VOLTARE PAGINA. DIECI LIBRI PER SOPRAVVIVERE ALL’AMORE di ESTER VIOLA

Dopo averlo già segnalato tra le migliori 10 uscite di Gennaio 2023, è il momento di recensire Voltare pagina. Dieci libri per sopravvivere all’amore in cui l’avvocata e scrittrice Ester Viola (da noi anche intervistata) ci porta a riflettere su quell’idea molto spesso costruita che abbiamo dell’amore. Il libro perfetto per San Valentino?

SCHEDA LIBRO

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VOLTARE PAGINA – DIECI LIBRI PER SOPRAVVIVERE ALL’AMORE

  • Autore: Ester Viola
  • Editore: Einaudi
  • Data di uscita: 10 gennaio 2023
  • Pagine: 144 p.
  • Prezzo: 14 €
  • Genere: Narrativa
  • EAN: 9788806248307

TRAMA

Curare le pene d’amore coi libri si può, ma bisogna saper leggere. C’è una storia giusta per ogni struggimento del cuore, il romanzo perfetto per voltare pagina: è cosí che la penna sulfurea di Ester Viola diventa un balsamo per lenire le ferite. Anna Karenina, Nick Hornby, L’amica geniale, Sally Rooney, Domenico Starnone, Frammenti di un discorso amoroso: nelle loro pagine ogni innamorato tradito, geloso o non corrisposto potrà trovare risposte impreviste alle sue domande impossibili. Dieci racconti irresistibili, un manuale di self-help letterario, una microterapia per cuori infranti. «Non esistono libri capaci di salvare la vita ai lettori, ma alcuni ci provano meglio di altri».

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C’è chi non si è mai ripreso dal primo amore; chi di amori ne ha mille, e nessuno buono; chi è tradito e vede tutti traditori; chi è tradito e fa finta di niente, perché la coppia funziona meglio in tre; chi è alle prese con un narcisista. E poi c’è la ragazza che dalla vita ha avuto tutto e adesso non le piace niente; quella che non ha avuto niente e pensa che niente è quello che si merita… In una Milano scintillante ma severa, soprattutto negli uffici legali frequentati dalla protagonista di questi racconti, proliferano solitudini e matrimoni andati a male, rimpianti per la provincia e dipendenze dai social network. Ma l’amore rimane comunque un affare complicato, basta rileggersi Anna Karenina. Esistono i libri medicinali? Quelli capaci di farci «voltare pagina» nella vita? Ci si rifugia nei libri per distrarsi, per trovare conforto, per capire meglio cosa non ha funzionato e non ripeterlo. Una pagina, un personaggio, perfino una frase: a volte bastano per curare una ferita del cuore, se non per raddrizzare una storia storta. Perché se trovi le parole per raccontarle, «le cose perdono la punta, l’ago e il veleno».

RECENSIONE

Tra le vicende che accomunano molti di noi, il posto fisso se lo guadagna da secoli quella che è anche una delle esperienze più spiacevoli ma utili a capirsi e a maturare (per i più fortunati e arguti) che affrontiamo anche più volte nel corso di una vita (per i più sfortunati e basta): la fine di una storia d’amore. Ma cosa ci rende diversi nel saperne uscire a testa alta e non condizionando più del dovuto il nostro futuro sentimentale e, cosa più importante, quello personale? Il modo in cui reagiamo.

È cosí che ti accorgi di essere vivo: quando non ti vogliono. E dopo ti accorgi pure che devi darti da fare, se vuoi un posto nel mondo che diventi il tuo.

Uno degli inganni più pericolosi che può mettere in atto la nostra mente per farci sguazzare nell’immobilità a superare un ostacolo (soffrire per qualcosa o qualcuno ci rende zoppicanti in quel lungo percorso che ci vuole lucidi e sani di mente il più possibile) consiste nel fatto che tutto quello che ricordiamo non ha più la durezza e la chiarezza dei fatti. Per farci coraggio creiamo delle finzioni, inventiamo scenari individuali e molto ingegnosi che danno forma e un’interpretazione alle nostre esperienze. Rendendo quest’ultime, spesso migliori di quello che sono state.

