Recensione di Dannati per Sempre di Nicola Calathopoulos

Un romanziere misterioso, un critico che indaga, un professore e un enigma in Dannati per Sempre, un giallo sui generis (mancherebbe il delitto) del  giornalista sportivo e vicedirettore di NewsMediaset Nicola Calathopoulos, qui al suo esordio nella narrativa.

La solitudine può essere un porto sicuro e dolcissimo

TRAMA:

Chi è veramente Ferdinand Celouis? Come mai, nonostante il suo romanzo “Dannati per sempre” sia diventato un caso letterario tradotto in tutto il mondo, continua a nascondersi dietro uno pseudonimo? Perché ha scelto di firmare su un settimanale, con lo stesso nome d’arte, le inchieste giornalistiche più clamorose, dissacranti e politicamente scorrette che si possano immaginare? Mentre esplode la Celouis-mania, Mauro Delgado, un talentuoso critico letterario, è convinto di poter risolvere l’enigma senza difficoltà. Dovrà ricredersi: attorno all’autore misterioso è stato eretto un muro invalicabile. La storia diventa presto il racconto di un’ossessione, la sua e quella di Gonzalo Carbonell, un professore universitario che vive nascosto in una torre, terrorizzato dal contatto con il resto dell’umanità, circondato da migliaia di libri: un autentico misantropo che entrerà inevitabilmente in collisione con Delgado e la sua fissazione. Come in un giallo, in cui manca solo il cadavere, Delgado, bilioso, maleducato, antipatico e presuntuoso, si trasforma in un investigatore che cerca con ogni mezzo di scoprire la vera identità dello scrittore misterioso. Riuscirà a consegnare al mondo intero la sua faccia, il suo vero nome e assaporare il sottile piacere del trionfo? Scritto sul filo dell’ironia, il romanzo mette in scena i tic e le manie dei protagonisti costretti a fare i conti con un mondo che vorrebbero diverso, più bello, meno banale, fanatico e ignorante e dal quale, nell’attesa di vederlo cambiare, si allontanano.

Dannati-per-sempre-copertina

DANNATI PER SEMPRE

  • Autore: Nicola Calathopoulos
  • Editore: Minerva Edizioni (Bologna)
  • Collana: Egida
  • Data di uscita: 26 Maggio 2021
  • Pagine: 372, brossura
  • Prezzo: 18 €
  • Genere: Narrativa italiana, Giallo
  • EAN: 9788833243610
Recensione

Quando la luce si spegne, non si perdono necessariamente tutte le certezze.
Il buio non è mai definitivo

Ognuno di noi ha un look abituale, tradotto nella scelta di specchiarsi indossando gli abiti con cui si cerca di essere fedeli all’immagine che dovrebbe collegare chi siamo con ciò che mostriamo. E in buona parte delle persone, che credono che l’abito faccia il monaco, questo crea la convinzione di riuscirci davvero. Il che può valere per alcuni, che fanno del proprio aspetto esteriore la chiave da lasciare agli altri per aprire e conoscere altre parti di loro. Ma c’è anche un’altra nutrita parte, tra chi a tutto ricorrerebbe, tranne che a come si presenta esternamente, per far capire com’è dentro, perché all’opposto di chi vive “mostrandosi”, vivrebbe molto meglio nascondendosi.

Gonzalo detestava il resto dell’umanità. Con poche eccezioni. Aveva quasi paura del contatto fisico con la gente, era terrorizzato dall’idea di dover parlare con sconosciuti di banalità e luoghi comuni. Amava il mondo, la sua bellezza, gli piaceva trovarsi in luoghi mai visti prima, ma questo impulso entrava subito in conflitto con l’altro: la repulsione nei confronti della massa, dell’ignoranza, della mediocrità, del fanatismo. In sostanza, tutto ciò di cui il mondo era pieno

È il caso di uno dei personaggi – o più d’uno? – cardine di questo sorprendente, audace libro di Nicola Calathopoulos, che ci getta in una storia di identità falsate, enigmi la cui voglia di risolverli toglie il sonno al giornalista critico letterario, che si ritroverà ad essere il peggiore (o il migliore, dipende dai punti di vista…) degli investigatori.

Un uomo che l’autore non fa nulla per rendere simpatico, amorevole, invidiabile, ma di cui anzi, sviscera le abitudini, i pensieri e le meschinità più grezze, ma che per tutta la durata del libro, ha il pregio, con le sue intuizioni, la sua determinazione che diciamolo, diventa presto ossessione, di far stare il lettore con l’interruttore della curiosità sempre acceso e che addirittura saprà farci apprezzare qualcosa del suo operato, a dimostrazione del fatto che non vale soltanto per chi a volte, presentandosi abbigliato in un modo, può ingannare o nascondere, la sua vera natura, ma anche per chi ricicla sempre uno schema comportamentale di dubbia condivisione, ma che ha i suoi motivi per adottarlo e merita la possibilità di redimersi agli occhi degli altri e migliorare lati di sé che ormai si ritenevano irrecuperabili.

NOTE SULL’AUTORE NICOLA CALATHOPOULOS

nicola-calathopoulos

Nicola Calathopoulos, nato ad Alessandria d’Egitto nel 1960, giornalista, vicedirettore di “NewsMediaset”, è laureato in Filosofia all’Università Statale di Milano, dove vive e lavora. È stato vicedirettore di Sportmediaset, TG4 e “TGcom 24”. Nel 2011 ha vinto il premio giornalistico Coni-Ussi e l’anno seguente il Maestrelli. Nel maggio 2021 pubblica Dannati per sempre, tra i finalisti del Premio Internazionale di Letteratura Città di Como 2021.