LA MANTIDE di GIANLUCA FERRARIS

L’attesa e purtroppo ultima indagine dell’avvocato Ligas nato dalla penna di Gianluca Ferraris che, ne La Mantide, indaga un caso particolarmente intricato ed intrigante. Opera pubblicata postuma dopo la scomparsa dell’autore, che lascia all’amico e collega giornalista Franco Vanni, il pesante testimone.

SCHEDA LIBRO

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LA MANTIDE – UNA NUOVA IDAGINE DELL’AVVOCATO LIGAS

  • Autore: Gianluca Ferraris
  • Editore: Piemme
  • Data di uscita: 28 Giugno 2022
  • Pagine: 283 p.
  • Prezzo: 11,90 €
  • Genere: Noir, Legal, Thriller
  • EAN: 9788855447362

TRAMA

Quando il suo telefono squilla di primo mattino, interrompendo l’immancabile lettura della Settimana Enigmistica e lo yogurt post sbronza della sera precedente, Lorenzo Ligas sa che non possono essere buone notizie. In fondo è, o meglio era, uno degli avvocati penalisti più quotati di Milano. Vanessa Fagnani, bellissima e terribile manager finanziaria, gli occhi bicolore e il viso duro di chi non è avvezzo al sorriso, ha bisogno di aiuto: il suo ultimo Tinder date è stato trovato accoltellato a pochi minuti dalla fine del loro appuntamento e, come l’avvocato sa perfettamente, la donna è la persona perfetta per gli inquirenti da indagare e gettare in pasto alla stampa. Ligas ammette che c’è qualcosa di sprezzante in lei, qualcosa di nascosto e torbido, ma vuole crederle, anche perché ne rimane completamente ammaliato. Inizia così un’indagine personale. Ed è scavando nei luoghi dimenticati dalla polizia che trova un’altra pista, un nuovo colpevole. C’è solo un particolare: nel passato di Vanessa sembrano celarsi diversi segreti, di cui non vuole parlare. Ligas inizia a scorgere indizi di una possibile colpevolezza. Con questo suo ultimo romanzo, Gianluca Ferraris continua a stupirci, divertirci e farci riflettere. E ci mostra quanto la narrativa, e il giallo in particolare, possa farci vedere la nostra vita come in uno specchio, con le nostre ossessioni, contraddizioni. E crudeltà.

RECENSIONE

Se è vero che la perfezione non è di questo mondo, non mi spiego come mai molte cose siano definite così, inclusi certi piani diabolici, ai danni di sé stessi o del prossimo (ma se riguardano gli altri, inevitabilmente toccano anche chi li compie). Apparentemente infatti, agire con lucidità e freddezza quando si ha un obiettivo pericoloso da attuare, potrebbe contribuire a non farci commettere degli errori, ma in realtà sono molteplici i fattori che possono interferire dove si è convinti di non inciampare, togliendoci così dalla testa, il pensiero che possa esistere il delitto perfetto.

Inesperienza, scarso tempismo, sopravvalutazione o sottovalutazione dei rischi, voglia di vendetta, più amica dell’istinto che del raziocinio, delirio di onnipotenza, la presunzione di farla franca in qualche modo, per citarne un paio.

Tutte cose che ritroveremo nel colpevole scelto questa volta dall’autore Gianluca Ferraris, prematuramente scomparso all’inizio del 2022 a soli 45 anni dopo una lunga malattia, e che dopo il primo libro – Perdenti – dedicato alle indagini del simpatico e incasinatissimo avvocato Lorenzo Ligas, è riuscito in parte a scrivere il seguito che riguarda questo personaggio molto amato, e che è stato completato dall’amico giornalista Franco Vanni, che ha devoluto il suo compenso alla Fondazione Carlo Ceper, che finanzia progetti per la cura del linfosarcoma.

Ne “La Mantide” nulla è come sembra, di pagina in pagina, anche una non masticatrice di libri di questo genere come me, inizia ad orientarsi bene tra la risoluzione del mistero che tiene incollati alla storia, che non vuole poi essere necessariamente il punto forte del libro, e in cui ritroviamo in forma smagliante lo stile, l’ironia e il ritmo, di cui entrambi gli autori hanno saputo farci dono.

