LA FELICITÀ AL PRICIPIO di Tiziano Ferro

Dopo due libri autobiografici, Tiziano Ferro firma il suo primo romanzo, “La felicità al principio”: tenero, commovente, duro, struggente, a tratti ironico, comunque autentico.

SCHEDA LIBRO

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LA FELICITÀ AL PRINCIPIO

  • Autore : Tiziano Ferro
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Novel
  • Data di uscita: 3 ottobre 2023
  • Pagine: 208 p.
  • Prezzo: 19 €
  • Genere: Narrativa
  • EAN: 9788804748700

TRAMA

La bambina lo guardava e stava zitta.
“Non parla.” “Come ‘non parla’? E perché?” chiese Galassi.
“E che sono, un medico? I medici costano, e se fossi un medico non starei qua. Non parla. Capisce tutto, in due lingue, reagisce, ci sta con la testa… Però non parla. Se la vuoi, è tua!” Angelo Galassi aveva approfittato al volo di un errore burocratico che lo dichiarava deceduto, facendo perdere le sue tracce così bene che ormai tutti lo consideravano morto: i suoi genitori, il suo agente, il suo pubblico adorante. Il grande cantautore, l’idolo delle folle, era in realtà un uomo tormentato e depresso, che aveva sperato di riuscire a sfuggire a sé stesso e ai suoi problemi nascondendosi tra i grattacieli di New York. Ma la vita è più forte, e dal nulla appare Sophia, una figlia che Angelo non sapeva di avere, cinque anni, muta per scelta.
Tiziano Ferro racconta la storia di una “disfatta salvifica”. Di una lunga discesa agli inferi, iniziata con un’adolescenza di abusi e ossessioni e culminata in una clamorosa rinuncia. La felicità al principio è un libro sorprendente, rabbioso come un urlo ma pieno di tenerezza.

RECENSIONE

Se è innegabile che la vita sia una sola, è altrettanto vero che alcune sembrano contenerne molte di più, per l’intensità con cui la si affronta, che fa sentire maggiormente il dono o il peso delle esperienze accumulate nel tempo, o perché si ha la sfortuna o la buona sorte di doversene reinventare spesso un’altra. E a volte, in quest’ultimo caso, è anche mettendo una distanza fisica tra noi e il resto del mondo, che troviamo la forza di pensarci diversi e solleticare la possibilità di un cambiamento radicale, che giovi al nostro presente, fintanto che il futuro si riveli come qualcosa da cui non scappare.

Paradossale ma più comune di quanto non si pensi, è il tentativo di allontanarsi da una vita che, sulla carta, è quella che cercano in molti e che ha spesso al primo posto l’affermazione lavorativa che, se riconosciuta e apprezzata anche a livello pubblico, può portare a moti d’affetto inimmaginabili, autostima inattaccabile, benessere economico e la sensazione di aver trovato il proprio posto nel mondo. Ma, come da sempre la storia degli uomini ci insegna, è proprio quando si vive sotto un cono di luce, che agli animi più sensibili ed emotivi, torna forte la voglia di tornare al buio, e questo buio, quando non ha a che fare solo con le luci di un palco spente ma con quelle che regolano la nostra voglia di vivere e di brillare, può portare alla negazione di sé, spesso attraverso una fuga, che può illuderci di ritrovare la pace.

A delineare molto bene, il tratto esistenziale di un personaggio a cui capita tutto ciò, è uno degli interpreti musicali italiani più originali ed intensi, amato da noi e all’estero, il cantautore Tiziano Ferro, che al suo debutto con il romanzo “La felicità al principio”, ci racconta la storia di Angelo Galassi, sul quale non si fa fatica ad intuirne l’intenzione di gettargli addosso un mondo che Tiziano conosce bene, in quanto cantante come lui e per anni soggetto a dipendenze da alcol e cibo e consapevole di una società che discrimina ancora per le proprie scelte sessuali.

Angelo voleva diventare cosa terrena.
Come uno di quei premi che aveva vinto da vivo: un Telegatto o un Grammy; fatto di un materiale qualunque, ma riconoscibile, chiaro, uno solo. Senza bisogno di dissertazioni, nome comune di cosa, di persona. Con una funzione, una linea, difficilmente contestabili.
Senza gente che gli chiedeva chi era, cosa stava diventando, cosa voleva dire e se si stava evolvendo. Come un continente, che però non parla.

