Recensione de “i licantropi”, romanzo eroticomico accompagnato dalle illustrazioni di V25 che segna l’interessante esordio nella letteratura della scrittrice italo-francese DIANE JACQUELINE MAFFI.
Avevamo già parlato di questo libro grazie ad Anna Salvaje che lo aveva inserito tra i suoi consigli di buona lettura. Così abbiamo voluto approfondire…
I LICANTROPI
- Autrice: Diane Jacqueline Maffi
- Illustratore: Virginie Venticinque
- Editore: Self-published (pubblicazione indipendente)
- Data di uscita: 2 novembre 2019
- Pagine: 254 p., copertina flessibile
- Prezzo: 12 €
- Genere: Erotico
- ISBN-13: 978-1699559864
TRAMA
Joséphine Mandelli è una seria professionista che conduce una vita perfetta. La sua intelligenza e il suo istinto le hanno sempre permesso di fare scelte di buon senso. Nel settembre del 2014, per risolvere un problema di carattere fiscale, è costretta a rivolgersi al Dott. Fabio Castaldi Perego, famoso commercialista di Genova, con il quale ha fin dall’inizio un rapporto conflittuale. Con il tempo, nonostante le incompatibilità caratteriali, il rapporto tra i due si assesta ma a lavoro concluso Fabio inizia a violare prepotentemente lo schermo del cellulare della sua ex-cliente con sconvolgenti approcci sessuali. Lo stato d’animo di Joséphine passa dallo stupore alla rabbia al disgusto ma alla fine… prevarrà la sua innata curiosità.
Per me che, da sempre, sono un’amante della luna, dei ritmi rallentati, del silenzio e del mistero che cela la notte e l’oscurità in generale, è stato facile essere conquistata dalla copertina di questo libro: l’immagine lunare, è affiancata da quella di un animale che è un po’ il “re” di questo spazio temporale, il lupo, ritratto nel suo avanzare verso una direzione apparentemente non definita, ma con gli occhi decisi di chi sa che raggiungerà ciò che ha puntato.
Esattamente come l’uomo in cui si imbatte la protagonista di questo intrigante e divertente romanzo, con cui esordisce Diane Jacqueline Maffi, che mette al timone di questa storia, una donna che sale inconsapevolmente – o forse no? – sul ring in cui avrà spesso la sensazione che prova un “lupo mannaro”, che si trasforma in qualcos’altro contro la sua volontà, al cospetto di un “licantropo”, che invece sceglie quando farlo, senza perdere la ragione (la componente umana), che è la sottile, ma reale differenza tra i due esemplari animali.
Josèphine, ci porta con lei a vedere come si arma un coraggio – se fino in fondo non si sa – che fa aprire a chi suona alle porte delle sue fantasie più inconfessabili, non lasciandola libera di pensare ad altro, come fosse preda di una inspiegabile natura indomita, come sanno essere queste strane ma affascinanti creature notturne.
…il lupo mannaro nel suo momento pienamente animale, ha raggiunto l’apice della sua metamorfosi e non è altro che un fascio d’istinti…eppure sembra quasi addomesticato. Sopra di lui ci sei tu, la grande luna ironica che illumina i suoi passi silenziosi nel quartiere deserto…
Il lato divertente è che troveremo tanti spunti per chiederci se ciò che sembra governarci la mente e il corpo con così tanta insistenza, non sia spesso frutto di qualcosa che idealizziamo troppo e che non dobbiamo avere paura di non assecondare se ci rendiamo conto che sono desideri che non ci rappresentano fino in fondo, ma sarebbero solo un modo per darla vinta a chi vorrebbe approfittare di un potere illusorio su di noi e l’autrice in questo è bravissima nell’affrontare temi che potrebbero prendere una piega pericolosa, alleggerendo alcune vicende, di una sagace e rara ironia, che strizzano anche l’occhio alla comicità.
Vicende, rese ancora più realistiche e accattivanti dai disegni dell’illustratrice italo-belga V25, che ci mostrano la bellezza inquietante ma coraggiosa, di certi lati che è meglio che a volte rimangano confinati alla natura ben più nobile degli animali, rispettosi dell’istinto e coerenti fino in fondo nel rispettare sempre la loro indole, al contrario di quella umana, che spesso la finge, solo per raggiungere i propri fini.
NOTE SULL’AUTRICE DIANE JACQUELINE MAFFI
Diane Jacqueline Maffi, nata a Parigi (Francia) il 24 gennaio 1966, diplomata con maturità francese e maturità italiana, si è laureata in giurisprudenza a Milano dove vive da sempre. Oggi amministra condomini, gestisce patrimoni immobiliari e… scrive libri. I licantropi è il suo primo romanzo, autopubblicato.
Si dice che la donna sia figlia della Luna e che grazie a una Lupa sia nato un Impero. Il giusto equilibrio tra mondo superiore e terrestre, tra riflessione e puro istinto, come sempre corre precario sul ciglio della strada e l’essere umano femminile rappresenta a tratti la luce pallida e misteriosa che ne illumina il percorso, a tratti l’automobile sfrecciante che sembra non volere altro che essere inghiottita dalle tenebre del mistero. Se la curiosità è donna, forse varrebbe la pena percorrere quella strada assieme a lei.. ottima recensione Manu, as usual
Anche su questa recensione, il tuo punto di vista è acuto e prezioso, non solo perché in quanto uomo, mi intriga sempre parecchio, avendo radici diverse rispetto a quello mio o di noi donne in generale, ma perché apprezzo particolarmente il fatto che attraverso ciò che scrivo, riesci a cogliere l’essenza dei libri che scelgo, “semplicemente” da poche righe. Ottimo, as usual 🙂
I Licantropi mi è piaciuto tantissimo.
La scrittura ironica della protagonista è davvero un insolito ma interessantissimo punto di vista che analizza il percorso di una donna verso la conoscenza di sé, la consapevolezza e la Libertà.
Brava Diana e brava Manuela per l’attenta e condivisibile recensione.
È stata una gran bella scoperta anche per me Anna, sia il libro che l’autrice, una donna di rara gentilezza e simpatia, perciò grazie ancora per avermene parlato durante la nostra intervista, che tanto seguito ha proprio qui, avuto. È stato bello leggere entrambi i vostri libri e non posso che augurarmi, e non solo io, di leggervi presto ancora!
Grazie Manuela per questa recensione molto sentita e coinvolgente.
Hai inteso perfettamente il significato del racconto che evidenzia con ironia la pericolosa arte manipolata del narcisista patologico. Come avrai notato, “i licantropi” però sono più di uno. La metamorfosi è contagiosa e diventerà una caratteristica comune a molti altri personaggi; protagonista inclusa 😉
DJM
Grazie a te Diane, per aver scritto una storia che ha avuto il pregio, su tutti, di trattare un tema del genere, facendo emergere lati affatto scontati da parte della tua simpatica protagonista, che pur non salendo in cattedra, ci lascia contenti di notare come solo la donna a volte, riesca ad affrancarsi anche dalle situazioni più surreali e potenzialmente pericolose, rinascendo più forti di prima 🙂