[Recensione] Alex (Pierre Lemaitre) | Ed. Mondadori

Secondo appuntamento con L’Angolo del Giallo, la nuova rubrica dedicata ai libri gialli e alle loro contaminazioni. Dopo aver visitato i freddi territori tedeschi con Sebastian Fitzek, ci spostiamo in Francia alla scoperta del maestro del noir Pierre Lemaitre.

Mentre cammina per le strade di Parigi, Alex, una giovane donna di trent’anni, viene seguita da uno sconosciuto che, dopo averla aggredita e picchiata selvaggiamente, la carica su un anonimo furgone bianco facendo perdere le sue tracce. Portata in un magazzino abbandonato, la ragazza viene rinchiusa in una gabbia di legno appesa a due metri da terra. Per lei non c’è via d’uscita: non sa dove si trova, né cosa voglia quell’uomo che non le rivolge mai la parola. I giorni passano tra mille sofferenze. Piegata dentro quella gabbia che non le permette il minimo movimento, in quel luogo umido e buio, Alex sente che il suo destino è segnato e che nessuno verrà a soccorrerla. Ha una sola certezza: il suo rapitore vuole vederla morire. C’è però un testimone che ha assistito al rapimento, e grazie alla sua segnalazione il comandante di polizia Camille Verhoeven, un uomo fuori dal comune, con un tragico trascorso personale e modi formidabili, inizia a indagare sulla vicenda. Chi è il sequestratore? Perché ha architettato tutto questo? E, soprattutto, chi è davvero Alex? Quando l’aguzzino viene finalmente identificato e la polizia fa irruzione nel luogo del sequestro, la gabbia è vuota. La ragazza si è volatilizzata…

Prima di procedere con la recensione, credo siano necessarie una premessa ed alcune istruzioni per l’uso… Attirata dalla trama, ho acquistato Alex in una libreria dell’usato, scoprendo soltanto successivamente (Mondadori non vi accenna in alcun modo e adesso capiremo il perché…), che il romanzo è il secondo di una trilogia (che ha in realtà un altro libro, una sorta di capitolo aggiuntivo) il cui protagonista è l’investigatore Camille Verhœven, e che andando a ripercorrere l’ordine cronologico di pubblicazione francese, risulta quindi composta da Irène (2006), Alex (2011) e Camille (2012).

Come accade spesso alle edizioni italiane, Mondadori ha invece scelto di pubblicare i titoli nell’ordine inverso, facendo uscire nel 2011 prima il secondo capitolo dedicato all’indagine di Alex (la prima opera di Lemaitre pubblicata in Italia) e solo in seguito, nel 2015, gli altri due capitoli, cambiando peraltro anche i titoli originali.

A generare maggiore confusione nel lettore si è poi aggiunto nel 2016 Rosy & John, che sebbene abbia sempre come protagonista l’ispettore Verhœven, viene considerato un capitolo extra, o per dirla come l’autore “un mezzo libro”, essendo molto breve (117 pagine); iniziamente uscito solo per il formato digitale nel 2011 con il titolo Les Grands Moyens (cronologicamente ambientato dopo Alex, è da considerare quindi come il capitolo 2.5, e non quello conclusivo), è stato  poi riadattato su commissione nel 2013 dallo stesso autore per il formato cartaceo.

A ciò va aggiunto che, già alla fine del 2014, la Mondadori aveva provato a risolvere questo guazzabuglio editoriale andando a pubblicare le 4 storie all’interno di un unico volume, “Quattro indagini per il Commissario Camille Verhoeven: Irène-Alex-Camille-Rosy & John“, venduto attualmente sul loro store al prezzo invitante di 14,90 €, spendendo i quali potete portarvi a casa un tomo di 1010 pagine. Se può interessarvi acquistare l’intera saga, tenete comunque presente, come già detto, che Rosy & John andrebbe letto prima di Camille, sebbene quest’ultimo sia stato pubblicato prima.

Se invece deciderete di accostarvi ad Alex senza aver letto il primo libro, come è successo a me, ma vi state chiedendo se riuscirete ugualmente ad apprezzarlo, la risposta è sì. La storia è completamente indipendente rispetto a Irène, e quando si allude agli accadimenti antecedenti, i riferimenti sono chiari e comprensibili, fermo restando il fatto che scoprirete come tali vicende si siano concluse.

Sperando di essere così riuscita a dipanare questa complicata timeline editoriale, passiamo finalmente a fare la conoscenza di Alex, una giovane tanto bella quanto misteriosa che dalle prime pagine si viene a trovare in una posizione insostenibile (nel senso più stretto del termine). Percossa violentemente e sequestrata da uno sconosciuto, la situazione le diventa ben presto chiara: il suo rapitore non vuole nulla da lei, “soltanto” vederla morire ed il più dolorosamente possibile, per giunta.

Ma perchè? Apparentemente non c’è alcun collegamento con la vittima, della quale non si conosce nulla, nemmeno l’identità. L’incarico di trovarla viene affidato all’ombroso comandante della Brigade, Camille Verhœven, che benchè restio (ma ha i suoi buoni motivi per esserlo) assume la direzione delle indagini.

E man mano che queste proseguono e la storia si arricchisce di rivelazioni imprevedibili, ogni elemento del rompicapo trova la sua giusta collocazione, contribuendo a cambiare la prospettiva del lettore sui protagonisti di questa vicenda, fino al suo straordinario epilogo. Siamo certi di aver ben chiara la differenza tra giustizia e vendetta? E la linea di demarcazione tra innocenza e colpevolezza ha contorni davvero così netti?

Lemaitre ci propone un noir avvincente, dai temi duri e violenti e dai tratti cruenti, a volte talmente crudi da rendere la lettura abrasiva; una storia che, mentre ci si avvicina alla conclusione, ci sorprende con un finale inatteso.