Le similitudini tra lui e il suo protagonista “collega” si fermano a queste, perché Angelo, nel punto più alto della carriera ma al contempo in un momento complicato della sua esistenza, approfitta di un errore burocratico in un documento, si finge morto e si nasconde a New York, assecondando questa folle idea nella speranza di ritrovare se stesso, potendosi riappropriare di quella parte di sé che non conosce “soluzioni” esterne, che si tramutano in abusi e scalfendo quei rapporti tenuti insieme da false accettazioni e manovrate dal mostro della depressione che lo incatena.

In questo languire nell’impotenza più assoluta affonda la radice della vera tortura della depressione: pensiamo di essere in ritardo e di dover recuperare. Fare tutto e subito.
Pensiamo che tutto dipenda da noi. E che adesso siamo solo lenti e distratti.
La depressione ti vuole concentrato e agile. Soltanto per vederti fallire.
Il problema è che, semplicemente, non possiamo.
L’idea di non potere è la frustrazione maggiore.
Nessuno vuole ammettere di non saper raggiungere un traguardo.
Ma la tristezza della depressione non ha senso.
Smembra la capacità e la forza di volontà degli uomini più saggi e intelligenti.

Ma come spesso capita, quando si pretende troppo da sé stessi e ci si convince che è solo in te che devi trovare il senso ed il motivo per continuare a vivere, ecco che la vita sa sorprendere nei modi più inimmaginabili. In un giorno di normale amministrazione, la vita di Galassi cambia per sempre. Non si abbandona più ai suoi demoni interni, non con la facilità di prima. Qualcosa lo frena, gli impedisce di farsi totalmente del male. La visita di una donna, sua vecchia fan, che lo informa padre di una bimba di 4 anni, Sophia, di cui non ha più la possibilità di occuparsi ma che vede in lui qualcuno che può salvarsi, salvando lei. Una bimba che non chiede nulla, nel vero senso del termine perché non parla, ma che sa comunicare più di chiunque altro al mondo per lui. Nasce e rinasce così, pian piano, un rapporto unico e speciale, non solo perché si è padre e figlia, ma perché di fronte all’unica prova che non credeva la vita avrebbe avuto l’ardire di offrirgli, scambierà il suo sentirsi vetro soffiato, in cristallo infrangibile.

Sophia aveva scelto di morire, come lui, anzi più di lui. Non dicendo una parola, pur non avendo malattie, handicap, limitazioni fisiche.
Cosa c’è di più mortale del degrado interiore?

Ci sarebbero voluti molti anni prima di riuscire a capire che tutte quelle cose potevano esistere nello stesso posto. Un posto molto lontano dalla sua casa di allora, quella edificata sul silenzio, l’abbandono e la decadenza dell’anima. Un luogo soleggiato, con il paesaggio che sembra un dipinto. L’amore. Galassi ritrova la voglia di vedere i film di Fantozzi, preparare una colazione abbondante, rivedere un suo concerto. E, cosa più importante, tagliare i ponti con la finta vita tornando in Italia…ma in che veste? E come affrontare chi lo credeva finito, in tutti i sensi?

Lo si scoprirà leggendo questo libro che fa godere, oltre di una storia ben costruita e dal finale non scontato, della capacità di un mestierante della parola come Tiziano che ben conosciamo attraverso i testi della sua musica, il suo linguaggio e che a suo dire, è quello che gli ha dato la spinta a uscire di casa e a diventare ciò che è. Dichiarandosi orgoglioso del tentativo di essere uscito dalla confort zone che è la canzone, che è sintesi, brevità. Al contrario della narrativa che è un’estensione, un amplificatore e che ha tutti i requisiti per esaudire uno dei suoi più grandi sogni, vederla tramutata in una sceneggiatura cinematografica.

NOTE SULL’AUTORE TIZIANO FERRO

Tiziano Ferro, nato a Latina il 21 febbraio 1980, è un cantautore, paroliere e produttore discografico italiano.
Salito alla ribalta grazie al singolo di debutto Xdono nel 2002, è ritenuto uno dei più influenti e innovativi cantautori italiani contemporanei. L’alta popolarità del suo repertorio lo ha reso tra gli artisti italiani più apprezzati e famosi in Italia e nel mondo, nonché un punto di riferimento della musica internazionale. Nel corso della sua carriera ha venduto oltre 20 milioni di dischi e ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti tra i più importanti a livello nazionale e mondiale.

