Ritorna in libreria Vincenzo Malinconico, l’avvocato d’insuccesso creato da Diego De Silva in “Sono Felice, dove ho sbagliato?”

Uno dei titoli primaverli più attesi (anche dai nostri lettori), di cui avevamo già dato un’anteprima nell’articolo sui 10 migliori nuovi libri in uscita a Marzo. Ora finalmente in libreria e recensito per voi “Sono felice, dove ho sbagliato?”, sesto capitolo delle avventure con protagonista l’avvocato Vincenzo Malinconico nato dalla penna di Diego De Silva, la cui intelligenza, ironia ed imprevedibilità, troveremo presto anche in TV.

LA SERIE DI LIBRI DI VINCENZO MALINCONICO

Come già detto, Sono felice, dove ho sbagliato è il sesto libro di Diego De Silva incentrato sulla figura dell’avvocato Vincenzo Malinconico. E come i precedenti capitoli, la trama ha una struttura verticale, vale a dire che è autoconclusiva: le vicende raccontate si aprono e si chiudono con questo romanzo.

Ciononostante, sono presenti dei riferimenti a episodi avvenuti nei libri precedenti. Per non arrivare impreparati alla lettura, ecco quindi un breve e veloce ripasso dei 5 libri (+ alcuni extra) che hanno preceduto quest’’ultima pubblicazione.

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01. NON AVEVO CAPITO NIENTE (2007)


Prima apparizione in libreria dell’avvocato Vincenzo Malinconico. Precario, da poco lasciato dalla moglie, si barcamena tra difficoltà lavorative e familiari. In tribunale si trova a essere nominato difensore d’ufficio di “Mimmo ‘o burzone”, figura legata alla camorra, mentre nasce una storia con Alessandra, pm conosciuta in tribunale.

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02. MIA SUOCERA BEVE (2010)


Continuano le disavventure di Malinconico che, oltre alle complessità della vita privata da semidivorziato, diventa involontario difensore di un ingegnere informatico, incontrato nel supermercato nel quale ha organizzato, sotto l’occhio delle telecamere, il sequestro di un boss di camorra che l’uomo ritiene responsabile della morte della propria figlia.

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03. SONO CONTRARIO ALLE EMOZIONI (2011)


Reduce dalla fine di un amore per la quale non riesce a darsi pace, Malinconico passa da domande al limite del filosofico a fare analisi testuali di canzoni popolari. Il romanzo più riflessivo del ciclo è incentrato sulla relazione tra Vincenzo Malinconico e il suo psicanalista, confuso dal caos di bugie, omissioni o mezze verità che il suo paziente gli racconta.

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03B. ARRANGIATI, MALINCONICO (2013)


I primi 3 romanzi (“Non avevo capito niente”, “Mia suocera beve” e “Sono contrario alle emozioni”), raccolti in unico libro (750 pagine), con cui De Silva non ci racconta soltanto le vicende tragicomiche di un avvocato anomalo, ma ci porta in giro per un mondo e una società incomprensibili, viste attraverso la lente di Vincenzo Malinconico.

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04. DIVORZIARE CON STILE (2017)


Malinconico prende in carico la separazione di Veronica Starace Tarallo, accusata dal marito di un tradimento avvenuto nel mondo digitale. Manco a dirlo, Vincenzo ne subisce il forte fascino mentre cerca di contrastare il marito di lei, che sembra tutto ciò che Malinconinco vorrebbe essere: ricco, navigato principe del foro e con una moglie bellissima. Chi vincerà il duello in tribunale?

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05. I VALORI CHE CONTANO – AVREI PREFERITO NON SCOPRIRLI (2020)


Una ragazza in intimo bussa alla porta di Malinconico: sta scappando da una retata avvenuta al quarto piano del suo palazzo. Un inizio rocambolesco, come le vicende che spesso accompagnano l’avvocato che si presterà ad aiutarla, scoprendo così che è la figlia del siindaco, mentre nel privato dovrà affrontare la malattia, che gli piomba addosso come un inaspettato macigno.

