TRAMA:

Maria è stata abbandonata da poco. Raquel non trova la forza di dimenticare un uomo che l’ha profondamente ferita. Elsa non riesce a superare il trauma di una violenza subita da bambina e Susi è segnata per sempre dalla morte del fratello. Donne diversissime fra loro, eppure per certi aspetti molto simili. Giovani, affascinanti, indipendenti, svolgono una brillante carriera e condividono la stessa città, Madrid, un alveare caotico in cui nessuno si conosce o si preoccupa dei problemi altrui. Donne alle prese con i rispettivi amanti, il lavoro, le rivalità, le gelosie e le invidie, le paure e le fantasie, ma che ogni volta che si specchiano nelle altre, nelle donne «normali», scoprono sempre e comunque la loro innegabile diversità. Provocatoria, graffiante, corrosiva, Lucía Etxebarría ci offre un nuovo capito della sua lucida ricerca su come sono le donne, gli uomini, il loro modo di stare insieme e di vivere l’amore.

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NOI CHE NON SIAMO COME LE ALTRE

  • Autore: Lucìa Etxebarrìa
  • Traduttore: Roberta Bovaia
  • Editore: Guanda
  • Data di uscita: 1999 | Pubblicato in Italia: 2003
  • Pagine: 377
  • Prezzo: 14,50 €
  • Genere: Narrativa straniera
Recensione

Ho sempre creduto nella magia, nel potere delle parole, dei mantra salvifici. Se non ci credessi, non leggerei. E, cosa ancor più eccezionale, non ri-leggerei.

Ci sono libri che mi sono rimasti talmente nel cuore, sotto pelle, che pensandoli, mi sembrano una lettura conclusa da poche ore, anche se sono trascorsi anni. Motivo per cui, per quanto io abbia amato certi romanzi, non sento l’esigenza di andarli a “riprendere”. Ma le eccezioni esistono per tutto e in questo caso, è successo che volessi ritrovare una delle penne più forti, sapienti e profonde in cui io mi sia mai imbattuta, quella di Lucìa Extebarria, scrittrice spagnola, e del suo “Noi che non siamo come le altre”, che è un affresco meraviglioso e drammatico, sulla cui tela narrativa si incontrano vite normali e per questo straordinarie, perché non è di cosa è fatta la tua vita che la rende speciale, ma soprattutto da CHI.

E i colori esistenziali che contaminano le storie di tutti i personaggi cui dà vita l’autrice, mi hanno ricordato la luminosità che può venir fuori, anche da racconti intrisi di ombre, racchiuse nei lati oscuri di queste giovani anime a cui non sembra importare di avere un ruolo nel mondo, ma che soffrendo, crescendo e amando, lo rendono un luogo non da temere, ma da conquistare e ci ricorda che il tempo ci offre due sole possibilità di scelta: o accettare ciò che siamo o lasciar perdere; e se decidiamo di non mollare, se scegliamo di restare in questo minuscolo pianeta e scendere a patti con la nostra ancor più minuscola vita, possiamo interpretare questa rassegnazione o come una sconfitta o come un trionfo.

NOTE SULL’AUTRICE LUCÍA ETXEBARRÍA

Lucia

Lucía Etxebarría de Asteinza (Valencia, 7 dicembre 1966) è una scrittrice, poetessa e sceneggiatrice spagnola. Nel 1996 pubblica il suo primo libro Aguanta Esto (1996), biografia di Courtney Love, a cui sono seguiti Amore, Prozac e altre curiosità (1997), Beatriz e i corpi celesti (Premio Nadal 1998), Noi che non siamo come le altre (1999), Eva futura (2000), Di tutte le cose visibili e invisibili (2001), Una storia d’amore come tante (2003), Una donna in bilico (Premio Planeta 2004), Io non soffro per amore (2005), Cosmofobia (2008), Il vero è un momento del falso (2010), Il contenuto del silenzio (2011) e Un insano amore (2017).