Alla (ri)scoperta di “Shining”, il romanzo di Stephen King che ha appassionato (e terrorizzato) milioni di lettori in tutto il mondo.

Dopo la mia recensione del penultimo libro del Re, perchè nel frattempo lo zio Stevie ne ha sfornato un altro (vedi lista dei 10 migliori libri in uscita a Febbraio), con un ennesimo già previsto per settembre, e intendo sempre di quest’anno (Ciccio Martin e gli altri lumaconi prendano esempio…), ci eravamo lasciati a metà dicembre con un sondaggio, lanciato all’interno della mia personale classifica dei 5 migliori libri di Stephen King, in cui chiedevo a voi lettori, quale fosse, SECONDO VOI, il suo capolavoro. Vediamo intanto com’è andata…

Quindi, dopo una prima fase eliminatoria, nella quale abbiamo registrato ben 96 voti nelle prime 48 ore, e in cui a contendersi podio e vittoria erano It, Misery e Il miglio verde, divisi da un solo voto, ecco che nella finalissima, ti spunta fuori l’outsider… anche se, mi duole dirlo, a votarlo questa volta siete stati in pochi (7!).

Di sicuro, lanciare il sondaggio sotto le festività di Natale, spezzettarlo in 2 fasi (chiedendo quindi a voi di ri-votare) e prolungare la scadenza fino al 16 Gennaio, non ha aiutato. Ma era anche il nostro primo sondaggio sul sito, quindi ne traiamo almeno qualche informazione utile per il futuro…

Ad ogni modo, ogni promessa è debito e visto che, come è possibile constatare, il vincitore è risultato Shining, passiamo senz’altri indugi a recensire un romanzo che, grazie anche all’adattamento per il cinema ad opera di Kubrik, è diventato un vero e proprio cult .

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Attenzione! Questa recensione contiene spoiler, dall’inizio alla fine! Quindi, se non desiderate venire a conoscenza di troppi particolari del romanzo, fate ancora in tempo a fermarvi.

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SHINING (THE SHINING)

  • Autore: Stephen King
  • Traduttore: Adriana Dell’Orto
  • Editore: Bompiani
  • Collana: Tascabili Narrativa
  • Data di pubblicazione: 28 gennaio 1977
  • Uscito in Italia: Sonsogno 1978; Bompiani 2001
  • Pagine: 592 p. rilegato
  • Prezzo: 14,00 €
  • Genere: Horror
  • EAN: 9788845295300

TRAMA:

L’Overlook, uno strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado, è stato teatro di numerosi delitti e suicidi e sembra aver assorbito forze maligne che vanno al di là di ogni comprensione umana e si manifestano soprattutto d’inverno, quando l’albergo chiude e resta isolato per la neve. Uno scrittore fallito, Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni, accetta di fare il guardiano invernale all’Overlook, ed è allora che le forze del male si scatenano con rinnovato impeto: la famiglia si trova avvolta ben presto in un’atmosfera sinistra.

Dinanzi a Danny – che è dotato di un potere extrasensoriale, lo ”shine” – si materializzano gli orribili fatti accaduti nelle stanze dell’albergo, ma se il bambino si oppone con forza a insidie e presenze, il padre ne rimane vittima. 

“Questo posto disumano crea mostri umani”

Recensione gialli

Siete pronti a visitare le stanze e ad aggirarvi per i corridoi dell’Overlook Hotel? Se siete tra coloro che hanno visto il film ma non hanno letto il romanzo, sappiate che le differenze tra i due sono tante e significative. Come credo ben pochi ignorino, il film è stato (molto) liberamente tratto dal romanzo di Stephen King e, alle corte, le similitudini potrebbero benissimo essere riassunte telegraficamente nella frase seguente: “Famigliola di tre persone rimane isolata durante l’inverno in un albergo infestato. Padre pazzo”. Lo giudicate troppo riduttivo? Leggete qui.

Jack è un ex insegnante di inglese ed un aspirante scrittore; è sposato con una bella donna di nome Wendy e hanno un figlio di cinque anni. Potrebbe sembrare la decrizione di una comunissima famiglia ma scavando più in profondità constatiamo che la normalità non è esattamente all’ordine del giorno.

Iniziamo a vedere come il destino abbia rifilato al capofamiglia una gran brutta mano e come il tavolo da gioco al quale lui siede sia evidentemente truccato. Strike uno, Jack non è soltanto un ex insegnante ma anche un ex alcolista; la scuola presso la quale insegnava lo ha sbattuto fuori perchè ha aggredito brutalmente uno studente con il quale aveva avuto un diverbio. Strike due, Jack ha davvero un pessimo carattere; da studente il suo sport preferito era il football, nel quale era un asso benchè non gli piacesse, perchè gli permetteva di sfogare rancori e ira repressi.