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05-B. LE MINIME DI MALINCONICO (2021)


Dicono che la felicità si trova nelle piccole cose. Sapeste l’infelicità.

Una raccolta di aforismi, o meglio un libro di massime, ma visto che a pronunciarle è Vincenzo Malinconico, l’uomo che inciampa da fermo, tutt’al piú si può parlare di minime: 340 stilettate che compongono un esplosivo prontuario sentimentale.

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06. SONO FELICE, DOVE HO SBAGLIATO (2022)


  • Autore: Diego De Silva
  • Editore: Einaudi
  • Collana: I Coralli
  • Data di uscita: 15 marzo, 2022
  • Pagine: 248 p. (brossura)
  • Prezzo: 17,50 €
  • Genere: Narrativa italiana
  • EAN: 9788806251031

TRAMA DI “SONO FELICE, DOVE HO HO SBAGLIATO?”

Vincenzo Malinconico è tornato ed è alle prese con un’ingiusta causa. D’amore. Già, c’è di mezzo l’amore anche stavolta, ma un tipo d’amore con cui Malinconico non ha avuto ancora a che fare, professionalmente parlando: l’amore impantanato, quello di chi pensa di avere diritto a un risarcimento per il dolore. Perché è proprio questo che gli chiedono gli Impantanati, sei donne e due uomini uniti in una strampalata associazione: di intentare una causa epocale per danni da sinistri sentimentali. E l’assurdo può sembrare a tratti possibile, al più eccentrico avvocato d’insuccesso di sempre. Sono anni, e tanti libri, che le parole di Malinconico ci risuonano in testa. Qualche volta abbiamo persino seguito i suoi consigli non richiesti. Ed eccolo di nuovo qui, fedele nel ridersi addosso un attimo dopo aver detto una cosa che sembrava quasi vera.

RECENsIONE

Beh, se si potesse intentare una causa per infelicità, allora sí che un avvocato ti sarebbe utile.

Non so voi, ma io sono tra coloro che alla fine della proiezione di un film al cinema, non si schioda dalla sedia alla parola “fine” (che poi oggi non lo scrive più nessuno, ma per farvi capire…) perchè spera sempre in qualche contenuto extra,  siano anche le papere commesse dagli attori durante i ciak e quando succede, perché succede, esco dalla sala più contenta.

La stessa cosa vale ai concerti: spero sempre che l’annuncio dell’ultima canzone in scaletta, sia un fake (che poi tutti sanno che lo è, ma non si sa mai…) e che l’entusiasmo e l’energia vissuta non sparisca di colpo insieme all’uscita di scena dei cantanti, ma ci si saluti davvero dopo un rientro, cui segue un distacco meglio accolto.

E veniamo ai libri, per i cui finali, difficilmente spendo parole nelle mie recensioni, ma è arrivato il momento di un’eccezione, pur senza spoilerare nulla naturalmente, per l’ultimo attesissimo libro dello scrittore napoletano Diego De Silva, che fa vivere per la sesta volta (e spero non ultima!) le vicissitudini dell’avvocato più simpatico e cerebrale della narrativa italiana.

Se ci mettiamo poi che il suo protagonista non è un campione di autostima e che con le donne forse se la cava ancor peggio che in aula, possiamo immaginarci la cronostoria sfigata dell’italiano medio, invece l’eccezionalità di De Silva, è aver creato da zero e arricchito nel tempo, la figura di un uomo incredibilmente normale, ma capace di un’ironia, un’autocritica e l’inconsueto mix di tenerezza e cinismo, che ti ci fa affezionare come ad un amico irrinunciabile.

Ci avete fatto caso? Chi dice sempre quello che pensa, parla sempre a sproposito. E cosí offende la gente, la mette in imbarazzo o piú semplicemente l’annoia, il che è anche peggio (le persone noiose sono veramente stupide).

Vincenzo Malinconico è sin dal primo romanzo, al centro delle cause legali più strampalate, inverosimili, tragicomiche, ma incredibilmente possibili, che possano capitare a chi indossa una toga, e che questa volta riguarda quella di un gruppo di “impantanati” in relazioni clandestine: sei donne e due uomini che chiedono a lui e al socio Benny d’intentare una “class action” epocale per danni da sinistri sentimentali. Ma una serie di colpi di scena renderà la situazione ancora più assurda di quel che sembra.