CANZONE SIMBOLO di Tiziano FerroXDONO (pronunciato “Perdono”) è un singolo del cantautore italiano Tiziano Ferro, pubblicato il 22 giugno 2001 come primo estratto dal primo album in studio Rosso relativo. La canzone è stata scritta da Tiziano Ferro in una giornata di dicembre del 2000. Mentre si stava recando allo studio del padre, avvertì l’impulso di fermarsi a riflettere e si sedette su una panchina del Parco comunale di Latina iniziando così a scrivere le prime parole di Xdono. Dal punto di vista musicale si tratta di un brano contemporary R&B influenzato da sonorità pop, soul e hip hop. Nel luglio del 2022 il produttore Michele Canova Iorfida ha rivelato che la base musicale è stata copiata dal brano Did You Ever Think del cantante statunitense R. Kelly, optando per risuonarlo completamente anziché campionarlo. Xdono è rimasto per diverse settimane consecutive ai vertici delle classifiche di vendita europee.

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8 Commenti
  1. MATTIA FEDERICO

    Ciao Manu, ho appena letto la tua recensione e, come sempre, apprezzo ogni sua linea critica. Mi fa piacere quando leggo che anche chi ha avuto successo e potrebbe adagiarsi, invece, scommette su sé stesso e sperimenta/esce dalla sua comfort zone. Che il suo sogno cinematografico possa realizzarsi. A te, invece, rinnovo i complimenti per il coinvolgimento e le capacità critiche. Un bacio!

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    • Manu Luna

      Grazie mille Mattia, sono felice che ciò che leggi di volta in volta, ci rinnova il tuo entusiasmante apprezzamento! Un bacio anche a te!

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  2. Peppe

    Articolo sempre impeccabile a recensire il libro di un autore che apprezzo molto in veste canora, forse per questo, nonostante una recensione illuminante, non riesco a cogliere lo spunto per trovarlo anche interessante in veste letteraria.
    Che commenti a fare, si potrebbe pensare, beh seguendo il sito mi piace esprimere la mia opinione apprezzando i contenuti che gradisco di più e quelli meno, come in questo caso… magari sarà il libro più bello del mondo, il deficit è mio a non saperne cogliere i contenuti per i motivi prima spiegati, in ogni caso sempre complimenti Manu per i tuoi lavori.

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    • Manu Luna

      Ciao Peppe, e invece hai fatto benissimo a lasciare il tuo punto di vista anche nel caso in cui, come stavolta, il libro proposto non ti abbia incuriosito particolarmente. Io mi sono approcciata al libro con la certezza che, apprezzando la scrittura di Ferro nei testi delle sue canzoni, avrei trovato interessanti percorsi di riflessione, anche scoprendolo nelle vesti di scrittore di romanzi… Spero con la mia recensione di avere reso merito ad un tentativo, da parte sua coraggioso, nell’essersi lanciato in una nuova esperienza lavorativa, ma che la storia da lui scelta, possa non convincere o ispirare chiunque a leggerla, ci sta tutto. Un abbraccio e grazie sempre!

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  3. Tommaso Cutrì

    Va sottolineato il grande lavoro che hai fatto, nel dare una linea guida a questa opera letteraria.
    Il cantante laziale da sempre sensibile nelle sue canzoni
    Complimenti

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    • Manu Luna

      Una sensibilità che riversa con straordinaria capacità anche nel raccontare una vicenda che è sicuramente a lui familiare, sotto alcuni punti di vista, ma non per questo semplice da scrivere. Grazie mille e un caro saluto Tommaso!

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  4. Antonella Valentini

    Devo ammetere che T.Ferro non mi è mai piaciuto nè come cantante nè come personaggio pubblico. Leggo volentieri questa recensione che mette in luce un aspetto di lui che non conoscevo. Scrittore. La storia narrata incuriosisce, come andrà a finire? Tornerà in italia il protagonista? E la bimba? Una vicenda sicuramente originale per cui grazie come sempre delle vostre segnalazioni.

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    • Manu Luna

      Ciao Antonella, come hai potuto ben dedurre dagli interrogativi che preannuncia la trama e che solleva anche la mia recensione, è un libro che cattura piano ma con sempre maggiore curiosità, nel voler scoprire come il protagonista raccontato dal cantante, supererà le non poche difficoltà che la vita gli pone davanti. Grazie a te per la curiosità sempre accesa che tieni viva su Librangolo.

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