Ciligina sulla torta, Jack ha anche alle spalle un passato di violenze in famiglia, ad opera di un padre altrettanto ubriacone ed altrettanto violento; strike tre, ci dispiace molto Jack, ma sei fuori. E il romanzo inizia dall’ultimo disperato tentativo di Jack, reduce da un anno di faticosa sobrietà, di dare una svolta normale alla propria vita e a quella della sua famiglia, accettando un posto di custode invernale di un albergo, finanziato da un suo ex collega e compagno di sbronze. Ciò che Jack ancora non sa, è che quell’albergo è infestato da oscure presenze. Sarei tentata di dire strike quattro, se fosse possibile.

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La prima edizione italiana di “Shining”, uscita prima per Sonzogno e poi per la collana “Euroclub” con il titolo “Una splendida festa di morte”.

Ma quello che rende questa famiglia veramente unica è il figlio di cinque anni, Danny; non è solo il fatto di essere sveglio per uno della sua età a rendere Danny unico, ma il potere, l’aura o lo shine, che possiede fin da quando è nato. Il bimbo riesce a percepire i pensieri e le emozioni degli altri e talvolta ha delle visioni di cose accadute o che devono accadere, tramite Tony, quello che inizialmente viene considerato un amico immaginario ma che scopriremo essere semplicemente una parte di lui.

Non è difficile intuire che trasferirsi in un albergo che nei mesi invernali rimane completamente tagliato fuori dal mondo civile risulta essere la decisione più sbagliata che Jack avrebbe mai potuto prendere (oltre ovviamente a quella di attaccarsi alla bottiglia), per tacere del fatto che in questo albergo nella fattispecie soggiornano inquilini tutt’altro che innocui; in virtù della sua sensibilità particolare, Danny inizia ad essere perseguitato da visioni nelle quali è inseguito da un mostro farneticante in un luogo che non conosce.

L’Overlook è stato teatro di vicende orribili, sparatorie, violente risse, omicidi, suicidi e i passati accadimenti non risultano mai davvero passati ma come congelati in un eterno presente. Poichè quest’atmosfera venefica è talvolta percepita anche dai comuni ospiti dell’albergo, ne consegue che Danny, a causa dei suoi poteri extrasensoriali, risulti particolarmente vulnerabile; per questo Dick Hallorann, il cuoco dell’albergo, a sua volta dotato dell’aura, mette in guardia il piccolo, spiegandogli però allo stesso tempo che se si fosse tenuto alla larga da posti specifici (come il parco giochi o la stanza 217), sarebbe stato al sicuro.

E per un po’ effettivamente tutto sembra andare per il meglio. I primi tempi sembrano proprio soddisfare le aspettative di ripresa della famiglia, il vortice di distruzione nel quale l’alcolismo di Jack aveva risucchiato tutti e tre ormai sembra essere alle spalle, i giorni scanditi dal mutismo, dagli scatti di collera, dalla violenza verbale, culminati con una spaventosa aggressione durante la quale il figlio di tre anni aveva riportato una frattura al braccio, sembrano solo brutti ricordi.

Ma mentre Jack inizia ad interessarsi ai trascorsi dell’albergo, anche l’Overlook inizia ad interessarsi a lui, individuandolo a colpo sicuro come l’anello debole sul quale fare pressione, sfruttandone il senso di colpa e la paura del futuro e di un ulteriore fallimento, per impadronirsi di tutta la famiglia ma in particolare di Danny e del suo straordinario potere.

Progressivamente, assistiamo al deterioramento mentale di Jack, mentre a poco a poco l’albergo ne corrompe pensieri e sentimenti. Lentamente, nonostante l’amore profondo che prova per Wendy e Danny, inizia a distaccarsi emotivamente dalla propria famiglia, mentre tende ad intrecciare un rapporto rilevante con una mazza da roque (un antenato del cricket).

Le presenze dell’albergo, messe in moto dalle menti di Jack e di Danny, iniziano a materializzarsi e prendono infine il sopravvento, facendo sprofondare definitivamente Jack nella follia e convincendolo ad uccidere moglie e figlio. Inizia così a dare la caccia ad una sgomenta Wendy e al piccolo lungo i corridoi dell’albergo; e nenche l’intervento di Hallorann, chiamato mentalmente in soccorso da Danny, sarebbe bastato a salvare loro la vita se una provvidenziale dimenticanza di Jack ( e delle presenze ormai impossessatesi di Jack) non avesse causato l’esplosione e, conseguentemente, la distruzione dell’Overlook.

