TRAMA:
Se New York è una mela, Tokyo è un melograno. E dolce e sensuale, ma anche amara. In sé racchiude tanti chicchi, tutti schiacciati l’uno contro l’altro in una forzata convivenza, eppure sempre, inesorabilmente soli. A volte, però, qualche chicco si ribella; così può succedere che quattro giovani si incontrino per caso, una notte a Shibuya, il quartiere più folle della città, e decidano di avvicinarsi per provare a colmare quella invisibile distanza. Qualcuno lo fa per inseguire una favola d’amore, qualcun altro per lenire il dolore di un passato ingombrante, un altro ancora per cambiare vita e non farsi più trovare. Sara, Hiroshi, Carmen e Jun desiderano invece trovarsi, in un incontro che è sesso ma anche qualcosa di più profondo e vitale. È salvezza. È calamita che allontana dall’abisso. È casa. “Tokyo orizzontale” è la storia di un amore sprecato e di uno realizzato, e di una città immensa e piccolissima, insonne e paziente, gelida e sensuale.
TOKIO ORIZZONTALE
Autore: Laura Imai Messina
Editore: Piemme
Data di uscita: 11 Febbraio 2014
Pagine: 264
Prezzo: 14,90 €
Genere: Narrativa contemporanea
Sono tornata purtroppo. Da un viaggio bellissimo, durato 260 pagine, che mi sono sembrate una bibita dissetante dopo una corsa su per le scale. Dicono che l’amore non si cerca, ma è lui che trova noi. Mi fido, così per sentito dire, e perchè, come mi piace tanto dire, “suona bene”. (Posso confermare che questo vale più per i libri, per quanto mi riguarda.)
A me questo, ha messo a posto un paio di cassetti interiori, lasciati aperti dallo strabordare di dubbi e decisioni, che oggi più che mai, bussano forte per uscire. La maestria con cui l’autrice ha imbastito un vestito indossato da tutti i personaggi, dall’instabilità interiore, alla ricerca del proprio posto nel mondo, e ancor prima, dalla volontà di sapersi ascoltare, per non lasciare ammuffire nel posto sbagliato parole e intenzioni, sentimenti e lacci annodati dal passato e dimenticati, che accorciano il progredire verso ciò che che potrebbe renderci migliori e allungano un malessere in cui inciampiamo nel presente, ha reso la storia magnificamente scorrevole, implacabilmente giusta, cifrata.
La mia metà letteraria di oggi e di tutte le volte in cui avrò bisogno di mettermi più al centro, quando l’inquadratura mi risulterà inspiegabilmente sfocata.
NOTE SULL’AUTRICE LAURA IMAI MESSINA
Laura Imai Messina è nata a Roma, dove si è laureata in lettere all’Università La Sapienza. A 23 anni si è trasferita a Tokyo dove ha conseguito un PhD presso la Tokyo University of Foreign Studies. Insegna in alcune delle più prestigiose università della capitale. Nel marzo 2011 ha fondato il blog “Giappone Mon Amour” e la relativa pagina facebook divenuti, nel tempo, punto di riferimento per gli appassionati del Sol Levante e finestra sulla vita quotidiana nella metropoli giapponese. La pagina ha ad oggi più di 100,000 iscritti. Collabora con diverse testate tra cui Tutto Libri di La Stampa e Repubblica, e insegna presso la Scuola Holden. Il suo stile raffinato e lo sguardo privilegiato sul Sol Levante, ne fanno una voce inconfondibile del panorama letterario italiano.
- Tokyo Orizzontale (Piemme, 2014)
- Non oso dire la gioia (Piemme, 2018)
- WA. La via giapponese all’armonia (Vallardi, 2018)
- Quel che affidiamo al vento (2020)
- Tōkyō tutto l’anno – Viaggio sentimentale nella grande metropoli (Einaudi, 2020)
- Le vite nascoste dei colori (Einaudi 2021)
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