Tra gli insicuri di tutto e i sicuri delle cose e della vita, c’è un gruppo di esseri umani sottovalutato e schiacciato, che è quello di chi è costretto a tenere botta, possibilmente ostentando autocontrollo e solidità. E sul lavoro quasi sempre questo ruolo infausto tocca alle donne: per una che diventa dirigente sgomitando il giusto, ce ne sono almeno dieci destinate a rimanere nelle retrovie, nonostante abbiano sputato più sangue e ingoiato più merda dei loro colleghi maschi. 

Lasciando lo spazio, oltre che all’approfondimento di altre sfaccettature del protagonista, per scoprire cosa porta qualcuno ad uccidere, le dinamiche mentali che si innescano e il lungo, difficilissimo ma altrettanto affascinante processo, per arrivare a sbrogliare una matassa che all’inizio di ogni caso, ad un avvocato sembra insormontabile, soprattutto quando si ha l’incarico di difendere chi ha in sé, la paura più paura di tutte per una donna, che non è quella di essere guardata, ma quella di essere scoperta nella sua vera identità.

E dinnanzi all’ultima pagina di questo libro, ambientato nuovamente a Milano, città d’adozione ed evidentemente cara a Ferraris, è inevitabile la fitta al cuore per aver perso troppo presto un autore così bravo, ma che  accompagna una verità che si dice riguardo la letteratura: non esistono “ultime opere”, si passa semplicemente il testimone. Per questo quello di Lorenzo Ligas non è un addio, di lui si parlerà ancora a lungo e con passione.

NOTE SULL’AUTORE

GIANLUCA FERRARIS

Giornalista e scrittore

gianluca ferraris

Genova
1976 – 2022

Gianluca Ferraris (1976-2022) nato a Genova e milanese d’adozione. Giornalista, si è occupato a lungo di cronaca e inchieste ed è stato docente all’Accademia del Giallo. Tra i suoi lavori precedenti, la trilogia di Gabriele Sarfatti, pubblicata per Novecento Editore (A Milano nessuno è innocente, Piombo su Milano, Shaboo), e i podcast Pallone criminale, Mostri – I più feroci serial killer italiani e Ludwig – Il ferro e il fuoco, distribuiti da Storytel. Nel 2021, con Perdenti, ha dato vita a un nuovo ciclo di romanzi noir che hanno per protagonista l’avvocato milanese Lorenzo Ligas, terminato nel 2022 con La Mantide, pubblicato postumo sempre per Piemme.

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6 Commenti
  1. Peppe

    Recensione di livello per una non proprio masticatrice di libri del genere giallo ma che evidentemente interagisce con le letture a 360°… Ricordo per tempo la dipartita dell’autore del libro che tuttavia il collega ha portato a completamento meritatamente oserei dire visto che si preannuncia una lettura intrigante e avvincente…
    Grazie per la proposta…

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    • Manu Luna

      Grazie mille Peppe, è vero che per quanto mi riguarda, non è frequente per il genere, la scelta di questi libri, ma per Ferraris ed il suo avvocato Ligas, è stato subito amore! Se hai voglia anche tu di farti avvincere dalle sue storie, non puoi perdertelo!

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  2. Giuseppe

    Leggendo la recensione sono rimasto particolarmente colpito e incuriosito! Tanto che sto pensando di prendere il libro! Che dire, grazie per le “dritte “ sempre di spessore e mai banali!

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    • Manu Luna

      Ciao Giuseppe e grazie per il tuo commento. E’ bello sapere di riuscire a scegliere dei libri che catturano l’interesse e la curiosità di chi passa di qui a vagliare proposte e farsi ispirare (o no) dalle recensioni a loro dedicate. Gianluca Ferraris è un autore che merita di essere approfondito, per cui non posso che invitarti a concretizzare al più presto, la tua intenzione di leggerlo. Mi ringrazierai ancor di più!

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  3. Michele Punturieri

    Non conoscevo l’autore e mi spiace sapere che è scomparso da poco e soprattutto a quell’età.
    Da amante del giallo, devo ammettere che la trama appare piuttosto intrigante.
    Merita di essere approfondita.
    Dritta come al solito di un certo spessore.

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    • Manu Luna

      Ciao Michele, intrigante è l’aggettivo giusto per definire non solo questo libro, ma anche lo stile di uno scrittore che mancherà moltissimo a chi in questi anni lo ha seguito anche in veste del bravissimo giornalista che è stato. Lo spessore, nel suo caso, ha davvero tanti strati. Ti ringrazio di trovare questo spessore anche stavolta in me, circa questa recensione a cui tengo particolarmente.

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