Reputo “Shining” uno dei migliori libri di Stephen King, capace di tenere il lettore con il fiato sospeso, alternando tensione e momenti di puro terrore (essere inseguiti da un pazzo con un’ascia in mano è agghiacciante ma darsi alla fuga mentre echeggia il rimbombo della mazza da roque sui muri, accompagnato da urla e minacce, non è esattamente una passeggiata di salute), in una cornice resa spettacolare dalla forza descrittiva del narratore.

DAL LIBRO AL FILM

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  • Titolo: Shining (The Shining)
  • Produzione: USA/Regno Unito
  • Data di uscita: 22 dicembre 1980
  • Regia: Stanley Kubrick
  • Sceneggiatura: Stanley Kubrick, Diane Johnson
  • Cast: Jack Nicholson, Shelley Duvall, Danny Lloyd, Scatman Crothers, Barry Nelson, Philip Stone, Joe Turkel, Anne Jackson, Tony Burton
  • Genere: Horror/Thriller
  • Durata: 144 min. (vers. USA), 119 min. (vers. europea)

Sono il lupo cattivo…

TRAMA: Jack Torrance, aspirante scrittore, accetta, insieme alla moglie Wendy e al figlio Danny, l’incarico di guardiano invernale di un albergo in un luogo isolato sulle montagne del Colorado, nel quale tempo addietro il suo predecessore aveva massacrato la famiglia. L’albergo ospita presenze pericolose, che lentamente iniziano ad esercitare la propria influenza nefasta su Jack.

Come sopra menzionato, romanzo e film sono molto distanti fra loro e riflettono punti di vista diametralmente opposti. Kubrik ha azzerato completamente la parte introspettiva della storia a favore di scelte stilistiche che determinano nello spettatore un impatto emotivo scioccante. L’impronta stabilita da Kubrik per il fim non ha incontrato l’approvazione di Stephen King (se vogliamo usare un eufemismo).

Anche la caratterizzazione dei personaggi è del tutto diversa: del personaggio tormentato e complesso che è Jack Torrance non ritroviamo nulla nell’interpretazione, che comunque è veramente riduttivo definire magistrale, di Jack Nicholson. Il tema dell’alcolismo e delle dinamiche intrafamiliari che intervengono in un contesto simile è stato messo particolarmente in risalto da Stephen King, il quale per un lungo periodo della propria vita è stato un alcolista ed un tossicodipendente (nel saggio “On Writing” racconta che, a causa dell’abuso di alcol e di sostanze, non ricorda nemmeno di avere scritto il romanzo “Cujo”).

Inoltre, nel romanzo è molto marcata la relazione causa – effetto tra l’influenza dell’Overloook e la follia di Jack, cosa che nel film è invece sottaciuta (dirà Stephen King che il personaggio di Jack sembra pazzo sin dalla prima scena).

Molto diversa è anche la caratterizzazione del personaggio interpretato da Shelley Duvall, il cui personaggio è stato definito da King “uno dei personaggi più misogini mai messo in un film. Sta lì praticamente solo per urlare ed essere stupida. Non è la donna che ho scritto io”.

