Sono stata una buona moglie. Gli ho concesso tutto, senza dire una parola.
E senza dire una parola si consumerà la mia vendetta.

TRAMA:

Jodi è la compagna perfetta e Todd non potrebbe mai fare a meno di lei. Abituata a vivere all’ombra del suo uomo, Jodi lo accudisce, lo asseconda, contribuisce a fare di lui, giorno dopo giorno, una persona di successo. Elegante, sofisticata, sicura di sé, Jodi è una psicoterapeuta che ha rinunciato alla carriera pur essendo molto brava a scavare nella mente dei pazienti, almeno quanto lo è a mentire a se stessa. Todd è un uomo d’affari avido, egocentrico e, al contrario della moglie, molto prevedibile: tutto ciò che desidera se lo prende, soprattutto quando l’oggetto del desiderio sono le donne. Todd e Jodi sono una coppia come tante. Ma un giorno succede qualcosa che rischia di frantumare il loro rapporto mandandolo in pezzi affilati e taglienti, come uno specchio caduto a terra. È in questo istante che Jodi capisce di non poter più essere una sposa silenziosa e di dover scegliere tra giustizia e vendetta. Trascinante e coraggioso, questo romanzo d’esordio rende con assoluta precisione le sfaccettature e le contraddizioni che si nascondono nella vita di una coppia, coglie il mistero che la tiene unita ma anche il momento esatto che prefigura la catastrofe, avvolgendo il lettore nelle spire di una vicenda tanto terribile quanto umana.

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LA SPOSA SILENZIOSA (THE SILENT WIFE)

  • Autrice: A.S.A. Harrison
  • Traduttori: Alisa Matizen, Irene Abigail Piccinini
  • Editore: Longanesi
  • Collana: La gaia scienza
  • Data di uscita: Giugno 2013
  • Pubblicato in Italia: 22 Maggio 2014
  • Pagine: 333
  • Prezzo: 16,60 €
  • Genere: Narrativa contemporanea
  • EAN: 9788830439351
Recensione

Succede che non si riesca ad inquadrare una persona, ci parli, ci scherzi, ti ci confronti, ma nel momento in cui pensi di aver capito un po’ di lei, di poter dire quindi di “conoscerla”, per quello che poi voglia dire conoscere veramente qualcuno, ti rassegni al fatto che è mutevole l’idea che ti rimane di lei.

Succede anche con i libri, tu sai che storia stai leggendo, i personaggi manifestano pensieri, compiono delle azioni, che a volte ti ritrovi a non condividere, e questo, al di là dello stile di scrittura, che qui è ineccepibile, condiziona parecchio il gusto in bocca lasciato alla fine.

Potrei fare vari esempi di casi in cui non avrei mai detto o fatto quello che narrava la storia, ma in questo, l’ho accettato con meno serenità, come se la capacità di scrivere dell’autrice fosse al servizio di una storia “sbagliata”.

Originale l’idea di rendere una compassata casalinga, perfetta quasi da rasentare la maniacalità, la passione per la forma, più che per le emozioni, l’autocontrollo come filosofia di vita, un’assassina (lo svela lei stessa fin dalle prime righe).

E per quanto, con un marito come quello raccontato ampiamente dalla stessa autrice, grazie all’alternanza di capitoli a due voci, la tentazione di farlo fuori, sarebbe venuta anche a me, ho trovato il percorso a questa decisione estrema, non pertinente al sentimento d’amore che lei diceva di sentire ancora forte, dentro.

La mancanza di senso di colpa successiva al gesto infatti, mi ha fatto riflettere sul fatto che, come siamo ormai purtroppo abituati a sentire dalla cronaca di questa nostra epoca, coloro che dicono e pensano di amarci, siano proprio gli stessi che si riescono a macchiare di un delitto simile, quella donna crede di aver ucciso solo l’idea di non perfezione in cui l’aveva costretta il marito con le sue azioni e malefatte, lei odiava la perdita dell’idillio, l’illusione della stessa e a quel punto, quel che non si riesce più a fare forse, è convivere con questo, non con l’uomo o la donna che ci appare traditrice/traditore di una promessa.

La normalità che diventa mostruosità, la tranquillità che diventa diabolicità. Tutto succede sempre prima nella nostra testa, e lì chiunque, è capace sempre di TUTTO. La nostra fortuna può consistere solo nel non essere tra quelli che passano ai fatti o di non essere mira di chi ci riesce.

Perché siamo tutti normali, prima di scoprire che su noi stessi o su chi ci sta di fronte, ci sbagliavamo.

NOTE SULL’AUTRICE A.S.A. HARRISON

ASA Harrison

Susan Harrison (che ha firmato tutte le sue pubblicazioni con lo pseudonimo A.S.A.), era una scrittrice canadese che ha esordito come narratrice con La sposa silenziosa (The silent wife) nel 2013, morendo quello stesso anno, di cancro, all’età di 65 anni. In precedenza aveva pubblicato diversi saggi. Era sposata con l’artista John Massey e viveva con il marito a Toronto. Negli ultimi mesi di vita, stava lavorando ad un nuovo thriller, rimasto incompiuto.