Cos’è questa fissazione per la misurazione degli stati d’animo che ci siamo fatti venire? Chi è che si domanda «Sono felice al massimo delle mie possibilità?» e pretende un sí come risposta tutti i giorni? Rendersi conto di avere tra le mani le stesse due possibilità di tutti, andarsene o restare. L’importante è che andarsene o restare si faccia ricordando la vecchia storia che alla vita mancherà sempre qualcosa per essere perfetta.

Chi offre un punto di vista originale, modernissimo, divertente, col pregio di sapervi aggiungere anche una indiscutibile profondità, è la scrittrice Ester Viola, nella vita anche esperta avvocata divorzista che nelle pagine di questo nuovo libro, dal titolo Voltare pagina. Dieci libri per sopravvivere all’amore, concentra nei dieci racconti dei suoi capitoli, la cui protagonista svolge il suo stesso lavoro nell’ambito forense, diverse storie con uomini e donne alle prese con piccoli e grandi disastri sentimentali.

Storie a cui presta l’orecchio amico e anche quello professionale, impreziosendo certi consigli nel modo in cui è lei per prima, a riuscire a dare un senso a tutto ciò che le capita, voltando pagina non solo metaforicamente, come diciamo quando desideriamo lasciarci qualcosa alle spalle, ma dando spazio reale a ciò a cui affida credi e amore insostituibili: i libri.

Dentro questo libro ci sono finiti tutti quelli che abbiamo incontrato – è un libro affollatissimo – e siamo comunque da soli. C’è chi siamo, chi volevamo essere e non siamo diventati, chi doveva innamorarsi di noi, chi poi si è innamorato e non era la persona adatta, c’è dove speravamo di finire e dove invece siamo adesso. Che non è un brutto posto. A pagina uno cominci pensando che l’ideale sarebbe stato essere forti e agguerrite come Lila, e bellissime, quattro libri dopo ti convinci che tutto sommato è andata meglio a Lenú. (riferimento a “L’amica Geniale”, di Elena Ferrante)

Donne che sentono di valere solo con un uomo accanto, uomini che sentono se la donna ha capito il proprio valore da sola (e per questo – ancora oggi! – la ammirano e la temono insieme), donne che nutrono pensieri di indipendenza, uomini che maturano tardi ma l’importante è che succeda, donne che sbarrano la strada al senso di colpa per questo e quello, uomini che non temono i confronti o le fragilità che sanno di avere e donne che vivono sorprese di affermare i loro “posso” senza doverci aggiungere un punto interrogativo.

Un libro che, lo dico ammirata e grata, avrei voluto scrivere io, perché non contiene solo una storia scritta bene, ma scritta per fare bene. L’esempio che non serve riempirlo di pagine e pagine, parole, invenzioni, perché quando i concetti sono così diretti e ben esposti – anche con l’aiuto di spunti dichiaratamente già scritti da altri – conquista una struttura costruita per conciliare certi sentimenti che vengono a galla quando confusione, ripensamenti, dubbi, condizionamenti, si fanno strada in fasi della vita in cui dovremmo invece mostrarci più risoluti, per capire definitivamente che un qualcosa che finisce, non sempre deve adoperarci per essere riportato a galla.

NOTE SULL’AUTRICE ESTER VIOLA

ester viola

ESTER VIOLA (Sondrio, 1968)  ha studiato Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, lavora come avvocato, ed è anche una scrittrice, ha una posta del cuore su «iO Donna» e una newsletter, «Ultraviolet». Per Einaudi ha pubblicato L’amore è eterno finché non risponde (2016), Gli spaiati (2018) e Voltare paginna. Dieci libri per sopravvivere all’amore (2023). Dal suo account Twitter dispensa pillole agrodolci su sciagure sentimentali e commenta la cronaca rosa ai tempi di Instagram. Nel frattempo è ospite fissa del programma La versione delle due di Radio Due.