ALTRE 10 CURIOSITÀ SU LIBRO E FILM

  1. La storia doveva essere originariamente ambientata in un parco divertimenti. Stephen King ebbe tuttavia l’idea di ambientarlo in un albergo, dopo aver soggiornato con la famiglia allo Stanley Hotel in Colorado, quando vide un gruppo di suore che lasciarono l’hotel e questo gli fece pensare che il luogo era improvvisamente diventato ateo. La famiglia di King alloggiava nella camera 217 (che nel film diventa l’inesistente 237 perché il gestore dell’albergo temeva nella reazione dei futuri clienti).
  2. Nel 2019 è uscito Doctor Sleep, un sequel “spirituale” del film di Stanley Kubrick, anche se basato effettivamente sul sequel dell’omonimo romanzo di  Stephen King del 2013. Ambientato anni dopo gli eventi di Shining (1980), è incentrato su Dan Torrance, ormai adulto (interpretato dall’attore Ewan McGregor), che deve proteggere una giovane ragazza con poteri simili da un culto noto come The True Knot, che depreda i bambini con poteri per rimanere immortali.
  3. Di Shining esiste anche un’omonima miniserie televisiva del 1997 in sei puntate della durata di 45 minuti (tre puntate da 90 minuti nella versione originale) adattata questa volta per la televisione dallo stesso Stephen King. Jack Torrance è qui interpretato da Steven Weber, mentre l’hotel usato per le riprese fu quello in cui soggiornò realmente (vedi punto 1.) la famiglia di Stephen King.
  4. E non mancano neanche i documentari: Vivian Kubrick (figlia del regista scomparso nel 1999) ne ha realizzato uno durante le riprese (1980) intitolato “Making the Shining“. Mentre è del 2013 “Room 237“, un progetto di Rodney Acher che analizza alcune possibili piste occulte che si nascondono dietro il film.
  5. Kubrick ha considerato Robert De Niro e Robin Williams per il ruolo di Jack Torrance. Tuttavia, il regista non li ritenne alla fine abbastanza psicotici per il ruolo. Secondo Stephen King (che invece avrebbe voluto Jon Voight), Kubrick considerò brevemente anche Harrison Ford.
  6. sorelle-gemelle-shiningL’idea delle due gemelle è stata ispirata dalla foto Identical Twins, scattata nel 1967 da Diane Arbus, di cui Kubrick, appassionato di fotografia, era forte ammiratore. La fotografa è morta suicida nel 1971 con una forte dose di barbiturici e tagliandosi i polsi nella vasca da bagno. Kubrick la omaggia in Shining nella scena della donna morta nella vasca da bagno, che seduce Jack.
  7. Jack scrive ripetutamente, nella versione originale, la frase All work and no play makes Jack a dull boy (tanto lavoro e niente divertimento fanno di Jack un ragazzo annoiato), che qui da noi diventa Il mattino ha l’oro in bocca. Per ogni paese, Kubrick (che curava personalmente le didascalie presenti negli adattamenti stranieri dei suoi film) scelse una frase diversa. In Germania è stato usato il motto Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi.
  8. Il sangue utilizzato nella famigerata scena dell’ascensore era sangue vero. Kubrick rifiutò qualsiasi rimpiazzo per la sequenza, causando moltissimi cortocircuiti nell’impianto elettrico dell’ascensore a causa dell’elevata quantità di glucosio presente nel sangue. Si trattò di una delle scene più complicate da realizzare per ovvi motivi e il regista dovette mentire per lungo tempo sulla vera natura del girato, visto che la Warner Bros aveva nel frattempo diffuso un trailer in cui garantiva al pubblico che non era stato utilizzato sangue durante le riprese.
  9. Jack Nicholson usciva dal set sempre più stremato. Anche Anjelica Huston, che ai tempi era la sua compagna, ha rivelato come l’attore, a causa delle lunghe ore passate sul set e dallo stile preciso fino all’estremo di Kubrick, tornava quasi sempre a casa stanco morto, tanto da andare direttamente a letto e crollare, addormentandosi subito. Mentre l’attrice Shelley Duvall, che nel film interpreta la moglie Wendy, accusò un grave stress post-riprese, che le causò una forte caduta di capelli.
  10. Chiudiamo infine questa top-ten sulle migliori curiosità su Shining con un aneddoto a dir poco sensazionale sul finale. Come gli aficionados più legati al titolo ben sapranno, il romanzo di Stephen King termina con l’Hotel Overlook in fiamme, poichè Jack  durante il suo impeto omicida dimentica di abbassare la pressione della caldaia dell’albergo. La pellicola diretta da Kubrick, invece, non finisce allo stesso modo. Ciò nonostante, un incendio scoppiò sul serio. Il fuoco distrusse gran parte del set, totalizzando una cifra intorno ai 2.5 milioni di dollari in danni. Nessuno ha mai saputo cosa avesse innescato l’incendio; rimarcando le atmosfere surreali respirate su quel set. Per il regista, quell’incidente rappresentò una sorta di punizione divina per aver reso il finale della pellicola diverso da quello canonico del romanzo…

NOTE SULL’AUTORE STEPHEN KING

Stephen King

Stephen King è nato a Portland, nel Maine, nel settembre del 1947. Il padre, ex capitano della Marina Mercantile durante la Seconda Guerra Mondiale, scompare due anni dopo la nascita di Stephen, e la famiglia King, è costretta, per il lavoro della madre, a spostarsi tra Maine, Massachusetts, Wisconsin, Indiana, Illinois e Connecticut.

