  • Data di uscita: 20 Aprile 2021
  • Pagine: 112
  • Prezzo: 14 €
  • Genere: Narrativa contemporanea
  • EAN: 9788806248437
Recensione

Amo i barattoli da impilare, la luce del frigo, il gorgoglio della lavastoviglie. E i libri, i piatti, le borse e i golf, le matite e gli asciugamani sono amici miei. Il mio disordine inizia dalla sedia appena entro in casa, fa il giro delle stanze, poi torna e si accuccia come un cane fedele.

Ho sempre pensato che se i titoli dei libri sono un po’ come gli occhi di una persona e le loro copertine i capelli che li incorniciano, la trama è come una bussola che può farci orientare nell’addentrarci in una storia.

Ricordo bene che non si avvertiva alcun rumore, quasi un essere enorme, un essere-macigno, avesse tolto l’audio e fatto calare tutto in un silenzio di gomma. La vita continuava ma non emetteva suono.

Ma non aspettiamoci, con questo, una trama lineare, formata dal classico inizio-trascorso-conclusione, perché quello che vuole trasferirci l’autrice Susanna Tartaro, con questo suo libro, sono pillole di vita, della sua certo, ma anche di chiunque crei dei piccoli, ripetuti, fermo immagini nella testa (che qui a volte si traducono anche in scatti che si alternano tra un capitolo e l’altro e che ci fanno sentire ancora più partecipi del perchè hanno origine certe sue riflessioni).

Sono una motorinista anche quando vado a piedi. Mi rimangono addosso l’aria affannata e un po’ di vento. Non sono eco-chic, detesto i monopattini e per lo skate è passato il mio tempo – il motorino è il sogno ancora vivo dell’adolescenza finita. Noi motorinisti siamo i testimonial di una generazione poco interessante, i millennial non ci vedono neanche e quelli piú vecchi di noi ci sgonfiano le ruote pur di rimanere loro in sella.

Sono gli stessi pensieri che si inseguono in ognuno di noi, durante le nostre giornate, i nostri incontri/scontri fuori casa, la nostra reale visione delle cose, ai più sconosciuta, per quieto vivere o perché sappiamo in partenza che, per spiegare la non canonicità di certe idee, abbiamo bisogno di menti libere e orecchie in cui non sono immagazzinati luoghi comuni che spesso rendono impossibili confronti e scambi alla pari, perché può capitare di sentirsi fuori, dallo spazio che ad ognuno di noi dovrebbe essere concesso in una società libera, ancor prima di aver la possibilità di sedersi sul posto della propria vicenda personale, se è appena un po’ diversa da quella che vive la maggior parte della gente, delle donne, delle mamme.

Maledetto novembre con le giornate di sole che ci propina per imbrogliarci! Anche quella volta del ciclista splendeva idiota nella giornata muta.

Leggendo, rimane un senso di leggerezza e autonomia, di pensiero e d’azione, conquistato dall’autrice e la considerazione, mai troppo ribadita, che queste due cose, oggi, paradossalmente, a volte siano tra i beni più temuti che abbiamo, ma i più giusti a cui aspirare.

NOTE SULL’AUTRICE SUSANNA TARTARO

Susanna Tartaro

Susanna Tartaro, giornalista e dal 2001 curatrice della trasmissione radiofonica più amata dagli italiani dedicata ai libri e alla cultura, Fahrenheit (Radio3), nel 2014 ha aperto il blog DailyHaiku nel quale commenta le notizie dell’attualità partendo da un haiku classico. Haiku e sakè. In viaggio con Santoka (Add, 2016) è il suo romanzo d’esordio, cui segue Ascoltatori: Le vite di chi ama la radio. Con Einaudi pubblica La non mamma, nel 2021.