In casa non c’è un giudice che ti richiama all’ordine se eludi le domande, cambi versione o neghi quello che hai dichiarato in precedenza. Nessuno ti fa accompagnare fuori dall’aula o ti denuncia se alzi i toni oltre il consentito. In casa si può dire di tutto. E dire di tutto non è parlare.

Ed è girando l’ultima pagina, quella che di solito si riserva ai ringraziamenti, che De Silva si comporta nei confronti del lettore, come quei contenuti extra che amo ritrovare al cinema e ai concerti, dedicandoci altro. La cosa che non ti aspetti ma che speri, come il saluto in più fatto dal finestrino una volta scesi dalla macchina,  che sa di quella carezza che ci concilia meglio col distacco, che sia un arrivederci o un finale.

DAL LIBRO ALLA TV

Molti di voi lo sapranno già, visto che se ne parla ormai da un po’, ma nel caso in cui la notizia vi fosse sfuggita, Vincenzo Malinconico approderà presto in TV.

La fiction (nome con cui in Italia vengono comunemente chiamate le serie televisive di finzione), avrebbe in verità dovuto debuttare il 6 marzo 2022, anche per fare da traino a Sono felice, dove ho sbagliato, il sesto libro di Malinconico, uscito nello stesso mese. Ma siamo a metà aprile, con il palinsesto televisivo della domenica già occupato da Don Matteo, per cui, in attesa di notizie ufficiali, è facile prevedere che i vertici di Viale Mazzini abbiamo deciso di fare slittare la messa in onda in estate o, ancora più probable, a settembre, inizio della nuova stagione televisiva. Intanto, ecco tutto quello che sappiamo sinora..

VINCENZO MALINCONICO, AVVOCATO

S’intitolerà Vincenzo Malinconico, Avvocato, la nuova fiction tratta dai romanzi best-seller di Diego De Silva, co-prodotta da RAI Fiction e Viola Film. Le riprese si sono svolte tra Salerno e Roma tra giugno e settembre 2021. La trama a cui s’ispirerà sarà quella presente nei primi 4 romanzi della serie e dovrebbe essere composta da 8 episodi.

CAST

Massimiliano-Gallo-Vincenzo-Malinconico

Il protagonista sarà interpreato da Massimiliano Gallo, attore noto al grande pubblico per le sue interpretazioni in I Bastardi  di Pizzofalcone e Imma Tataranni – Sostituto Procuratore. Insieme a Gallo nel cast della nuova fiction ci saranno Lina Satri, Michele Placido (La piovra), Teresa Saponangelo (Vivi e lascia vivere) Ana Caterina Morariu (Squadra Antimafia) Massimo Reale (Rocco Schiavone), Denise Capezza (Baby), Simone Gandolfo (Che Dio ci aiuti, DOC – Nelle tue mani), Francesco Di Leva (RIS, Squadra antimafia), Giovanni Ludeno (1993), Luca Gallone (L’amica geniale).

A proposito del cast tecnico, invece, la regia è affidata a Vincenzo Angelini, che per la TV ha già diretto Gli orologi del diavolo con Beppe Fiorello. Mentre la sceneggiatura è stata affidata allo stesso Diego De Silva, a Gualtiero Rosella, Massimo Reale e Daniele Vestoso.

NOTE SULL’AUTORE DIEGO DE SILVA

Diego De Silva
Scrittore, giornalista e sceneggiatore napoletano, Diego De Silva ha pubblicato diversi libri tra i quali il romanzo Certi bambini (Einaudi, 2001), premio selezione Campiello, da cui è stato tratto il film omonimo diretto dai fratelli Frazzi, con la sceneggiatura firmata a quattro mani con Marcello Fois. Suoi racconti sono apparsi nelle antologie Disertori, Crimini e Crimini italiani (2000, 2005 e 2008). I suoi libri sono tradotti in Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Portogallo e Grecia.