Oltre all’abbandono del padre, l’infanzia di King è segnata da un altro evento tragico: a soli quattro anni, assiste alla morte dell’amico, travolto da un treno mentre i due giocano sulle rotaie. Il piccolo Stephen torna a casa sconvolto ma senza ricordare nulla.

A partire dai primi anni delle elementari inizia a leggere da solo tutto ciò che gli capita tra le mani; è di questo periodo anche il suo primo racconto. Studia letteratura presso l’Università del Maine, dove tiene una rubrica sul giornale universitario. Per pagarsi gli studi, King lavora e vende alcuni suoi racconti. Nell’estate del 1969 conosce Tabitha Jane Spruce, giovane poetessa e laureanda in storia che diventerà sua moglie due anni più tardi. Conseguita la laurea, comincia ad insegnare lettere in una scuola superiore.

Il successo, e la prima vera pubblicazione, arriva con Carrie nel 1974, che supera il milione di copie vendute. Le notti di Salem (1975) e Shining (1977) riscuotono ancora più successo, con i rispettivi tre milioni e quattro milioni di copie vendute. Nel 1970 nasce la figlia Naomi Rachel e due anni dopo il figlio Joseph Hillstrom.

Due eventi tragici colpiscono lo scrittore negli anni a seguire: lo scrittore comincia ad avere seri problemi di dipendenza da alcol e droga, da cui uscirà solo dopo un processo di disintossicazione durato più di un anno. Nell’estate del 1999, inoltre, durante una passeggiata King viene travolto da un’auto subendo pesanti traumi. Sottoposto a numerosi interventi, ci vorranno mesi prima che King si riprenda totalmente.

Nell’arco della sua carriera, Stephen King ha venduto oltre 500 milioni di copie e dai suoi libri sono state tratte oltre 40 pellicole cinematografiche.

Per i suoi meriti artistici, il presidente Barack Obama gli ha conferito la National Medal of Arts. Nel 2018 ha ricevuto il PEN America Literary Service Award.

OPERE DI STEPHEN KING

Romanzi prima dell’incidente (1999)

  • 1974 – Carrie (Sonzogno, 1977)
  • 1975 – Le notti di Salem (Sonzogno, 1979)
  • 1977 – Shining (Sonzogno, 1978)
  • 1978 – L’ombra dello scorpione ( Sonzogno, 1983)
  • 1979 – La zona morta (Sperling & Kupfer, 1981)
  • 1980 – L’incendiaria (Sperling & Kupfer, 1982)
  • 1981 – Cujo (Sperling & Kupfer, 1983)
  • 1983 – Christine – La macchina infernale (Sperling & Kupfer, 1984)
  • 1983 – Pet Sematary (Sperling & Kupfer, 1985)
  • 1983 – Unico indizio: la luna piena (Longanesi, 1986)
  • 1984 – Il talismano – scritto con Peter Straub (Sperling & Kupfer, 1986)
  • 1984 – Gli occhi del drago (Sperling & Kupfer, 1988)
  • 1986 – It (Sperling & Kupfer, 1987)
  • 1987 – Misery (Sperling & Kupfer, 1988)
  • 1987 – Le creature del buio (Sperling & Kupfer, 1989)
  • 1989 – La metà oscura (Sperling & Kupfer, 1990)
  • 1991 – Cose preziose (Sperling & Kupfer, 1992)
  • 1992 – Il gioco di Gerald (Sperling & Kupfer, 1993)
  • 1992 – Dolores Claiborne (Sperling & Kupfer, 1994)
  • 1994 – Insomnia (Sperling & Kupfer, 1994)
  • 1995 – Rose Madder (Sperling & Kupfer, 1996)
  • 1996 – Il miglio verde (Sperling & Kupfer, 2000)
  • 1996 – Desperation (Sperling & Kupfer, 1997)
  • 1998 – Mucchio d’ossa (Sperling & Kupfer, 1999)
  • 1999 – La tempesta del secolo (Sperling & Kupfer, 2000)
  • 1999 – La bambina che amava Tom Gordon (Sperling & Kupfer, 1999)

ROMANZI DOPO L’INCIDENTE (1999)

