“L’invito” di Ruth Ware è la storia di una ripicca, di una nostalgia che diventa thriller e sofisticato noir e non è un libro che si dimentica perché gela il sangue e il cuore.

Nuovo appuntamento con L’Angolo del Giallo, la rubrica dedicata ai libri gialli e alle loro contaminazioni. Dopo le insidie delle banlieu parigine raccontate dal maestro Lemaitre, ci spostiamo nelle apparentemente più tranquille campagne inglesi, a fare la conoscenza di miss Ruth Ware.

L'invito-Ruth-Ware-Copertina

L’INVITO (IN A DARK, DARK WOOD)

  • Autore: Ruth Ware
  • Traduttore: Valeria Galassi
  • Editore: Corbaccio
  • Collana: Top Thriller
  • Data di uscita: 11 Giugno 2015
  • Pagine: 348 p. rilegato
  • Prezzo: 17,90 €
  • Genere: Giallo, Thriller
  • EAN: 9788863809749
  • ISBN: 8863809747

Dovevi dare retta al tuo istinto
Dovevi rifiutarti di andare
Ora non ti resta che scoprire la verità

TRAMA:

Dieci anni cambiano una persona. A dieci anni dalla fine del liceo Leonora Shaw, Nora, ne ha fatta di strada: è diventata una scrittrice, la sua vita è scandita dal lavoro alla scrivania nel suo monolocale dell’East End londinese, dalle tazze di caffè e dalle corse nel parco. Della vecchia Leonora non resta più nulla, nemmeno il nomignolo di allora, Lee. Tutti possono avere mille buoni motivi per non frequentare gli amici di un tempo, per troncare con il passato, per incominciare una nuova vita. E Nora ha un ottimo motivo. Eppure, quando riceve l’invito all’addio al nubilato della sua ex amica del cuore, si fa strada in lei un assurdo senso di colpa unito a un assurdo sentimento di riconoscenza verso Clare per essersi fatta viva dopo dieci anni. Sebbene con riluttanza, accetta di trascorrere un weekend in una villa nei boschi del Northumberland insieme ai vecchi amici, e di colpo si trova catapultata indietro nel tempo di dieci anni, in quel passato che ha meticolosamente cercato di cancellare. E capisce di aver commesso un errore. Il peggior errore della sua vita…

BOOK TRAILER:

Recensione gialli

Vi siete divertiti sulla calda riviera francese? Oggi vorrei portarvi fra le verdi campagne e le splendide scogliere dell’East Sussex a fare la conoscenza di Ruth Ware, scrittrice britannica, fan appassionata della sua connazionale, Dame Agatha Christie. E proprio l’opera della Christie ha inconsciamente influenzato l’autrice de L’invito, il romanzo di cui vi sto per parlare.

Leonora, la protagonista, riceve l’invito a partecipare all’addio al nubilato di Clare, che in passato è stata la sua migliore amica. Nora ha degli ottimi motivi per rifiutare, ma decide comunque di accettare; l’azione si svolge in una grande casa immersa nei boschi imbiancati dalla neve, dove per un intero fine settimana la protagonista si intratterrà con gli amici della futura sposa.

Possiamo già notare come la scelta dalla Ware sia un must dei libri di Agatha Christie, che ama intrappolare i propri personaggi in situazioni e luoghi poco rassicuranti. C’è qualcosa che riesce ad ispirare un senso di isolamento e di vulnerabilità più di una casa piena di splendide vetrate, fuori dalle quali soffia il freddo vento di novembre, nel buio sempre più fitto?

Ma in realtà, il nostro senso di inquietudine cresce anche man mano che facciamo la conoscenza degli ospiti della villa e che proseguono gli strani festeggiamenti di questo addio al nubilato. I segnali sono molto chiari, questo invito inaspettato nasconde qualcosa di poco gradevole, e lo capiamo bene mentre emerge il passato della protagonista, il suo rapporto con la sua ex migliore amica e il trauma che dai giorni della sua adolescenza ha condizionato la sua vita.

Mi è piaciuto l’invito e credo possa piacere anche a voi, se vi accosterete ad esso con le giuste aspettative (non quelle che avreste iniziando a leggere un libro di Wulf Dorn, per intenderci). È un thriller “onesto”, se mi passate il termine, che ha tutte le caratteristiche per essere considerato un buon giallo, un intreccio stimolante narrato in uno stile gradevolmente fluido, l’ambientazione che ho trovato meravigliosamente claustrofobica, i personaggi un po’ inquietanti, l’omicidio e il mistero che si cela dietro di esso.

Ma è anche un giallo “light”, cioè che contiene tutti gli ingredienti giusti ma in dosi ridotte: c’è tensione ma è a basso voltaggio, quanto basta per procuravi un gradevole brivido lungo la schiena, c’è un mistero ma prestando la dovuta attenzione non farete fatica a intuire cosa c’è sotto. Una ricetta leggera dunque, per chi ama degustare piatti con un apporto calorico moderato.

Miss Me

NOTE SULL’AUTRICE RUTH WARE

Ruth-Ware-Scrittrice

Ruth Ware è nata nel 1977 ed è cresciuta a Lewes, nel Sussex. Si è laureata all’Università di Manchester e ha lavorato come cameriera, libraia, insegnante di inglese e nell’ufficio stampa della Vintage Publishing. Ha vissuto a Parigi e a Londra, dove attualmente risiede con il marito e i figli. In Italia ha pubblicato L’invito, il suo primo thriller, e La donna della cabina numero 10. Di entrambi sono stati venduti i diritti cinematografici. Sempre con Corbaccio pubblica Il gioco bugiardo (2018) e L’eredità di Mrs Westaway (2019). I suoi libri sono dei bestseller internazionali tradotti in più di quaranta lingue, e sono entrati nelle classifiche dei libri più venduti di tutto il mondo, fra cui quelle del Sunday Times e del New York Times