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8 Commenti
  1. Ester Viola

    Che bella! Grazie, Ester

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    • Manu Luna

      Ciao Ester! Grazie a te per tutte le cose interessanti che scrivi e lo sguardo originale e ironico che ti contraddistingue e per il quale, chi ti apprezza, non può più farne a meno! Buon lavoro e grazie ancora per la tua gentile disponibilità.

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  2. Francesco M.

    L’amore e l’eterna lotta tra il viverlo e il raccontarlo. E ancora una volta la letteratura che non dà risposte ma che sicuramente aiuta a comprendere meglio le domande da fare a noi stessi, quelle alle quali siamo sottoposti e forse, quelle da fare… Il presente e il ricordo, la vita e la storia. Sempre sul pezzo e sempre dentro il testo e per il testo. Grande Manu!!!

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    • Manu Luna

      Ciao Francesco, sono felice di questo tuo commento così partecipativo e attento. Grazie di cuore e continua a seguirci!

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  3. Peppe

    Ottima recensione che offre spunti per riflettere sul tema amore, dalle fasi dell’innamoramento, alla fine, al vissuto.
    La fine di una storia “d’amore”, lo metto tra virgolette perché da valutare se fosse stata tale e non condizionata da una tossicità che nel mentre potrebbe sfuggire, non è mai facile a meno che, il soggetto che la vive non abbia la giusta empatia che lo porti ad analizzare il tutto.
    Parlare d’amore, di cosa sia e del perché possa finire è argomento vasto, ogni storia penso sia una storia a sé nelle sue varie sfaccettature.
    Il voltare pagina può risultare difficile, molti si rispecchiano in qualche libro, in qualche canzone, in qualche frase fatta.
    Trovo la frase “Non esistono libri capaci di salvare la vita ai lettori, ma alcuni ci provano meglio di altri” molto azzeccata, a conferma di quanto detto prima sul vissuto di ogni storia.
    L’autrice del libro offre le sue di sfaccettature, magari di vissuto, magari per quanto riportato al suo lavoro di avvocato divorzista.
    Il tutto comunque, mi incuriosisce perché mi piace avere spunti su cui riflettere, quindi grazie Manu per la tua proposta ed ancora complimenti per il tuo articolo che offre e resta aperto a tante riflessioni.

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    • Manu Luna

      Ciao Peppe, non sono sorpresa che questo libro e l’intervista che ne segue, abbia destato così tanta curiosità e voglia di approfondire un tema che, come già scritto, per quanto sia trattato ogni giorno e in mille contesti diversi, se spogliato di ovvietà e luoghi comuni di cui ognuno di noi è spesso costretto a sentire, possa costituire una ghiotta occasione per approfondire di più qualcosa che, quando va a gonfie vele o a rotoli, ci riguarda tutti… Sono contenta tu abbia trovato in questo, un nuovo (s)punto su cui fermarti a farne un tuo punto.

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  4. Antonella valentini

    Sapersi guarire da amori finiti, ma anche da insuccessi in ogni campo. Accade, è così che va la vita. Piangere ma non compiangersi. I libri sono sempre stati per me atolli o spiagge sicure dove approdare. Argini di fiumi impetuosi. Come la musica del resto o i film. Il libro lo interiorizzi e serve molte volte a capire meglio.

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    • Manu Luna

      Ciao Antonella! Ho molto amato questa tua analisi e “confidenza”, se così posso dire. Leggendo i vari commenti di chi, come te, ne lascia spesso nei nostri spazi, inizio a farmi un’idea anche delle vostre sensibilità, oltre naturalmente ai gusti letterari/televisivi. Che considero a questo punto, una delle cose più belle dell’avere dato vita a questo blog. Inutile dire che condivido totalmente quanto dici. Un caro saluto e a presto!

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