  • 2001 – L’acchiappasogni (Sperling & Kupfer, 2001)
  • 2001 – La casa del buio – scritto con Peter Straub (Sperling & Kupfer, 2002)
  • 2002 – Buick 8 (Sperling & Kupfer, 2003)
  • 2005 – Colorado Kid (Sperling & Kupfer, 2005)
  • 2006 – Cell (Sperling & Kupfer, 2006)
  • 2006 – La storia di Lisey (Sperling & Kupfer, 2006)
  • 2008 – Duma Key (Sperling & Kupfer, 2008)
  • 2009 – The Dome (Sperling & Kupfer, 2009)
  • 2011 – 22/11/’63 (Sperling & Kupfer, 2011)
  • 2013 – Joyland (Sperling & Kupfer, 2013)
  • 2013 – Doctor Sleep (Sperling & Kupfer, 2014)
  • 2014 – Mr. Mercedes (Sperling & Kupfer, 2014) [primo volume]
  • 2014 – Revival (Sperling & Kupfer, 2015)
  • 2015 – Chi perde paga (Sperling & Kupfer, 2015) [secondo volume]
  • 2016 – Fine turno (Sperling & Kupfer, 2016) [terzo volume]
  • 2017 – La scatola dei bottoni di Gwendy – scritto con Richard Chizmar (Sperling & Kupfer, 2018)
  • 2017 – Sleeping Beauties – scritto con Owen King (Sperling & Kupfer, 2017)
  • 2018 – The Outsider (Sperling & Kupfer, 2018)
  • 2018 – Elevation (Sperling & Kupfer, 2019)
  • 2019 – L’istituto (Sperling & Kupfer, 2019)
  • 2021 – Later (Sperling & Kupfer, 2021)
  • 2021 – Billy Summers (Sperling & Kupfer, 2021)
  • 2022 – L’ultima missione di Gwendy – scritto con Richard Chizmar (Sperling & Kupfer, 2022)

Raccolte di racconti

  • 1978 – A volte ritornano (Sonzogno, 1981)
  • 1982 – Stagioni diverse (Sperling & Kupfer, 1987)
  • 1985 – Scheletri (Sperling & Kupfer, 1989)
  • 1990 – Quattro dopo mezzanotte (Sperling & Kupfer, 1990)
  • 1993 – Incubi & deliri (Sperling & Kupfer, 1993)
  • 1999 – Cuori in Atlantide (Sperling & Kupfer, 2000)
  • 2002 – Tutto è fatidico (Sperling & Kupfer, 2002)
  • 2008 – Al crepuscolo (Sperling & Kupfer, 2008)
  • 2009 – Stephen King Goes to the Movies (Sperling & Kupfer, 2009)
  • 2010 – Notte buia, niente stelle ( Sperling & Kupfer, 2010)
  • 2015 – Il bazar dei brutti sogni (Sperling & Kupfer, 2016)
  • 2020 – Se scorre il sangue (Sperling & Kupfer, 2020)

CON LO PSEUDONIMO RICHARD BACHMAN

  • 1977 – Ossessione (Sonzogno, 1988)
  • 1979 – La lunga marcia (Mondadori, 1985)
  • 1981 – Uscita per l’inferno (Sonzogno, 1987)
  • 1982 – L’uomo in fuga (Mondadori, 1984)
  • 1984 – L’occhio del male (Sonzogno, 1986)
  • 1996 – I vendicatori (Sperling & Kupfer, 1997)
  • 2007 – Blaze (Sperling & Kupfer, 2007)

SERIE “LA TORRE NERA”

  • 1982 – L’ultimo cavaliere (Sperling & Kupfer, 1989)
  • 1987 – La chiamata dei tre (Sperling & Kupfer, 1990)
  • 1991 – Terre desolate (Sperling & Kupfer, 1992)
  • 1997 – La sfera del buio (Sperling & Kupfer, 1998)
  • 2003 – I lupi del Calla (Sperling & Kupfer, 2003)
  • 2004 – La canzone di Susannah (Sperling & Kupfer, 2004)
  • 2004 – La torre nera (Sperling & Kupfer, 2004)
  • 2012 – La leggenda del vento (Sperling & Kupfer, 2012)

NON FICTION

  • 1981 – Danse macabre – studio sul genere horror in letteratura, cinema e televisione
  • 1988 – Nightmares in the Sky: Gargoyles and Grotesques – fotografie di f-stop Fizgerald, introduzione e commento di Stephen King
  • 1994 – Mid-Life Confidential: The Rock Bottom Reminders Tour America With Three Chords and an Attitude – raccolta di aneddoti
  • 2000 – On Writing: Autobiografia di un mestiere – autobiografia e manuale di scrittura
  • 2000 – Secret Windows: Essays and Fiction on the Craft of Writing – raccolta di articoli e interviste
  • 2004 – Faithful – con Stewart O’Nan
  • 2005 – Futuro dizionario d’America – co-compilatore

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